Capitolo 12

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Sul tronco di quell'albero c'era un volantino con sopra una foto della mia faccia e la scritta "Louis Tomlinson, ragazzo di 17 anni scomparso. Se vedete il ragazzo della foto chiamate questo numero: **********"
Lo sapevo! Sapevo che mi avrebbero cercato!
Vidi Harry avvicinarsi all'albero, strappò via il volantino infuriato, mi prese per mano ed uscì dal sentiero, camminando tra gli alberi.

"Dove stiamo andando?!"urlai mentre continuava a spingermi.

"Non urlare" disse calmo, aumentando la stretta sulla mia mano. Cercai di porre resistenza con i piedi senza ottenere alcun risultato..

"Harry ma non possiamo uscire dal sentiero!" dissi spaventato.

"Si che possiamo, lo stiamo facendo".
"Adesso per favore, seguimi e stai zitto!" Continuò.

"Non è sicuro abbandonare il sentiero, sai almeno dove stai andando?".

"Conosco questo posto meglio delle mie tasche" rispose irritato.

Alzai gli occhi al cielo e mi lasciai trasportare da lui.

"Devo portarti via da qui, se qualcuno ti ha riconosciuto adesso ti staranno cercando" lo sentì poi mormorare.

Riuscimmo ad arrivare alla macchina senza perderci per fortuna, Harry era serio quando diceva che conosceva quel posto meglio delle sue tasche.

-

HARRY

Arrivati a casa portai Louis nella sua stanza, dicendogli di rimanere lì.
Io rimasi in soggiorno, avevo bisogno di tempo per pesare.
Ma adesso dovevo trovare una soluzione veloce, non potevamo rimanere ad Holmes Chapel.

LOUIS

Harry mi lasciò da solo per un po' di tempo, poi vidi la porta aprirsi e lui entrare.

"Harry-" cercai di iniziare ma mi fermò con un gesto della mano.

"Dobbiamo andarcene" disse.

"Cosa?" domandai confuso.
Quando vidi che non mi rispose dissi: "Perché non mi lasci libero?".

HARRY

Mai, Louis, mai.

"Partiamo dopodomani" dissi ignorandolo ed uscendo dalla stanza.

Dopo poco mi venne un idea: Gemma!
Gemma è mia sorella, abita in Italia e sono sicuro che lei non avrà problemi nell'ospitarci!
Non la vedo da molto a causa della distanza, ma parliamo al telefono almeno una volta al mese.
Afferrai il cellulare e la chiamai.

"Pronto?" Domandò una voce dall'altro capo del cellulare.

"Gem, sono Harry".

"Hey fratellino! Va tutto bene?" Chiese preoccupata, di solito era lei a chiamare me.

"Si tutto bene, a te?" Le chiesi.

"Tutto bene, come mai mi stai chiamando se ci siamo sentiti pochi giorni fa? È successo qualcosa?" Chiese.

"Vedi Gem" iniziai sedendomi sul divano.
"Avrei un favore da chiederti. In questi giorni ospito a casa un amico, lui insomma non ha mai viaggiato e vorrei tanto fargli visitare l'Italia, non è che potresti ospitarci per un pò? Se non puoi non è un problema, andremo in Hotel" mentii.

"Ma stai tranquillo fratellino! Potete fermarvi per quanto tempo volete. Sai che ho delle camere in più! Voglio solo informarti che non mi troverai sola, c'è anche il mio ragazzo che vive qui adesso"mi avvertì.

"Okay Gem, grazie! Ci sono problemi se partiamo dopodomani?" Chiesi.

"Nessun problema. Mi manchi Harry, non vedo l'ora di vederti".

"Mi manchi anche tu Gem, tanto" dissi sincero.

"Allora a dopodomani!" Esclamò felice.

"Si, ciao" chiusi la chiamata ed andai da Louis.

Angel ☼ Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora