Ofelia era in preda ad un mucchio di emozioni tutte assieme, era spaventata, impaurita, felice, triste, addolorata, è tutto solo per la storia di Halas, non sapeva cosa dire, lei gli credeva, però aveva paura di dire o fare la cosa sbagliata.
Halas: "Lo ssapevo, ora mi darai in passto a quel verme!"
Ofelia: "No, non lo farei mai! Ti credo, e credo alla tua storia, solo, non so cosa dire..."
Halas: "Non importa, ciò che hai già detto per me è più importante di mille altre parole!"
Ofelia: "Ne sono felic-"
Thorn: "PRESTO VENITE QUI!"
Ofelia: "Nasconditi!"
Il serpente si rimpicciolì e torno a forma di bracciale attorno al braccio di Ofelia.
Archibald, più trasandato che mai: "Che c'è? Che c'è?"
Thorn: "Caspita cArO, non hai una bella cera! Lo stress inizia a farsi sentire anche per te?"
Archibald: "Va al dunque!"
Ofelia: "Si Thorn, cosa succede, mi hai fatta spaventare a morte!"
Thorn, indicando l'orizzonte: "Guardate!"
Archibald, senza cannocchiale: "Ma che fanno? Ballano?!"
Ofelia, con il cannocchiale: "No, sembrano...confusi..."
Thorn: "Esatto, sembrano confusi, come se non sappiano dove andare! Forse non è ancora arrivato il fatidico giorno, altrimenti sarebbero già arrivati, ma molto spesso si sono fermati, ed ora continuano a muoversi a zig zag, avanti e indietro, a destra e poi a sinistra!"
Archibald: "Mi stai dicendo che ho lavorato tanto per niente?!?"
Ofelia: "Beh non è meglio così?"
Thorn: "Si, anzi, così la prossima volta ne avremo di più!"
Archibald: "Ahhh che barba!!!"
Ofelia ridacchio, si sentiva a suo agio in quel momento, come se tutta l'ansia e la paura di prima avessero potuto riavvicinare persone così diverse.
Thorn: "Sembra si stiano ritirando, ma è meglio restare qui e controllarli ancora per un po'!"
Archibald: "Io vado a farmi una dormita, se arrivano svegliatemi, altrimenti non fate volare una mosca!"
Ofelia: "Come puoi metterti a dormire adesso?!"
Archibald, indicando Thorn: "Il troppo stress fa male, dovresti dirlo al tuo omone!"
Ofelia si girò verso Thorn che era tornato a fissare l'orizzonte: "Eh?"
Non riebbe il tempo di girarsi che Archibald era crollato in un sonno profondissimo.
Iniziò a piovere, prima molto delicatamente, come se il tempo si stesse ristabilendo, poi d'improvviso molto forte, come se il cielo si stesse liberando di tutta quell'oppressione.
Ofelia, guardando Archibald e dopo l'incessante pioggia: "Certo che è davvero strano!"
Thorn: "Mai quanto te!"
Ofelia: "C-come?"
Thorn, girandosi verso Ofelia ed abbassandosi alla sua altezza: "Se i giganti se ne vanno: stasera, 8 in punto, camera mia, sii puntuale, odio i ritardatari!"
Ofelia: "M-ma stasera n-non posso..."
Thorn, infastidito ma curioso: "È cos'ha da fare la signorina Ofelia questa sera? Spero sia una cosa davvero importante, per dare buca al suo esigente fidanzato!"
Ofelia: "D-devo tornare in b-biblioteca, ho trascurato t-troppo gli studi negli ultimi tempi, e-e chissà mai perché..."
Disse guardando Thorn un po' insicura.
Thorn, dando le spalle a Ofelia: "Già, chissà mai perché? Eppure non ci sono quasi mai compiti da fare, che cos'avrà mai da fare di più importante degli studi!"
Voltò leggermente la testa verso Ofelia alzando in modo smisurato il sopracciglio e...
all'improvviso, si girò, prese Ofelia per i fianchi, la sbattè contro il muro e le sussurrò all'orecchio.
Thorn: "Stasera, camera mia, PUNTUALE."
•Pov Ofelia•
Dio mio, non so se sia il suo accento così marcato, le sua voce roca o il suo modo di fare, ma ogni volta che fa così mi fa venire dei brividi interminabili.
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<Spazio autrice🌺>
Scusate se non sono riuscita a caricarlo nei tempi prestabiliti.
Questo capitolo è uno dei miei preferiti, voi cosa ne pensate?
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~La prescelta~
Roman d'amourQuesta è la storia di Ofelia, una ragazza timida all'apparenza ma piena di sorprese e di Thorn, un ragazzo scontroso e freddo che con il tempo riuscirà ad addolcirsi. Nella loro storia non mancheranno insidie e ostacoli: riusciranno a superarle opp...
