Capitolo 42

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Lo feci stendere sotto di me e gli accarezzai dolcemente i capelli portando una mano ai pantaloni della sua tuta, togliendoli, insieme ai boxer.
Gli alzai lentamente una gamba e colpì la sua natica desta, gemmette rumorosamente guardandomi negli occhi.
Mi stava facendo impazzire.
Poi presi la sua erezione pulsante tra le mani ed iniziai a masturbarlo.
Mi persi guardandolo gemere sotto di me. Gemiti che aumentarono quando la mia lingua stuzzicò la sua punta e lo presi in bocca.

"H-Hazz" sussurrò. E quando aumentai di intensità i miei movimenti lo vidi inarcare la schiena e si riversò nella mia bocca.
Soddisfatto dei mio lavoro, mi pulii le labbra con la lingua e mi stesi al suo fianco, stringendolo a me.

LOUIS

Dopo esserci coccolati per un bel pò decidemmo di andare a lavare la macchina.
Stavo per scendere le scale quando Harry mi afferrò un polso.

"Cosa?" domandai con un sopracciglio alzato.

"Che ne dici se ci mettiamo i costumi?" Chiese con tono malizioso.

"Perché?" Ridacchiai piano.

"Così non ci bagnamo i vestiti" spiegò.

"Okay" accettai sorridendo.
Sorrise a sua volta e mi trascinò in bagno.

"Aspetta Harry, ma non abbiamo dei costumi" Mi ricordai.

"E questi cosa sono?" Domandò ridacchiando estraendo da uno dei tanti mobiletti due costumi.
Alzai le spalle e sorrisi mentre iniziai a spogliarmi non preoccuparandomi di Harry che in quel momento mi stava mangiando con gli occhi.
Indossati i costumi arrivammo fino al garage, dove trovammo accanto all'auto due secchi d'aqua con dentro due spugne per lavarla.

"Lou tu lava il retro" disse Harry mentre lui iniziò a strofinare la parte anteriore della macchina con la spugna bagnata.

"Agli ordini" scherzai.

-

Avevamo finito quando Harry mi chiamò.
Mi girai verso di lui ed in un secondo mi ritrovai completamente bagnato.
Lanciai un girdolino per l'acqua fresca ed afferrai l'altro secchio d'acqua bagnando anche lui. Velocemente afferrò i miei fianchi con le mani e fece aderire il mio corpo al suo.

"Sei bellissimo" sorrise.
Non mi aspettavo un complimento, cosa che mi fece arrossire.
"Baciami stupido" Continuò, accarezzandomi i fianchi.
Senza farmelo ripetere nuovamente unì le mie labbra alle sue. Il bacio diventò sempre più passionale, mordicchiai leggermente il suo labbro inferiore e lui di risposta mi sollevò per il sedere facendomi legare le gambe attorno al suo corpo.
Mi fece sedere sul cofano ancora bagnato stingendomi sempre più vicino a lui. I nostri corpi aderivano alla perfezione.
Ci staccammo dopo un pò per prendere fiato, guardandoci intensamente.

Poi sentimmo la porta del garage aprirsi.
Harry sobbalzò leggermente ,staccandosi da me ed io scesi dal cofano imbarazzato.

"Umh...ragazzi?" Domandò Greta con uno strano sorriso.
Harry la fissò con un sopracciglio alzato.

"Gemma voleva chiedervi se avevate ehm..finito?" Chiese insicura.

"Ma le dirò di no" sorrise senza darci il tempo di rispondere ed entrò.

Appena la ragazza ci lasciò soli riprendemmo a baciarci, decidendo però dopo poco di salire in camera.

"Prendi questo per dormire" disse Harry, prendendo dall'armadio una maglia e lanciandomela.
La indossai ma inutile dire che la sua maglia su di me era larghissima, mi arrivava fino a metà coscia.

"Mettiamo di già il pigiama?" Chiesi.

"Così stiamo più comodi, inoltre stasera resteremo a casa. Magari usciamo domani?" Domandò ed io acconsentii.

HARRY

Mi eccitai da morire alla vista di Louis che indossava la mia maglietta, il collo era troppo largo per lui e andava a scoprirgli la clavicola lasciandola nuda ed esposta.
Scesi al piano di sotto seguito da lui, però prima gli feci indossare anche dei pantaloni da tuta.

"Ragazzi volevo avvisarvi che io domani partirò per un impegno lavorativo, non starò via molto. Ma vi avverto che se al mio ritorno troverò qualcosa fuori posto non la passerete liscia, intesi?" Ci minacciò Gemma quando ci trovò tutti in cucina.
Io, Greta, Louis e Niall annuimmo contemporaneamente.

"Adesso vado a preparare le valigie e poi preparo la cena. Niall, mi accompagni?" Chiese mia sorella, iniziando ad allontanarsi dalla cucina. Niall non se lo fece ripetere due volte e seguì Gemma come un cagnolino borbottando un si.

LOUIS

Per passare il tempo Harry decise di guardare qualcosa alla tv, ma non c'era niente di interessante quindi io, al contrario, tornai nella nostra camera. Una volta dentro mi buttai sul letto di schiena ed afferrai il cellulare di Harry che era sul comodino. Non ne sarebbe stato molto felice se mi avesse scoperto ma non mi importava, mi stavo annoiando. Ero indeciso su cosa cliccare ma optai per la galleria.
Aveva diverse cartelle di foto, tutte senza nome però, così cliccai un po' a caso.
In una trovai foto sue, di Gemma e di quelli che intuii fossero i loro genitori.
Erano tutte foto abbastanza vecchie però, ce ne erano anche alcune del 18esimo di Harry che mi fecero sorridere.
Poi ne aprii un altra in cui c'erano foto di Harry e diversi ragazzi, probabilmente i suoi amici.
C'erano anche alcune scattate al pub in cui vidi per la prima volta il riccio.
Uscii e mi resi conto che c'era un unica cartella che aveva un nome: Angel.
Cliccai su di essa, incuriosito ma appena vidi cosa contenesse spalancai gli occhi.
Erano tutte foto mie!
In alcune dormivo mentre in altre ero semplicemente distratto a far qualcosa, non mi ero mai reso conto che mi stesse fotografando.
Arrossii violentemente imbarazzato ed uscii dalla galleria, riponendo il cellulare dove l'avevo trovato.

Angel ☼ Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora