Capitolo 57

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LOUIS

Eravamo ancora abbracciati a letto quando Harry ruppe il silenzio dicendo "Domani prendo due biglietti per tornare in Inghilterra".

"Cosa?" Urlai quasi, staccandomi di scatto da lui e mettendomi seduto a cavalcioni sul suo bacino.

"Amor-" iniziò ma lo interruppi.

"Vuoi sbarazzarti di me adesso, non è vero?" Gli chiesi con le lacrime agli occhi.

"No piccolo, non lo farei mai" disse.
"Adesso, non interrompermi e fammi finire quel che stavo dicendo" continuò mettendosi seduto a sua volta.

"Lo faccio per te piccolo, non voglio che tu ti senta costretto a stare con me e non voglio che tu stia lontano dalla tua famiglia. Sono stato così egoista a costringerti a venire qui..adesso ho capito che provo qualcosa di importante per te e l'unica cosa che voglio è che tu sia felice. Ti prego, mi fa malissimo lasciarti andare, credimi. Sei la cosa migliore che mi sia mai successa, ma devo farlo" confessò.

"Io non voglio perderti, voglio stare con te" ammisi, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.

"Non ti manca tua madre Lou?" Mi chiese dolcemente, accarezzandomi i capelli.

"Tantissimo" risposi sincero.
Prese un lungo respiro ma non rispose.

Restammo così per molto tempo, entrambi immersi nei nostri pensieri. Ed in quel momento avrei tanto voluto possedere qualche super potere per leggere nella mente del riccio.
Io d'altro canto, volevo tornare in Inghilterra.. nella mia città, con mia madre, Zayn, i miei compagni di scuola e la semplice vita che fino ad all'ora avevo condotto.
Ma allo stesso tempo il pensiero di non rivedere più Harry mi provocava un dolore nel petto.
Ad interrompere i miei pensieri fu proprio lui, che mi propose di scendere al piano di sotto per cenare.
Era già ora di cena?
Il tempo era volato. Una volta in cucina Gemma preparò velocemente delle bistecche per tutti noi.
Notai come Niall e Gemma avevano cambiato completamente atteggiamento nei miei confronti, mi trattavano come se fossi fatto di vetro. Il che mi insospettì un poco.
Niall non scherzava più con me come faceva prima, e Gemma era ancora più gentile, se è possibile

Dopo cenato mi sedetti tra le gambe di Harry sul divano, con la testa poggiata sul suo petto e le sue braccia che mi stringevano mentre guardavamo un programma in televisione. Dopo poco ci raggiunsero anche Gemma e Niall con due vaschette di gelato tra le mani.
Cioccolato e pistacchio per me ed Harry e fragola e vaniglia per loro due.
Li ringraziammo e poggiai le vaschette sul mio grembo in modo che sia io che Harry potevamo raggiungerle facilmente con i cucchiai.

Dopo un oretta i miei occhi iniziarono a chiudersi spontaneamente, era presto ma alla fine non avevo proprio dormito la notte scorsa.
Mi accoccolai di più contro il petto di Harry per stare comodo.

"Stanco?" Mi sussurrò all'orecchio.

"Mh mh" mugolai come affermazione.

"Ti porto di sopra" disse prima di spostare la vaschetta di gelato dal mio grembo al tavolino di fianco al divano e prendermi in braccio.
Dopo aver augurato la buonanotte ai due ragazzi, Harry salì le scale e arrivò alla nostra camera.

"Vuoi che ti metta io il pigiama?" Chiese dolcemente poggiandomi sul letto.

"No tranquillo, posso farcela " risposi sbadigliando.

-

Anche quella notte non riuscì a dormire molto però, avevo recuperato delle ore di sonno solo grazie alla stanchezza. Però ogni volta che chiudevo gli occhi tornavano gli incubi, che erano anche peggiorati.
Però non svegliai Harry, si sarebbe preoccupato per nulla.
Così passai tutta la nottata a guardarlo dormire e ad accarezzargli i soffici capelli ricci finché non crollai nuovamente verso le prime ore dell'alba.

Quando mi svegliai guardai che la sveglia segnava le dieci del mattino.
Mi girai verso il centro del letto aspettando di trovare Harry al mio fianco, ma non c'era.
Poi andai in bagno dove mi lavai i denti e scesi le scale, credendo di trovare Harry al piano inferiore, ma in cucina trovai solo Gemma che stava facendo colazione con dei cereali.

"Buongiorno Gem" la salutai sedendomi al tavolo con lei.

"Giorno Lou, vuoi dei cereali?" Mi chiese sorridendo.

"No, grazie" rifiutai.
"Sai dov'è andato Harry?" Continuai.

"È uscito stamattina con Niall, ma non so dove sono andati" rispose con un'alzata di spalle tornando a mangiare.
Annuì e tornai in camera per vestirmi. Scelsi di mettere dei semplici jeans blu ed una felpa larga ma non troppo pesante del riccio.
Dopodiché tornai al piano inferiore e aspettai il ritorno del ragazzo.

-

Ad un certo punto, mentre chiacchieravo con Gemma sentii il rumore della porta di casa aprirsi e richiudersi subito dopo.
Dalla cucina non potevamo vedere chi fosse entrato, ma erano sicuramente Harry e Niall.
Il biondo si precipitò subito in cucina e riuscii a sentire dei passi salire le scale e scenderle dopo poco.
Dopo aver salutato Niall stavo per alzarmi dallo sgabello sul quale ero seduto per raggiungere Harry, ma prima di fare una qualunque mossa lo vidi arrivare in cucina.

"Giorno angelo" mi salutò mettendosi dietro al mio sgabello baciandomi tra i capelli e avvolgendo le braccia muscolose intorno al mio corpo.

"Giorno" lo salutai a mia volta.
"Dove sei stato?" Continuai senza dargli il tempo di dire niente.

"Hai fatto colazione?" Ripose con un altra domanda, evitando la mia.
Cosa che mi fece incazzare.

"Dove sei stato?" Ripetei con tono più deciso cercando di girarmi tra le sue braccia. Ma me l'impedì.

"Gem ha fatto colazione?" Chiese alla ragazza seduta di fronte a me che aveva smesso ormai di mangiare, ignorandomi nuovamente.

"No" rispose Gemma guardando prima me poi Harry, che si staccò dal mio corpo e mise davanti a me una tazza con dei cereali al cioccolato, che poi riempì di latte.

"Mangia" ordinò una volta finito.

L'afferrai e dopo aver guardato nuovamente Harry presi un cucchiaio ed iniziai a mangiare, evitando di far scoppiare un putiferio.
Il riccio sospirò sollevato e si sedette al mio fianco guardandomi finché non finì i cereali ed il latte.
Dopodiché mi alzai dallo sgabello e andai in camera con i suoi passi dietro di me che mi seguivano.

Angel ☼ Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora