2.

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Suonò la sveglia,segno che le vacanze estive erano ufficialmente finite.

Mi alzai per poi dirigermi verso il bagno.

Feci una bella doccia calda,uscii ed avvolsi l'asciugamano intorno al mio corpo.
Mi guardai allo specchio e viddi come le punte dei miei capelli scuri toccassero le spalle.
Finii di asciugarmi e indossai la divisa scolastica.

Notai come la camicia bianca e la gonna comprimessero perfettamente le mie curve nei punti giusti.
Misi la giacca e dopo essermi messa un filo di mascara uscii dal bagno.

Viddi che Evelyn dormiva ancora,così non la svegliai,era ancora presto.

Uscii dalla camera e mi avviai verso il bar della scuola.
Stavo per entrare quando mi scontrai con qualcosa,o meglio...qualcuno.

"Cretino guarda dove vai!"
Esclamai.
Alzai lo sguardo su di lui e incrociai i suoi occhi color nocciola.

"Scusami,davvero! Andavo di fretta"
Si scusò.
Lo guardai e lo sorpassai.

"Ragazzina si saluta prima di andar via"
Disse una voce sconosciuta dietro di me.
Mi girai e incontrai per la prima volta quegli occhi blu profondo.
Tanto belli quanto tenebrosi.

"Chi saresti per darmi della ragazzina?"
Domandai inarcando il sopracciglio.

"Ryan Lopez,colui che non ti darà tregua"
Mi disse ed io scoppiai a ridere,mentre lui mi scrutava.

"Se questo dovrebbe spaventarmi,provaci un'altra volta,magari ci credo"
Gli dissi prima di girarmi e tornare sulla mia strada.
Assurdo!

Mi dovetti sbrigare per non perdere la prima lezione di scienze.

"Francesca! Dov'eri finita? E perché non mi hai svegliato!"
Sentii esclamare dietro di me.

"Oh Evelyn,era ancora presto per svegliarti"
Dissi mentre accellerammo il passo.

Entrammo in classe e per fortuna eravamo in perfetto orario.
Ci mettemmo vicine insieme ed entrò il professore.

"Buongiorno a tutti,io sarò il vostro professore di scienze..."

Mi è sempre piaciuta l'idea di frequentare il corso di scienze,ma soprattutto quello che avrei avuto in seconda ora:letteratura.
Purtroppo Evelyn,non aveva scelto questo corso e così ci separammo.
Ci saremmo riviste a mensa,all'ora di pranzo.

Mentre camminavo nei corridoi,viddi di nuovo quel ragazzo di prima,quello con gli occhi nocciola che si scusò.
Almeno non era stato sgarbato come l'altro.

Arrivai in classe e mi sedetti al banco.
Non appena alzai lo sguardo verso la porta lo viddi.
Il ragazzo che mi aveva dato della "ragazzina".
Si guardò intorno e poi incrociò il suo sguardo magnetico con il mio.

Si guardò intorno e poi incrociò il suo sguardo magnetico con il mio

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Distolsi immediatamente lo sguardo.
Si sedette due banchi più in là rispetto a me.
Entrò il professore in classe e cominciò a parlare sullo scrittore Riccardo Bertoldi.

"Ora,vorrei leggervi una citazione di questo autore e poi vi chiederò se avete mai provato questa sensazione.
Disse
"E ovviamente vi chiederò di ampliare la vostra risposta"
Aggiunse poi.

"Ripenso a una parola che ho letto da qualche parte: mamihlapinatapi.
Appartiene al lessico "yamana" e non ha un corrispondente in italiano che esprima lo stesso concetto.
Mamihlapinatapi è lo sguardo pieno di desiderio che si scambiano due persone troppo timide per fare la prima mossa"
Concluse poi.

"Dunque..è mai capitato a qualcuno di voi?"
Chiese mentre chiudeva il libro da cui aveva appena letto.
Ci fu un attimo di silenzio,finché non venne rotto da una voce maschile,la sua.

"A me,professore"
Disse.
Girai la testa verso di lui e lo sorpresi a guardarmi.
Distolse lo sguardo quando il professore li chiese di descrivere ciò.

"Io penso che a volte ci sono parole che non dicono niente, ma sguardi che dicono tutto.
E penso anche che una delle cose più belle che possano esistere in natura, è lo sguardo, o l'incontro degli occhi.
Questa comunicazione rapida e perfetta che trascende parole e azioni."
Finì il suo 'discorso'.

"Molto bene Lopez,ragazzi la lezione è finita e di compito vi darò da scrivere cosa pensiate sulla citazione che vi ho letto prima,domani ne riparleremo"

Non appena uscì il professore,presi le mie cose e uscii dalla classe.
'Wow,così profondo' pensai ripensando al discorso che fece il ragazzo.

Finirono le altre lezioni e mi diressi a mensa.

"Evelyn!"
Esclamai quando vidi la sua chioma rossa.

"Oh vieni! Ho una fame assurda! Allora come sono andate le lezioni?"
Mi domandò mentre prendeva un panino.

"Bene,a te?"
Dissi scegliendo qualcosa da mangiare.

"Solita routine,molto noiosa,oserei dire.
Ma ho una notizia.
Ho conosciuto un ragazzo veramente carino,dopo te lo farò conoscere, stava nel mio stesso corso di arte"
Mi informò mentre prendevamo posto.

"Oh beh va bene"
Le dissi.

"Vedo che anche tu hai fatto conoscenze"
Mi disse e io feci una faccia confusa.
Mi guardò e fece cenno di girarmi.

Mi guardò e fece cenno di girarmi

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Ryan.
Fottutissimo.
Lopez.

"Allora? Come fai a conoscere Ryan Lopez?"
Mi domandò Evelyn elettrizzata.

"Conoscere? Abbiamo lo stesso corso di letteratura e spero per lui che non ne abbiamo altri insieme"
Dissi.

"Oh beh,se lo dici tu,è solamente uno dei più conosciuti della scuola che ti sta salutando,con un sorriso terribilmente sexy"
La fulminai.
"Okay,va bene,la smetto"
Disse alzando le mani in segno di arresa.

Tornammo poi in camera per svolgere i compiti.
Si fece ora di cena ed Evelyn mi chiese se l'avessi raggiunta a mensa.
Risposi che non avevo fame.
Annuì e andò a cenare,lasciandomi in camera immersa nei miei pensieri.
Mi misi sulla scrivania a pensare a ciò che dovevo scrivere riguardo a quello che disse il professore.
'Cos'è per me uno sguardo?'
'Ha un significato ben preciso o no?'
'Posso considerarlo importante?'
Tutte queste domande mi frullavano in testa.
Domande a cui diedi una risposta,che scrissi sul quaderno.

Dopo aver posato tutto,mi misi il pigiama.
Diedi la buonanotte ad Evelyn,che ancora doveva finire di fare i compiti e mi addormentai.

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