Capitolo 31

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STAN

Pagai un ragazzino di nome Palum per tenere d'occhio Louis, ed inizierà il suo lavoro domani.
Josh continua a rompere dicendomi che tutto quel che sto facendo è ridicolo, ma lui che ne può sapere?
Volevo Louis per due motivi, il primo perché sono sempre stato attratto da ragazzi come lui: indifesi e maledettamente belli.
Il secondo è perché voglio farla pagare a quel coglione di Styles, e quando sarà mio se lo vorrà indietro mi dovrà anche dare una bella somma di denaro, in questo modo mi ripagherà anche tutti i debiti che deve ancora scontare.

LOUIS

Avevamo ancora un bel po' di tempo prima di uscire ed adesso eravamo sul divano in soggiorno, insieme a Niall.

"Che facciamo?" chiesi al biondo, intanto il riccio stava utilizzando il suo cellulare, quindi non era molto di compagnia.

"La guerra del solletico!" annunciò lui iniziando a farmi il solletico.

"No Niall!" dissi ridendo cercando di spingerlo via da me.
Non mi diede ascolto e continuò, quindi con grande fatica mi misi sopra di lui gli afferrai i polsi, riuscendo finalmente a fermarlo.
Harry si girò immediatamente lanciandomi uno sguardo infuriato ed afferrando il mio braccio, facendomi scendere dalle gambe del biondo.

"Che cazzo fate?!" Disse irritato.
Lo guardai confuso ma non gli risposi.

"Hey calmati! Gli stavo solo facendo il solletico" spiegò Niall al posto mio, continuando a ridacchiare, poi però si alzò e decise di lasciarci da soli, a quel punto mi girai verso il riccio incrociando le braccia, non era l'unico ad essere arrabbiato.

"Ma che ti prende?" chiesi.

"Non fare il coraggioso angelo" disse.

"Mi ha dato fastidio il modo in cui ti sei comportato" confessai.

"Ah si?" sussurrò.

"Si" borbottai.

"E a me ha dato fastidio il modo in cui eravate vicini" ribatté.

"Che ce di male?" Insistetti, davvero non riuscivo a capirlo.
Era geloso? Ma geloso di cosa poi?

HARRY

Sapevo bene che Niall fosse etero, cazzo era mio cognato! Ma l'idea di Louis così vicino ad un uomo mi faceva impazzire e avevo reagito d'istinto.
Ignorai il liscio, andandomi a scusare però con Niall.

"Scusami per prima Niall, non so perché l'ho fatto" mi scusai raggiungendolo in cucina.

"Tranquillo riccio" sorrise.
"Allora mi accompagni a prendere l'anello domani?" Mi sussurrò per non farsi sentire da Gemma che intanto stava chiacchierando con Greta.

"Certo" accettai.

"Perfetto!" Disse.

Prima di tornare da Louis decisi di uscire per fumarmi una sigaretta, per sbollire un po' l'irritazione.
Era da molto che non fumavo in realtà, forse qualche mese, ma tenevo sempre qualche sigaretta per sicurezza.
Purtroppo il mio migliore amico morii di tumore tempo fa, da quel momento mi ero ripromesso che avrei smesso, ma certe volte non posso proprio evitarlo, è più forte di me.
Mentre fumavo infilai una mano tasca dei pantaloni che indossavo, sentii una bustina che tirai fuori e vidi che erano dei preservativi.

Risi, che ci facevano lì?

Decisi di non pensarci e li rimisi al loro posto...non si sa mai!
Mi sedetti sugli scalini della villa ed anche dopo aver finito la sigaretta rimasi lì per un po'.
Quando tornai in casa Louis non era più in soggiorno quindi supposi che si trovava al piano superiore.
Arrivai nella nostra camera e lo trovai steso sul letto, probabilmente dormiva, così chiusi la porta cercando di non far rumore.

LOUIS

Stavo riposando quando sentì il rumore di una porta, mi alzai di scatto.

"Sei sveglio?" Era Harry.

"Mh mh, non stavo dormendo" annuii, stropicciandomi un occhio con la mano.
Lo vidi ridere ed avvicinarsi all'armadio.

"Ci cambiamo?" Mi chiese.
Guardai cosa stavo indossando e si, direi che era meglio cambiarsi.
Annuii e mi avvicinai a lui.

"Tu che metti?" Domandai.

"Non ne ho idea".

Alla fine, dopo un momento di indecisione scelsi dei jeans aderenti neri ed una camicia color panna, ed andai in bagno a cambiarmi.
Sbottonai un poco la camicia e mi pettinai i capelli all'insù.
Harry indossava anche lui dei jeans neri, solo che i suoi a differenza dei miei erano strappati sulle ginocchia, una camicia azzurrina sbottonata molto più della mia e degli stivaletti neri.

"Pronto?" chiese.
Restò a guardarmi per vari secondi ed anch'io feci lo stesso, mordendomi il labbro istintivamente.

"Si" risposi.

"Sei bellissimo" sorrise, facendo aderire i nostri corpi.

"Anche tu" dissi arrossendo.

HARRY

Ovviamente nessuno doveva sapere che per precauzione passai i preservativi che trovai nei pantaloni che adesso indossavo.
Una volta scesi al piano di sotto salutammo i tre ragazzi e la piccola Kety ed uscimmo di casa.
Presi la macchina di Gemma e da vero gentiluomo aprii lo sportello a Louis prima di andare al posto del guidatore.

"Ma grazie" disse ridendo.
Gli feci un inchino scherzoso e chiusi la portiera.

"Prima di andare alla barca prendiamo del cibo, cosa vuoi mangiare?" chiesi allacciandomi la cintura.

"Umh pizza?" propose.

"Ci sto" accettai sorridendo.

-

Il viaggio non durò molto, prendemmo le pizze nel ristorante dell'altra volta.
Una volta scesi dalla macchina, presi io le scatole della pizza e guidai Louis.
Gemma mi aveva spiegato tutto su come funzionasse questo posto, lei ci veniva spesso ed in più ci lavorava un suo amico conosciuto all'università.
Potevi stare sulle barche tutto il tempo che volevi, ma ovviamente dopo due ore il prezzo aumentava.

"Hei Calum!" salutai il moro.
"Ti ricordi di me? Sono il fratello di Gemma" gli dissi.

"Hey Harry! Da quanto tempo" mi salutò a sua volta, con una pacca sulla spalla.

"Ciao..." iniziò Calum rivolgendosi a Louis.

"Louis" disse il liscio.

"Ciao Louis" sorrise Calum.
Appoggiai un braccio sopra le spalle di Lou e guardai Calum, come per fargli sapere che era proprietà mia.

"Quale barca prendete?" Ci chiese.

"La dodici" dissi.
Me l'aveva consigliata Gemma, ovviamente.

"Ottima scelta, andiamo" disse, iniziando a camminare davanti a noi per farci strada, fino ad arrivare al lago dove si trovavano tutte le barche. Andò verso la dodici, ci fece salire e levò il gancio.

"Buona serata" ci salutò dando una spinta con il piede alla barca e facendola allontanare.

Sorrisi a Louis e lo guidai verso la piccola stanza che si trovava nella barca, non so quale fosse ma sapevo che ce ne era una.
Aprì la porticella aspettandomi di trovarci davanti un tavolino con qualcje poltrona o qualcosa del genere ma mi stupì quando vidi che invece c'era una camera da letto.

Gemma!

Angel ☼ Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora