Questa è la storia di Ofelia, una ragazza timida all'apparenza ma piena di sorprese e di Thorn, un ragazzo scontroso e freddo che con il tempo riuscirà ad addolcirsi.
Nella loro storia non mancheranno insidie e ostacoli: riusciranno a superarle opp...
Halas: "Ah giusto, siamo nella Valle Sperduta, un posto raggiungibile solo con l'ausilio degli oggetti proibiti, sfere, scettri o specchi." Ofelia: "E tu come hai fatto ad arrivarci, non hai nessuna di queste cose?" Halas: "Io SONO una di queste cose, con precisione uno scettro, tu sei lo specchio e Thorn la sfera di cristallo, perciò serviamo tutti a Vabelde, così potrà riunire i mondi!" Ofelia: "No no, aspetta! Tutto ciò che hai detto non ha senso, è stato Vabelde a distruggere i mondi, e i luoghi "speciali" o "sperduti" si raggiungono CON questi oggetti, che non sono persone, e CoN pReCiSiOnE io NON sono uno specchio!" Halas: "In realtà non ha realmente distrutto lui tutto, ma la storia non la so, ti conviene chiederla ai tuoi amati professori! Ah, e comunque, prova a specchiarti nel lago; se sei uno specchio non vedrai te stessa ma il riflesso del cielo, se non sei uno specchio, vedrai te stessa!"
Ofelia si piegò sul piccolo lago quasi coperto completamente dalla nebbia, guardò bene, si strofinò varie volte gli occhi, e non vide nulla, non riusciva a vedere altro se non il cielo riflesso infinite volte.
Ofelia: "S-son... n-non ci... io..." Halas: "Che c'è? Forse non ti vedi?" Ofelia: "No, non mi riesco a specchiare!"
Ofelia era completamente sconvolta, erano successe troppe cose quel giorno e il suo corpo non aveva ancora avuto il tempo di metabolizzarle. Ad un tratto si sentì di nuovo in una sorta di bolla, che come scoppiò la riportò alla scuola.
Archibald: "OFELIAAAA!!!" Ofelia: "C-cosa? Che c'è? Dove mi trovo? Perché sono di nuovo qui? E perché stai urlando Archibald?" Archibald: "Perché sono troppo felice che il contro-incantesimo abbia funzionato, e solo usando dei capelli! Ma d'altronde si sapeva, sono il miglior mago del mondo! Ma soprattutto sono contento che tu sia tornata, così mi sono risparmiato una strigliata dal tuo "amore"!"
•Pov Ofelia• Ahh mi fa male tutto, sono così scossa, non capisco più nulla, però devo avvertire Thorn di ciò che ho scoperto, prima che sia troppo tardi! Mi affrettai ad arrivare nel suo ufficio, come entrai, lui si fiondò sulle mie labbra, neanche fossimo stati separati per un anno intero! Quando stava per mancarmi il respiro lui si staccò e nell'abbracciarlo, cademmo entrambi a terra! Eravamo sdraiati per terra ed io mi stringevi forte a lui, avevo il cuore che batteva a mille, credo fossi persino rossa in viso, forse mi era mancato più del dovuto! ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Thorn: "Mi sei mancata piccolina, ma perché sei venuta qui? Sarei venuto io a trovarti, sei ancora troppo debole dopo tutti quei viaggi." Ofelia, quasi in un sussurro: "Mi sei mancato anche tu!" Thorn, incuriosito dal suo rossore e dal suo tono di voce: "Come piccola?" Ofelia, dopo essersi rialzata e schiarita la voce: "A-anche tu mi sei mancato! Ma sono qui per altro, ecco vedi, non so quanto tempo avrò, ma devo dirti ciò che ho scoperto!"
Ofelia iniziò a raccontargli tutto, dal bracciale fino alla sparizione, Thorn nel frattempo ascoltava molto attentamente tutto ciò che diceva. Ofelia: "...ecco e poi ha ancora detto che lui sarebbe lo scettro, io lo specchio e tu la sfera di cristallo. Tu cosa ne pensi?" Thorn: "Prima di tutto penso che dovremmo chiedere delle spiegazioni alla preside e ai professori e secondo, se sono realmente una sfera di cristallo significa che mi possono graffiare ma non distruggere? Deve esserci un altro significato, ne sono sicuro! Ma ora, visto che hai detto tu stessa di avere poco tempo è meglio se fai una bella dormita, magari nella mia stanza, così da riprendere al pieno le tue forze..." Ofelia, avvicinandosi a Thorn: "Sei sicuro di volermi solo far riprendere le forze?" Thorn: "Oh piccola, non mi provocare!"
Ofelia non ebbe neanche il tempo di un battito di ciglia che si ritrovo distesa sulla scrivania, con Thorn che non dimenticava nessun angolo del suo corpo.
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Thorn: "È meglio se andiamo in camera mia!"
{Time skip: Well, let's leave that to the reader's imagination!}
Era tarda sera quando Ofelia si svegliò nel letto di Thorn, era abbastanza riposata visto che aveva dormito per tutto il pomeriggio. Si stava per alzare quando sentì una voce fuori dalla porta, una voce familiare, ma non capiva di chi fosse, subito dopo senti girare la chiave nella serratura, come una lepre salto giù dal letto e ci si infilò sotto. Riconobbe subito le scarpe di Thorn, infatti stava per uscire, quando vide delle altre scarpe, questa volta, femminili, con dei tacchi non molto alti, di un colore lucido marrone scuro.
•Pov Ofelia• Perché Thorn è con questa persona? E perché proprio nella sua camera? Non riesco a capire, ma magari sarà soltanto un'allieva che ha dimenticato di consegnare un compito.
Thorn: "Elisabeth! Ho una ragazza, ormai non ho più bisogno di te!" Elisabeth: "Ah si? Ma davvero? Deve avere qualcosa di davvero speciale questa ragazza per essertene innamorato così velocemente! Oppure c'è qualcos'altro sotto?"
NON CI POSSO CREDERE!!! Questa Elisabeth è la ex di Thorn, perché non me ne aveva mai parlato???
Thorn: "NO! Non c'è nient'altro sotto! La amo e basta, ma soprattutto non mi sta usando come hai fatto tu fin dall'inizio!"
Thorn ha pronunciato quella frase con una voce così arrabbiata e sicura di sé che non sembrava quasi essere la stessa persona di prima.
Elisabeth: "Quindi non ti manco proprio? I miei baci, il mio tocco, niente di niente?" Thorn: "No."
Allontanati immediatamente dal mio ragazzo! Si doveva avvicinare così tanto per dire tutto ciò? I miei pensieri furono interrotti da un gemito di leggero piacere che proveniva proprio da Thorn...
