Capitolo 16

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HARRY

Mentre correvo vidi una sagoma stesa per terra.
Louis.
Corsi ancora più velocemente ed urlai il suo nome, ma non si muoveva.
Quando fui vicino a lui, mi accovacciai e l'aiutai a mettersi seduto.

"Guardami" ordinai quando vidi che faceva di tutto per evitare il mio guardo.
Non obbedì, si nascose il viso tra le mani ed iniziò a piangere.

"Louis perché cazzo l'hai fatto?" Domandai irritato.
Come risposta si tolse le mani dal viso, appoggiò la testa sul mio petto e chiuse gli occhi. Iniziai ad accarezzargli dolcemente i capelli.
Non sapevo perché mi comportavo così, ma il pensiero di averlo perso mi aveva spaventato a morte.

"Riesci ad alzarti?" gli chiesi.

"Posso provarci" rispose, riuscendo ad alzarsi. Dopo nemmeno un passo iniziò a lamentarsi.

"Vieni, ti porto io" dissi prendendolo in braccio con un braccio sotto le sue gambe e l'altro a cingergli la schiena a mo' di sposa, ed iniziai a camminare.

-

LOUIS

Arrivati a casa, Harry mi portò nella sua camera, prese una coperta e me la mise sulle spalle

"Perché l'hai fatto?" Domandò Harry, sedendosi al mio fianco.

"Non voglio venire in Italia" risposi.

"Ti sembra un buon motivo?" Chiese irritato.

"Almeno mi odierò di meno se non vedrò più mia madre" sussurrai.

"Cosa ci hai ricavato?" Domandò alzandosi.

"Niente" borbottai.

"Esatto Louis, niente".

"Ti aspetti che ti segua come un cagnolino? " Domandai irritato, doveva aspettarselo!

"Si, non serve a niente ribellarsi!".

Rimasi in silenzio.

"Seguimi" ordinò.

Obbedì e lo seguì fino al soggiorno, tenendo la coperta sulle mie spalle per scaldarmi.

"Siediti" mi indicò la sedia vicino al tavolo.

Andai a sedermi e lo vidi allontanarsi in un'altra stanza.
Sbuffai, ero stanco di obbedirgli e litigarci.

"So che hai sbuffato!" Lo sentì dire.

Mi paralizzai guardandomi intorno.
C'era qualche fottuta telecamera nascosta?

Tornò con in mano due piatti di fagioli.
A parte il fatto che mi facevano davvero schifo i fagioli, non avevo per niente fame dopo quella corsa, volevo solo dormire.
Mi mise davanti il piatto ed un bicchiere d'acqua. Mi tappai il naso, puzzavano!

"Che?" Domandò confuso.

"Non mi piacciono" gli dissi.

"Mangia " ordinò ignorandomi e portandosi un cucchiaio di fagioli alla bocca.

Mi strinsi la coperta adosso ed allontanai il piatto da me, poi lo guardai mentre lui finiva di mangiare io suo piatto in silenzio.

"Quindi mangi o no?" Domandò, quando finì.

"Te lo scordi" dissi e scossi la testa per sottolineare il concetto.

"Non ho altro da prepararti" disse.

"Preferisco non mangiare nulla".

Sospirò e si avvicinò a me, posizionandosi dietro la mia sedia ed appoggiando entrambe le mani ai lati del piatto ancora pieno.

"Mangi?" Sussurrò nuovamente.

"No, cazzo".

"Ti ho avvisato" disse.

Con una mano prese il cucchiaio pieno di fagioli e di scatto girai la testa, quindi con l'altra mano afferrò il mio viso e mi aprì la bocca.
Infilò velocemente il cucchiaio e mi chiuse la bocca.

"Ingoia" ordinò.

Volevo sputare ma la sua mano non me lo permetteva, quindi dovetti farlo. Dio, che schifo!

"Questa cosa è fottutamente ridicola Harry" dissi quando levò la mano dalla mia bocca.

HARRY

"Posso continuare se vuoi" gli dissi, sedendomi al suo fianco.
Dopo un paio di lamenti iniziò a mangiare con una faccia disgustata.
Stavo per scoppiare a ridere ma mi trattenni.

"Basta dai" disse ad un certo punto in procinto di alzarsi.

"Non ne hai mangiato neanche la metà" lo feci sedere nuovamente.

"Questa si che è una punizione" disse prendendo un altra cucchiaiata.
Non riuscì a trattenere le risate davanti a quella scena, e lo vidi fulminarmi con lo sguardo.

"Dai, vai a mettere il pigiama" gli dissi quando ero sicuro che avesse mangiato abbastanza.

"Grazie Dio!" Esclamò felice, alzandosi e correndo verso il bagno.

"Sono diventato Dio adesso?!" Gli urlai dietro ridendo.

Angel ☼ Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora