I Wanna Be Yours.

11.

...
Finì anche quell'estate e cominciò di nuovo la scuola.
Oramai eravamo al terzo anno.

Ed era anche vero che non vedevo Ryan da molti mesi.

E ad essere sincera,Ryan mi mancò molto in quel periodo di tempo.

Quando ti manca qualcuno, puoi anche cercare di tenerti occupato tanto da non avere tempo per pensarci.
Ma poi basta che ti fermi un attimo e lo senti subito quel vuoto.
Perché gli impegni possono anche riempirti la testa ma solo le persone possono riempirti il cuore.

Quando fu il primo giorno di scuola,l'ansia e la preoccupazione di vederlo salivano man mano che percorrevo i corridoi.
Non sapevo come comportarmi.
Non sapevo come avrei fatto ad evitarlo.
Non sapevo come potesse reagire.
Non sapevo se vederlo mi avrebbe fatto bene o no.

Ma nonostante ciò,mi mancava il suo sorriso.
I suoi sguardi in classe.
Le notti passate a quella finestra.
La notte in biblioteca.
La passeggiata al parco.
Lui.
Ecco,mi mancava tutto di lui.

I miei pensieri furono interrotti da una spallata che mi fece cadere il libro che avevo in mano.
Non appena mi girai verso la figura che mi aveva appositamente scontrata,persi un battito.

"Lopez.."
Dissi a mezza voce.
Lui non si degnò nemmeno di darmi una risposta.
Mi guardò e se ne andò.
Sospirai chiudendo gli occhi,ripetendo a me se stessa 'non può averlo fatto davvero'.
Ma è ciò che accadde.

Mi aveva trattato come se fossi una totale sconosciuta.

Passavano i giorni e lui mi evitò come la peste.
Ci incontravamo a lezione.
Nei corridoi.
A mensa.
In biblioteca.
Nel parco.
Ovunque andavo,ci ritrovavamo.
Ma nessuno dei due ha mai parlato.

Io non potevo,o forse non volevo.
Mi sentivo strana.
Avevo un vuoto dentro di me,che solo lui poteva riempire.

Ma non potevo corrergli dietro.
Mi aveva delusa.

Niente ferisce, avvelena, ammala, quanto la delusione.
Perché la delusione è un dolore che deriva sempre da una speranza svanita, una sconfitta che nasce sempre da una fiducia tradita cioè dal voltafaccia di qualcuno o qualcosa in cui credevamo.
E a subirla ti senti ingannata e umiliata.
Perché io speravo che un giorno lui venisse da me e mi dicesse 'scusami,ricominciamo da zero'.

Speravo in un suo ritorno.

La delusione che brucia di più è quella data da chi non ti aveva promesso nulla.
Perché la bugia l'hai raccontata tu.
Mentendo a te stesso.
E questa frase rappresenta al massimo quel periodo che passai durante il terzo anno.

Non riuscivo nemmeno a capire perché fossi così tanto delusa da lui.
Forse perché mi aveva baciata due volte e non mi aveva mai dato una spiegazione?
Forse perché mi evitava?
Forse perché non me lo aspettavo?

Stavo camminando verso la mia stanza quando mi feci una domanda che mi venne spontanea.
Neanche ci pensai.
Venne da sé.
Era come se la mia coscienza me lo domandò.

'Forse era perché lo amavo'
Suonò più come un'affermazione anziché una domanda,in realtà.

Il perché a tutte quelle domande forse esisteva.
Io non odiavo Ryan Lopez.
Io lo amavo.
Io ne ero follemente innamorata.

Noi ci innamoriamo non quando troviamo una persona perfetta, ma quando arriviamo a considerare perfetta una persona imperfetta.

Ecco cosa non andava.
C'è che mi sono innamorato di Ryan Lopez.
C'è che ora non mi importa niente
di tutta l'altra gente.
Mi importava e mi importa solo ed esclusivamente di lui.

Il fatto è che certi motivi che avrei per odiarlo a volte mi sembrano solo altri motivi per amarlo.

A volte si sceglie di odiare semplicemente perché amare è troppo doloroso.

Ma la mia era solo autoconvinzione.

Io ero convinta di odiarlo,quando in realtà non capivo che io lo amavo.

Io amavo tutto di lui,nonostante i suoi difetti.

Perché io mi sono innamorata proprio di quelli.

...
Passarono i mesi e finì anche il terzo anno di liceo.
Mesi di puro inferno.
Mesi in cui non mi rivolse la parola,ma solo sguardi spenti che poi interrompevamo.
Mesi in cui capii anche di amare veramente Ryan Lopez e che quella di mesi prima,non era solo una supposizione.
I mesi più difficili che abbia mai vissuto,dopo la morte di mia madre.

Un anno pieno di delusioni,sì.
Ma per fortuna avevo Evelyn e Matt a darmi sostegno.
Anche se,non smettevo comunque di pensare a lui.

Solamente alla fine del terzo anno si riaccese quella fiamma che era spenta da ormai un anno.

Era tardi,avevo finito di fare le valigie per l'indomani che era l'ultimo giorno di scuola.
L'ultimo giorno di quell'inferno.
Stavo per aprire la porta della mia stanza quando mi sentii tirare per un braccio.

Mi girai ed incontrai quegli occhi blu che tanto amavo ma odiavo allo stesso tempo.

"Lasciami subito"
Gli ringhiai contro.

"No"
Disse deciso,lo guardai esterrefatta.

"Ma come osi rivolgermi la parola dopo un anno che mi eviti!
Dopo un anno in cui mi sono sentita una merda,facendomi mille paranoie sul perché tu mi ignorassi.
Dopo un anno,tu mi rivolgi la parola come se non fosse successo nulla.
Devi starmi alla larga.
Fottiti Lopez!"
Dissi strattonandolo,visto che aveva ancora il mio braccio stretto nella sua mano.

"No Smith ora tu mi ascolti!"
Mi disse.
Mentre gesticolava non si accorse che lasciò il mio braccio.

"Ascoltarti? Ma sei serio? Lopez,lasciami stare,fai finta di non conoscermi,come hai fatto in questi mesi.
O meglio dire,come hai fatto quest'anno"
Mormorai a denti stretti mentre mi allontanavo a passo svelto da lui.

"Mio dio! Mi vuoi ascoltare? So di aver sbagliato okay? Ma preferivo evitarti anziché dire la verità sui miei sentimenti.
Ho preferito evitarti anziché ammettere che mi piaci da impazzire.
Ho preferito evitarti anziché dirti che ti amo."
Disse inconsapevolmente urlandomi da dietro.

Mi fermai sul posto,girandomi verso di lui.
Mi guardava attendendo una mia risposta.

"Cazzo!"
Quasi urlò vedendo che dalla mia bocca non usciva nemmeno una parola,tirando un pugno alla parete.

Il mio cuore batteva così forte che pensavo mi sarebbe uscito fuori dal petto.

"Ryan.."
Dissi mentre camminavo verso la sua direzione