Capitolo 46

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HARRY

Precisamente la nostra destinazione era Roatán, un isola bellissima.
Ci aspettavano diciassette ore di volo con uno scalo in Messico.

STAN

Palum mi diede la peggior notizia di sempre.
Louis ed Harry sarebbero partiti, non so dove, non so quando e non so neanche il fottuto motivo.
Ero molto arrabbiato, anche se era colpa mia se adesso Louis non era nelle mie mani, io avevo deciso di complicare le cose ed ecco il risultato.
Avrei aspettato, in un modo o nell'altro sarei riuscito ad averlo.
Concessi a Palum un po' di vacanze, alla fine non sapevo quando i due ragazzi sarebbero tornati.
Intanto Josh era ritornato ad Holmes Chapel,s ua mamma si era ammalata e la sorella era troppo piccola per prendersi cura di lei.. ed altre stronzate varie che nemmeno ricordo.

LOUIS

L'aereo era partito da circa un oretta, quindi mancava ancora molto all'arrivo.
Ero seduto di fianco ad Harry, io ero dalla parte dell'oblò quindi passai tutto il tempo a guardare le nuvole, poi iniziai ad annoiarmi.

"Harry?" Lo chiamai.

"Mmh?" Mugolò.

"Mi annoio" sussurrai.

"Louis, leggi un libro" disse.

"E dove lo prendo?" Chiesi alzando gli occhi al cielo.

"Niall, hai un libro?" Domandò al biondo.

"Uhm un secondo, forse Gemma ha qualcosa" disse frugando nello zaino della ragazza che intanto dormiva.

"Ecco" sorrise cacciando fuori un libro abbastanza consumato, che Harry afferrò passandomelo.
Inutile dire che di quel libro non lessi neanche il titolo.
Infatti lo posai al mio fianco e preferii guardare fuori dal finestrino finché mi addormentai.

-

Mi ero appena svegliato e mi accorsi che qualcuno stava parlando con me.
Mi girai confuso verso l'hostess che mi guardava sorridendo.

"Signore, desidera qualcosa?" Mi chiese gentilmente.

"No, grazie" risposi assonnato.
Solo in quel momento mi accorsi che Harry non era al mio fianco.

"Ragazzi ma dov'è Harry?" Domandai ai due seduti avanti a me.

"Credo sia andato al bagno" mi informò Gemma.
Mi alzai dal mio posto e raggiunsi il bagno.

"Harry?" Sussurrai bussando sulla porta.
Non ebbi nessuna risposta quindi bussai nuovamente con più decisione.

"È occupato!" Urlò una voce maschile leggermente infastidita, non era Harry.
Mi allontanai di scatto, guardandomi intorno.

Dove cazzo è finito?

Iniziai a preoccuparmi e mi guardai intorno, finché vidi i suoi capelli, era seduto al suo posto. Quindi tornai velocemente al mio.

"Lou, dove sei stato?" Domandò confuso.

"Tu dove sei stato?" Chiesi io.

"Sono andato a chiedere una bottiglietta d'acqua, la nostra è finita" rispose.

"Ero venuto a cercarti" borbottai.
Fece un piccolo ghigno accarezzandomi i capelli.

"Quanto tempo manca?" Chiesi scocciato.

"Poco per il Messico" sorrise.

-

Dal mio oblò riuscii a vedere quell'isola meravigliosa sulla quale poco dopo atterrammo.
Scesi dall'aereo, Harry mi afferrò protettivamente e mise un braccio sopra le mie spalle, mentre Niall e Gemma recuperarono le valigie.
Poi chiamammo un taxi per arrivare all'Hotel.
La nostra stanza era composta da un bungalow molto spazioso, con un letto matrimoniale, un televisore, una poltroncina, un armadio e due bagni, uno interno ed uno all'esterno.
C'era anche una piccola terrazza, con vista sul mare. Il tutto circondato da alcune palme.
Sembrava il paradiso.

Accanto al bungalow nostro si trovava quello di Niall e Gemma.
Decidemmo di posare le nostre cose e di farci una doccia, prima di uscire per visitare il posto. Mentre Niall e Gemma sarebbero usciti direttamente stasera visto che Gemma preferiva riposarsi.

"Loueh!" mi chiamò Harry dal bagno.

"Che?" Domandai, lo trovai in doccia.

"Mi prendi lo shampoo? L'ho dimenticato sul lavandino" disse indicando il barattolo di shampoo ai frutti di bosco.

"Ecco" glielo passai tenendo lo sguardo basso, imbarazzato.
Quando però le mie mani toccarono le sue mi spinse verso di sé.
Persi l'equilibrio e caddi col culo sul pavimento bagnato della doccia.

"Harry!" Lo sgridai cercando di uscire per scansarmi dal getto d'acqua.
Mi prese entrambe le mani facendomi alzare e mi diede un bacio casto sulle labbra.

"Oops, stavo cadendo" si scusò mettendo in mostra quelle meravigliose fossette che aveva.

"Si certo, come no" borbottai portandomi una mano al sedere per massaggiarlo e facendo affondare un dito nella fossetta sinistra di Harry.

"Cosa fai?" Domandò stranito mantenendo il sorriso.

"Mi piacciono le tue fossette" ammisi imbarazzato, levando la mano, facendolo ridere di gusto.

"Che ne dici di levarti i vestiti?" Chiese malizioso.
Annuì, ed iniziai a sollevarmi la maglia che rimase però incastrata sotto il mio collo, insieme alle mie braccia.

"Harry, mi aiuti?" gli chiesi.

"Perché? Stai così bene in questa posizione" affermò ridacchiando.
Mi divincolai furiosamente cercando di togliere la maglia, senza ottenere alcun risultato.
Sbuffai sonoramente, sconfitto.

"Hai appena sbuffato!" Disse, puntandomi il dito contro

"Io pensavo che-" non finì la frase che fui fermato dalle parole di Harry.

"Ci divertiremo molto stasera" sussurrò levandomi finalmente quella maledetta maglia.
Tolti anche i pantaloni e gli slip presi un pò di shampoo e lo passai tra i capelli di Harry.
Intanto lui prese un del bagnoschiuma
mettendolo su una spugna.
Guardò il mio corpo mordendosi un labbro e buttò via la spugna decidendo di lavarmi con le proprie mani, insaponandomi tutto il corpo.
Spostai giocosamente Harry verso il getto della doccia per togliere lo shampoo che scivolò via velocemente. Dopo aver invertito i ruoli uscimmo dalla doccia.

**

Io ed il riccio non avevamo intenzione di prendere la macchina che condividevamo con gli altri due, preferendo invece fare una passeggiata sulla spiaggia di fronte l'hotel.
Ad un certo punto ci fermammo ad osservare il tramonto.. non avevo mai visto un tramonto così bello.
Ammirai quel paesaggio sorridendo spontaneamente beandomi di quel panorama, quando la voce di Harry mi fece ritornare alla realtà.

Angel ☼ Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora