Angel ☼ Larry Stylinson

Capitolo 10

HARRY

Tornando a casa passai tutto il tempo a pensare a Louis.
Se ha freddo?
Se ha paura?
Se gli viene fame?
Se deve andare al bagno?

Continuai a pormi domande finché, una volta dentro casa, sentì la porta d'ingresso bussare.
L'aprì e mi trovai davanti Stan con in mano una valigetta nera. Mi fece un cenno col capo, entrò senza chiedermi il permesso e si accomodò sul divano, dove lo raggiunsi.

No ma fai come se fossi a casa tua.

"Allora Harry, come vanno le cose?" domandò sorridendo.

"Vediamo di concludere "non volevo perdere tempo, l'unica cosa che volevo fare era andare da Louis.

"Hai fretta?".

"No guarda, ho tutto il tempo del mondo" dissi ironico.

"Comunque anch'io vado abbastanza di fretta, voglio i miei soldi" mi guardò serio.

"Ti ho già detto che ho pagato tutto" iniziai, cercando di restare calmo.

"Oh, non credo proprio"

"Sono passati tre anni Stan! Tre! Come cazzo ti viene in mente di chiedermeli adesso?!"urlai.

"Non me ne fotte un cazzo! Mi devi dare quei soldi" affermò minaccioso alzandosi.

"Ah si? Sennò che fai?" Domandai stringendo gli occji.

"Potrei rovinarti la vita, lo sai" disse.

"Non mi fai paura e non ti darò nemmeno un centesimo" conclusi.

"Vedremo" sorrise alzandosi.
"Ci vediamo Styles, ricordatelo: in un modo o nell'altro mi ripagherai" continuò uscendo.

Fottiti.

Aspettai giusto qualche minuto, dopodiché corsi in macchina e partii per andare a riprendere Louis.

LOUIS

Cos'è stato?

Spaventato indietreggiai fino ad urtare il muro.
Poi sentii un altro tonfo, sembrava provenire dal lato opposto in cui ero io del garage.

"C'è qualcuno?!"chiesi.
Poi sentì qualcosa, sembrava un miagolio, e dopo poco vidi un gattino bianco venirmi incontro fino ad arrivare ai miei piedi dove iniziò a fare le fusa.

"Hey ma tu da dove sei uscito? Quanto sei carino!" Affermai abbassandomi alla sua altezza per poterlo accarezzare.

-

Passai tutto il tempo ad accarezzargli e a parlargli, e il gattino sembrava quasi rispondermi con i suoi miagolii.
Poi sentì il rumore di una macchina e di scatto la porta del garage si aprì, mostrando Harry che mi venne incontro con un espressione preoccupata.

"Tutto bene Lou?" domandò quando mi fu vicino.

"Si" sorrisi e mi alzai dal posto in cui ero stato seduto tutto quel tempo per accarezzare il gattino.
Harry ricambiò il mio sorriso, e dopo un miagolio del micio abbassò la testa per guardarlo.

"Da dove è uscito questo coso?" Domandò confuso.

"Non lo so ma è stato con me per tutto questo tempo! Posso tenerlo?" Gli domandai speranzoso.

"No Lou" rispose semplicemente.

"Ti prego" cercai di convincerlo.

"No" ripeté.

"Ti prego guarda com'è dolce! Non puoi lasciarlo qua Harry!".

"Louis è del proprietario del posto, non possiamo portarlo via" rispose con calma.

Misi il broncio ma mormorai un "okay".

"Dai non fare così angelo" disse dolcemente.

-

Una volta arrivati a casa mi preparò il pranzo ed iniziammo a parlare.

"Quindi perché mi hai portato in quel posto?" chiesi curioso.

"Lou non ti dirò adesso" rispose continuando a mangiare.

"Perché?" domandai confuso.

"Perché non mi va" disse con un tono di rimprovero.

"Stronzo" mormorai sottovoce.

Harry alzò di scatto gli occhi dal piatto.

"Cos'hai detto?"domandò chiaramente irritato ma allo stesso tempo notai il sorrisetto che aveva sulle labbra.

"Io? Nulla!" risposi convinto.

Si alzò e si avvicinò a me, lo segui con lo sguardo finché si posizionò dietro di me, appoggiando le mani al tavolo.

"Ripeti ciò che hai detto Loulou" disse sorridendo.

"Stronzo" risposi con un sorrisetto divertito. Stava giocando, si vedeva che non era veramente arrabbiato.

"Scappa bimbo che se ti prendo sono guai" disse cercando di sembrare minaccioso.

Spostai velocemente il suo braccio, scesi dalla sedia e corsi nella mia camera, lo sentivo correre dietro di me ridendo.
Entrai nella mia camera e chiusi la porta, cercando di mantenerla chiusa con il peso del mio corpo.

"Sei in trappola adesso!" urlò Harry divertito, e spingendo anche lui dall'altro lato della porta per riuscire ad aprirla.