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...
Dovetti parlarne anche con Matt,Mike econ i fratelli Miller..ma soprattutto con colui che conosco da quando misi piede in quella scuola.
Matt.
Esatto,il mio migliore amico.

Fu molto felice per me,sì.
Ma sapeva che la mancanza si faceva comunque sentire.

Anche perché,sarei rimasta là anche le estati,visto che la sorella di mio padre,mia zia,si è gentilmente offerta di ospitarmi da lei affinché non finissi gli anni di studio.
Non sarei tornata a Los Angeles per molto tempo.
Mio padre,decise di venirmi a trovare le estati,venendo anche lui a casa della zia.

Un altro motivo per cui lasciai Ryan,era proprio questo.
Anche benché avevo le estati 'libere',sarei rimasta comunque qua.
E se lui voleva venire,anche se per qualche giorno,non poteva funzionare.
Almeno non per me.

Quando mi diplomai,la nostalgia si fece ancora più forte di prima.
Sapevo che era il momento di dire "addio" alle persone che hanno fatto parte dei cinque anni migliori della mia vita.

Che poi,non è stato un vero e proprio addio,ma un arrivederci.

Arrivò quel giorno,che tanto volevo non arrivasse mai.

"Ragazzi.."
Dissi posando le valigie a terra.
Evelyn mi saltò completamente addosso,mentre gli altri mi abbracciarono fortemente.

"Matt,ricordati che sei un ragazzo d'oro"
Dissi mentre mi stringeva a sé e mi baciava la fronte.
"Piccola mia ti voglio bene"
Sorrisi.

"Ricordati che le tue insicurezze,sono anche le tue fortezze"
Dissi a Mike,che era un ragazzo molto insicuro.

"Voi ricordate di essere sempre voi stessi"
Dissi ai fratelli Miller.
Avevano passato un brutto periodo,dove fingevano di essere qualcun altro per piacere agli altri.
Con noi hanno scoperto cosa significa essere se stessi in un gruppo.

"Tu sai già"
Dissi ad Evelyn.

Girai la testa verso la persona che stava arrivando.
Ryan.
Quando fu davanti a me,mi guardò e mi strinse in un abbraccio.

"Ricorda che ti amo"
Sussurrò al mio orecchio,facendo sentire solo a me.
Quando mi staccai dall'abbraccio avrei voluto tanto dirgli che lo amavo anch'io,ma sapevo che avrei peggiorato così.
Mi guardò come per dire 'va bene così' e io annuii.

Ma sapeva benissimo che per entrambi non era semplice.
Almeno,non lo era per me.

Strinsi mio padre,abbracciandolo.
"Tesoro mio"
Disse asciugandosi una lacrima.
"Oh papà.."
"Ormai sei una donna,la mia donna sta crescendo,sono così fiero di te"

...
Presi le valigie e salii sull'aereo.

Gli aeroporti sono luoghi di attese e sorrisi, nuovi inizi e nuove stagioni, lacrime e addii malinconici.
Forse qui le persone sono più vibranti, più vere, più aperte agli orizzonti.

L’aereo, una farfalla da mille tonnellate, si comporta come se fosse in totale accordo con l’universo.
Sopra le nubi bianche, emette un rombo spirituale, astratto, ovattato. Più che volare, sembra quasi che scivoli.
Verso un altrove che riusciamo vagamente a immaginare.

Scienza, libertà, bellezza, avventura: cosa si può chiedere di più alla vita?
Il volo aereo ha unito tutti gli elementi che ho amato.

C’è scienza in ciascuna curva di un profilo aerodinamico, in ogni angolo tra il puntone e il filo, nell’intercapedine di una candela di accensione o nel colore della fiamma di scarico.
C’è libertà nell'orizzonte illimitato e sui campi aperti dove si atterra.
Un pilota è circondato dalla bellezza della terra e del cielo.
Sfiora le cime degli alberi insieme agli uccelli, salta valli e fiumi, esplora e guarda come un bambino.

L’avventura giace in ogni soffio di vento.

...
Un nuovo capitolo della mia vita stava per iniziare.

Iniziare un nuovo cammino spaventa.
Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi.

Certo,non puoi tornare indietro e cambiare l'inizio.
Ma puoi iniziare da dove sei e cambiare il finale.

I Wanna Be Yours.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora