~9 Capitolo~

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Ofelia: "Oh mamma, è tardissimo, è meglio che vada!"
Thorn, con aria triste: "No, non puoi restare ancora un po' qui con me?"
Ofelia: "No amore non posso..."
Dicendo questo si era già rivestita, riprese il cappotto e mentre stava per uscire...
Thorn: "Mi hai chiamato amore?!"
Ofelia: "Forse."
E scappó via!

•Pov Thorn•
Me la pagherai per questo, non puoi lasciarmi così!!! Dopo le lezioni vedrai...
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•Pov Ofelia•
Oddio non ci credo!!! Perché ho detto quello??? Nooo adesso che faccio?!?! E se si fosse arrabbiato? No no Ofelia devi andare a lezione non pensarci ora, magari non se n'è nemmeno accorto...
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Arrivati nella sala grande, Archibald e Ofelia non erano soli, oltre ad alcuni studenti c'erano il professor Bordastic, per botanica e scienze, la preside Pistilla, nonché professoressa di storia, geografia e italiano, ed infine Thorn, per le materie riguardanti la matematica.
Dopo 3 ore, 2 di italiano e 1 di scienze, era l'ora di matematica, e Ofelia nonostante le pozioni di Kratus e la magia di Thorn, non si sentiva molto bene perciò chiese di andare in bagno.
Torno dopo una decina di minuti, vedendo Thorn preoccupato, si avvicinò per fargli controllare l'esercizio e nel frattempo parlargli.

Ofelia, quasi bisbigliando: "P-professor Thorn..."
Mentre disse questo Thorn la squadrò un po', ma poi capì: le persone nella stanza, oltre ad Archibald e alla preside, non sapevano di loro due.
Ofelia continuò, con un filo di voce: "Professore potrebbe dirmi se questo esercizio va bene? Hey va tutto bene, non ti preoccupare sono solo un po' stanca ancora per oggi e... per poco fa..."
Thorn, mentre controllava accuratamente il compito: "Si, magari correggi questa cosa..." abbassando il tono di voce continuò: "Non pensare che me la sia dimenticata la tua risposta sarcastica di poco fa, dopo vieni nella mia stanza, voglio chiarire due cose..." alzando il tono di voce: "Per il resto va bene, puoi andare signorina Ofelia, ci vediamo dopo!"

Ofelia nel tornare al posto diventò rossa come un pomodoro ma, per fortuna, poco dopo suono la campana della fine dell'ora, così andò a sciacquarsi il viso in bagno, dove trovò un piccolo cofanetto, per curiosità lo apri, ed un serpente le sì arrotolò intorno al braccio, diventando simile ad un bracciale.
Ofelia leggendo il bracciale capì che era una sorta di protettore, e che se qualcuno avesse provato a fare del male alla padrona, ovvero colei che lo ha liberato, lui si sarebbe animato e l'avrebbe protetta, a qualunque costo. Era come l'elfo di Thorn, Kratus, solo, di aspetto più innocente!

Uscita dal bagno Ofelia entrò in uno specchio ed arrivo in camera da Thorn, lui nel frattempo era sotto la doccia.

Thorn: "Che fai li ferma, ti ricordo che io e te dobbiamo parlare..."
Ofelia: "C-certo, infatti ti aspetto qui seduta sul letto!"
Thorn, ancora con lo stesso tono: "No, vieni qui, dai."
Ofelia, fingendo un sorriso: "N-no sto bene qui..."
Thorn, alzando il tono della voce: "HO DETTO VIENI QUI!"
Ofelia: "V-va...va bene..."
Thorn: "Che fai, vuoi farti una doccia vestita?"
Ofelia, arrossì, si tolse piano i vestiti ed entro nella doccia.
Thorn: "Bene ora possiamo parlare."
Mentre pronunciò quelle parole si avvicinò sempre di più ad Ofelia, che indietreggiando arrivò fino al muro gelido, che a contatto con il suo corpo le fece venire i brividi.
Thorn: "Ti faccio ancora questo effetto quindi?"
Ofelia, sconvolta ed accaldata: "Q-quale effetto? D-di cosa parli?"
Thorn, accarezzando il suo braccio: "Questo..."
Ad Ofelia mancò per un momento il respiro nel sentire il suo tocco, Thorn vedendo ciò inizio a baciarla prima delicatamente, dopo aumentando la passione e facendo sentire ad Ofelia quanto lui la desiderasse.

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