3 ottobre 2021
«ma buongiorno figlio!» do un bacino sulla testa al mio gattino «come stai? Tutto bene?» Felix si struscia sulla mia guancia in risposta «ma quanto sei bello» continua a strusciarsi vicino alla mia testa «la vuoi la pappa?» Felix drizza le orecchie e poi comincia a miagolare «lo prendo per un si» comincio a correre per il corridoio con Felix che mi segue.
Gli preparo le ciotole per la pappa e gli metto dell'acqua nuova. Felix apprezza e corre a mangiare.
Il mio cellulare comincia a squillare nel momento in cui apro il frigo e di conseguenza sono costretta a correre nel salotto per poter rispondere (visto che avevo lasciato il cellulare sul tavolino davanti al divano).
«pronto?» domando sorridendo e andando nuovamente in cucina «buongiorno principessa» mi mordo il labbro inferiore «auguri!» urlo ricominciando a preparami la colazione «per cosa?» mi domanda perplesso il mio migliore amico o dovrei dire "il mio fidanzato".
«ieri avete vinto» gli dico con fare ovvio «ma state tornando?» gli chiedo speranzosa «si, siamo partiti alle sette» guardo l'orologio «quindi circa un quarto d'ora e siete qui» continuo mettendo il viva voce «si»
«allora ti vengo a prendere io» sorrido posando il latte nel frigorifero. Cosa me la preparo a fare la colazione? La faccio con Nic «si, mi faresti un piacere» beh, ieri l'ho accompagnato io a prendere il pullman «mi preparo e scendo» io e Nicolò ci salutiamo.
«capito Felix? La mamma deve uscire per andare a prendere Nicolò» Felix mi miagola e poi va in bagno, pronto a utilizzare la sua lettiera «grazie a mamma» sospiro e poi vado nella mia stanza per lavarmi e vestirmi.
Indosso una maglietta bianca e poi un jeans nero. Metto anche una giacchetta di jeans sempre nero e poi indosso le air force. Senza aspettare altro tempo prendo le chiavi dell'auto e poi chiudo la casa.
Sono così felice, voglio poter abbracciare Nicolò, poterlo baciare.
Non ci posso ancora credere, sono stupita. Ormai penso a questa situazione ogni giorno e ogni giorno sono felice. Assurdo.
Non pensavo che Nicolò potesse rendermi veramente così felice, eppure lo sono.
Sono le nove in punto e io sono già fuori al centro sportivo dell'Inter. Credo tempo pochi minuti e vedrò arrivare il pullman. Insieme a me, ad attendere la squadra, ci sono anche qualche parente e amico dei ragazzi.
Collego il cellulare al Bluetooth della macchina in modo tale da poter ascoltare qualche canzone nell'attesa.
Ho fame. Voglio fare colazione, se veramente non arrivano entro due minuti giuro posso cominciare a sclerare. Sembro pazza, ma veramente ho preferito l'amore alla colazione?
Batto la testa sullo sterzo e sbuffo. Sono già passati dieci minuti da quando sono arrivata e del pullman nemmeno l'ombra.
Credo che Nicolò non sapeva dove si trovavano quando l'ho chiamato.
Lampo di genio.
Apro "trova il mio IPhone" sul cellulare e cerco quello di Nicolò.
Lascio un sospiro di sollievo quando vedo che è praticamente qui. Per fortuna.
Altrimenti lo lasciavo qua.
E infatti dopo pochi minuti ecco che si vede il pullman arrivare. Esco dall'auto e mi appoggio a essa cominciando a farmi notare per quando Nicolò uscirà dal pullman.
Ecco che i ragazzi cominciano a uscire dalla macchina. Sorrido quando vedo Nicolò parlare con Marcelo. Dopo qualche giocatore esce dal pullman anche Lautaro che appena mi vede mi saluta e io ricambio con il caloroso sorriso.
Nic si avvicina a me e alla macchina con la sua valigia «buongiorno» mi sorride venendomi ad abbracciare «Nicolò io devo fare colazione, muovi il culo su» Nic scuole l'abbraccio e mi guarda perplesso «si ti amo anche io» mi risponde andando ad aprire il cofano per poter mettere la valigia.
Entro in macchina e poi attendo che venga anche lui «senti, volevo fare colazione con te» ammetto appena entra in macchina «mi fa piacere» sorride «però vorrei un bacio»
Mi giro verso di lui e mi allungo per potergli lasciare un bacio sulle labbra «ecco, così» dice appena ci stacchiamo, ma tempo mezzo secondo che Nicolò riprende a baciarmi e non ha intenzione di fermarsi.
Gli tirò leggermente un orecchio e lui interrompe il bacio «ok ho capito, hai fame» sorrido e metto in moto.
«hai visto la partita ieri sera?» mi domanda «si, mi dispiace che non hai segnato» gli dico senza distogliere lo sguardo dalla strada «lo avrei dedicato a te» sorrido «Matteo sa di noi?» continua con le domande «non ne ho parlato con nessuno ancora in realtà» ammetto.
Si è la verità, non volevo già dire a tutti che io Nic siamo una coppia, vorrei tenerlo un po' per me «tu sai che Matteo sapeva dei miei sentimenti verso di te?» mi bagno le labbra e poi parcheggio di fronte al bar «ah si?» chiudo gli occhi in due fessure «siete due traditori» Nicolò scoppia a ridere «tuo fratello non è bravo con i consigli» comincio anche io a ridere «si lo so»
Nicolò mi gira il volto per potermi baciare nuovamente. Questi suoi gesti mi scaldano il cuore «ti amo da impazzire» annuisco «ti amo» gli lascio un altro bacio e poi con uno scatto veloce esco dalla macchina.
Esce anche Nic e poi la chiudo. Insieme ci dirigiamo verso l'entrata del bar per fare colazione «stamattina non ho mangiato niente perché me li aspettavo» mi prende per mano e ci andiamo a sedere «davvero?» nei miei occhi passa una scintilla «giuro, ho pensato a te»
«in realtà penso sempre a te, penso in qualsiasi istante a te» sorride indicandosi la testa «Nic sei troppo dolce, tra poco piango» gli dico con tono ironico e lui sorride «tu rimani sempre la stessa» sorrido a mia volta «per fortuna, altrimenti non staresti con me adesso» gli faccio l'occhiolino e lui annuisce alla mia affermazione «hai ragione»
Ordiniamo la nostra colazione e, fortunatamente, dopo pochi minuti eccola già sul nostro tavolino «non vedevo l'ora» sussurro dando un morso al mio cornetto «ti sei sporcata il naso» Nic mi passa un tovagliolo sul punto in cui mi sono sporcata «Ops» sorrido.
«allora cosa facciamo oggi?» mi chiede mentre torna a mangiare anche lui il suo cornetto «dormire» rispondo «tu ami due cose: il cibo e dormire» scuoto la testa «no, tre cose» lo correggo «tu, il cibo e dormire» Nicolò fa un leggero sorriso «sono al primo posto?» annuisco «amore mio, stavo morendo di fame eppure ti stavo aspettando»
«hai ragione» ammicca bevendo un po' del suo caffè. Lui ha preso un caffè e io un cappuccino e sicuramente potrei sporcarmi anche con la schiuma del cappuccino. Mi conosco.
«direi di riposare, sarai stanco dopo ieri» Nic annuisce «si, hai ragione» do un ultimo morso al mio cornetto «ti accompagno a casa?» lui annuisce nuovamente «resti con me?»
Gli sorrido «certo che resto con te, sempre» Nicolò mi lascia un leggero bacio sulle labbra e poi andiamo verso la macchina.
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Sei sempre stato tu! || Nicolò Barella ||
Storie d'amoreLa vita va vissuta appieno, senza perdersi in piccole parti insignificanti. Lei, Ginevra, lo avrebbe sempre pensato e nessuno potrebbe mai toglierle questo suo punto di vista. Ginevra sembra un po' una bambina sognatrice, nonostante i suoi quasi ven...