"Dicevi che non valevo niente, che la mia famiglia era felice di non avermi più tra i piedi, che ero inutile" dissi con gli occhi che pizzicavano.
"Lou, sai che tutto questo non è vero? Che io non ti farei mai una cosa del genere e che la tua famiglia ti ama vero?" domandò forse un pò duro, ma sapevo che si stava sforzando per mantenere un tono dolce.
Annuì leggermente."Le parole angelo" mi rimproverò.
"Lo so" sussurrai mentre una lacrima scivolò sul mio viso.
"Allora per favore non star male per questo, è stato solo un incubo, io sono qui con te" mi rassicurò e mi diede una bacio leggero sulla fronte.
"Grazie" sussurrai con tono bassissimo.
-
Restammo stesi e abbracciati finchè non decidemmo di alzarci per fare colazione.
Scesi giù, trovammo Niall seduto con in mano una tazza di caffè. Mi avvicinai a lui mentre Harry si incaricò di preparare la colazione ad entrambi."Buongiorno" salutai.
"Giorno" ricambiò sottovoce.
"Cosa succede?" chiesi notando il suo atteggiamento un pò distaccato.
"Gemma questa settimana ha un impegno lavorativo e starà per quattro giorni fuori casa" sussurrò.
Lo guardai con un sopracciglio alzato, non capendo."Avevo intenzione di fargli la proposta!" disse sottovoce.
"Oh giusto, mi dispiace!"dissi ricordandomi del viaggio che aveva in mente Niall.
"Il lato positivo è che adesso hai più tempo per rendere tutto ancora più perfetto" lo rassicurai.
Lo vidi annuire leggermente."Sai già dove andrete?" chiesi.
"Dove andremo? Verrete anche voi! Comunque si, andiamo a Miami" sorrise.
"Miami? Tutti noi?" chiesi incredulo.
Annuì entusiasta."Pronto" avvisò Harry porgendomi una tazza di latte caldo ed una scatola di cereali mai visti prima.
"Cosa sono questi?" domandai aprendo la busta.
"Assaggiali, sono buoni" disse Niall, adesso più felice.
"Sembra cacca di coniglio" risi prendendo un cereale e portandolo alla bocca.
Non mi stupì quando sulla scatola trovai raffigurato un coniglio che pubblicizzava i cereali, ma erano buoni quindi ne misi un bel po' nella tazza ed iniziai a mangiarli.-
Ci raggiunsero anche Gemma e Greta, Kety ancora dormiva ed era un sollievo per Greta così che avrebbe potuto aiutare Gemma per le faccende domestiche.
"Ragazzi io vado a lavoro" annunciò Niall, dando un bacio a stampo a Gemma e salutando noi con la mano.
"Harry, Lou" ci chiamò Gemma.
"Volevo chiedervi se potreste lavare la macchina" continuò, unendo le mani a mo' di preghiera."Certo" risi, rispondendo per entrambi.
"Lo faremo oggi, stamattina volevo portare Louis a fare un giro" continuò Harry.
HARRY
Salimmo insieme per cambiarci per uscire.
Optai per una semplice maglia a mezze maniche bianca con una stampa colorata e dei pantaloni da tuta grigi, come scarpe invece ne scelsi un paio da ginnastica.
Louis uscì dal bagno con un pantalone uguale al mio ed una maglia nera anch'essa a mezze maniche."Mi hai copiato i pantaloni" Borbottò ridacchiando.
"Guarda che sei tu che mi hai copiato" sorrisi.
"Non è vero" disse offeso infilandosi un paio di converse nere.
Sorrisi e lo trascinai di sotto.
Decisi di portarlo al parco, mentre camminavamo sciolsi la mia mano dalla sua per estrarre dal pantalone un pacchetto di sigarette ed un accendino,
Misi una sigaretta in bocca e posizionai le mani a coppa in modo di accenderla senza l'intrusione del leggero venticello che ogni tanto soffiava."Non sapevo che fumassi" ammise Louis, guardandomi.
"Mmh" mormorai posando l'accendino.
"Posso averne una?" Chiese sottovoce il liscio.
Lo guardai con un sopracciglio alzato."Una sigaretta" spiegò.
Avevo capito bene a cosa si riferisse, ma non gliel'avrei data."No" dissi, allontanando la sigaretta dalla mia bocca per espellere il fumo.
"Perché no?" insistette.
"Non fare domande, semplicemente no" risposi.
"E poi perché la vuoi?" chiesi irritato."Zayn mi ha detto che rilassa" disse alzando le spalle, riferendosi al migliore amico.
"Levatelo dalla mente" dissi cacciando nuovamente il fumo dalla mia bocca.
"Perché tu puoi ed io no?" Sbottò.
"Vabbene! contento?" Domandai scocciato facendo un altro tiro con la sigaretta, gettandola poi a terra e calpestandola con un piede.
"Si" affermò.
-
Arrivati al parco notammo con piacere che le altalene erano libere, quella mattina non c'erano molti bambini ma maggiormente persone anziane ed alcune coppiette stese sull'erba.
Ci avviammo verso le altalene e ci sedemmo su esse. Lou iniziò a dondolarsi piano, cosa che io invece non feci.
Parlammo per un bel pò di tempo di tante cose, dai nostri hobby alle nostre paure.Tornati a casa Louis diede tre colpi alla porta di mogano ma nessuno venne ad aprirci. Sbuffai, tirai fuori dalla tasca della tuta le chiavi e girai la serratura.
Ciò che trovai dentro mi paralizzò e fece urlare Louis di paura.
STAI LEGGENDO
Angel ☼ Larry Stylinson
FanfictionLouis Tomlinson a Holmes Chapel conduceva una vita tranquilla e da comune liceale assieme al suo migliore amico e compagno di avventure Zayn Malik. Non avrebbe mai immaginato che una serata in un pub, ed in particolare un incontro con un certo ragaz...