~La prescelta~

~11 capitolo~

Ofelia si girò verso di lui con un sorriso a 32 denti, felicissima! Ma la sua felicità fu interrotta dal tagliente sguardo che le rivolse Thorn.
Ofelia: "Sempre se saremo vivi..."
Archibald, scavalcò tutte le panchine e, con uno scatto felino, corse ad abbracciare Ofelia dicendole: "Oh, non essere così melodrammatica, vedrai che andrà tutto bene!"

Ofelia fece un sorriso che non riuscì nemmeno a convincere se stessa, figuriamoci uno come Archibald, che però non se ne accorse, era troppo concentrato nel creare più magie ed incantesimi. Chi se ne accorse fu Thorn, che stava sempre di più ribollendo di rabbia vedendo quella scena.
Dopo qualche minuto arrivò anche la preside è il professor Bordastic con cibo, bacchette e tutto l'occorrente.
P. Bordastic: "Questo è tutto quello che abbiamo trovato, comunque i rinforzi stanno arrivando, sappiamo che magari non arriveranno in tempo, ma voi dovrete resistere, chiaro?"
Ofelia, Archibald e Thorn: "Si professore..."

I giganti e gli spiriti erano sempre più vicini e questo rendeva molto preoccupata Ofelia che non riusciva più a sopportare tutto quello stress, tanto che il suo "bracciale" iniziò ad animarsi, per tranquillizzarla un po', le indicò il retro della torre con la punta della coda, e quando ci arrivò, questo si trasformò magicamente in un enorme serpente, tanto che dovette scendere dalla torre, per non distruggerla.
Serpente: "Cossa ti turrba mia padrona?"

Ofelia non si impressionò, ad Anima quasi tutto si animava in quel modo.
Ofelia: "Ho paura..."
Serpente: "Non devi, ssai, uno dei miei doni e di dare una ssbirciatina nel futuro, e non devi preoccuparti, andrà tutto bene padrona!"
Ofelia: "Sul serio? Come? Ma tu? Va beh, comunque, non chiamarmi padrona, mi fa sentire troppo vecchia, ma tu, tu come ti chiami?"
Serpente: "Ssi. Non lo sso. Ssi io. Va bene, ma come devo chiamarla allora? Comunque, io mi chiamo Halass! Con una essse!"
Ofelia: "Oh o-okay Halas, puoi chiamarmi Ofelia! E dimmi, da dove vieni?"
Halas: "Ecco vedi, la mia sstoria non è proprio delle migliori, infatti un po' ho paura a raccontarla, perché ho il terrore che poi tutti ssi allontanino da me..."
Ofelia: "Allora facciamo così, se non te la senti o hai paura non raccontamela, cambio domanda se vuoi!"
Halas: "Lo sapevo! Sei tu, sei veramente tu!!! Sì, ecco allora, te lo dirò perché so che posso fidarmi di te, però devi promettermi che non lo dirai a nessuno!"
Ofelia: "Promesso!"
Halas: "Ecco, vengo da una piccola cittadina di sserpenti, di una ssotto-Arca di Anima, ecco, quando ero piccolo, la mia famiglia sscomparve e rimasi ssolo per diversso tempo, ssolo in sseguito sscoprì che lavorava per Vabelde..."
Ofelia: "Aspetta, lo stesso Vabelde che sta per attaccarci?!?"
Halas: "Ss-sì..."
Ofelia, turbata: "O-okay, scusa se ti ho interrotto, vai pure avanti!"
Halas: "Non importa, possso capire il tuo ssgomento! Comunque, io al tempo credevo fosssero sstati rapiti, così mi feci "asssumere" per capire dove ssi trovasssero, ma in realtà sscopri che loro lavoravano proprio per lui... e a quel punto, ssapendo che lui non era una perssona di cui fidarssi, provai a convincerli a tornare a cassa, ma purtroppo ci guadagnai ssoltanto un licenziamento ed un pedinamento da parte degli scagnozzi di Vabelde, sse cossì ssi posssono chiamare perssone che ti sseguono ovunque, per capire sse potressti esssere di intralcio o d'aiuto al loro capo!"
Ofelia: "E come sei finito qui al polo?"
Halas: "Beh io qui ci vivo ormai da molto tempo, perché quando Vabelde sscopri il mio potere, o almeno uno dei tanti, volle riavermi ssubito nella ssua "ssquadra" cossa che io non volli, cossì fui obbligato a sscappare in un Arca dove lui non ssarebbe mai potuto arrivare, ma purtroppo mi ssbagliavo. Quindi pensso che lui oggi non ssia qui per voi, ma per me, deve aver sscoperto dove mi trovasssi, perciò lui vorrà uno sscambio, ma tu non dovrai concederglielo, qualunque cossa accada! Potrai proteggermi, come io farò con te?"

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<Spazio autrice🌺>
Cosa ne pensate di Halas?