𝟕

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Erano stati giorni intensi di ricerca, la gang di Jason cercava senza sosta Luke e forse l'avevano finalmente trovato.
Avevo chiesto il permesso di un giorno per allontanarmi dall'Università insieme a Jason per raggiungere il luogo in cui si trovava il fuggitivo e potergli finalmente parlare. Speravo avesse le risposte che cercavo. Ero nervosa? Assolutamente. Volevo tirarmi indietro? Neanche per idea.

Jason guidò fino a fuori città raggiungendo uno chalet di montagna, il posto era molto tranquillo e molto isolato.

"Sei nervosa piccola?" mi chiese prendendomi per mano mentre che passeggiavamo sul sentiero.

"Un po'... non so cosa aspettarmi" risposi con franchezza.

"Tranquilla, io sono qui con te. Spero solo che Luke voglia parlare altrimenti potrebbe essere un vero problema" spiegò Jason... ma forse l'ultima parte di ciò che disse era più un discorso fra sé e sé fatto ad alta voce.

Raggiunto lo chalet, si presentò molto semplice come struttura e poco notabile.

Jason bussò vigorosamente alla porta, mentre che il mio cuore batteva all'impazzata nella gabbia toracica che non riusciva più a contenerlo.

"Luke... apri questa stracazzo di porta" ordinò Jason non smettendo di bussare. "o la butterò giù" continuò.

Ma nessuno sembrava voler venire ad aprire.

"Forse non è qui. Sarà già scappato via" dissi facendo qualche passo indietro.

"Ma no... quello stronzo è dentro, lo so" insistette.

Dopo vari tentativi e solleciti, la porta si aprì rivelando una figura trasandata.

"Eii, ma che cazzo volete. Andate via!!" sbraitò perdendo anche l'equilibrio.

"È ubriaco marcio..." commentò Jason osservandolo "che ti sei combinato amico mio..." disse sottovoce.

Lo portammo dentro e lo facemmo stendere sul letto. C'erano vestiti ovunque sul pavimento, cartoni di pizza e altri residui alimentari, una puzza nauseante... volavano mosche e non sarei stata affatto sorpresa se fosse spuntato anche qualche topolino.

Immediatamente spalancai le finestre, almeno per far uscire il cattivo odore e far cambiare l'aria. Alcuni amici di Justin ci aiutarono un po' a pulire mentre Jason si occupava di Luke. Lo fece lavare, vestire e gli preparò dei caffè per farlo riprendere dalla sbornia. Noi gettammo la spazzatura, io raccolsi tutti gli indumenti e misi a lavare i suoi abiti.

Passò diverse ore a dormire e ciò fece perdere la pazienza a Jason.

"Gli abbiamo fatto le pulizie perché stava in condizioni pietose, fatto il bucato, dato da mangiare... e ora dovremmo aspettare che si svegli? Siamo i suoi badanti o cosa? Non esiste ora lo sveglio ed è meglio per lui che parli." disse in modo autoritario e con uno scatto si alzò dalla sedia andando dritto vicino al suo letto.

"Bello addormentato vedi di svegliarti" disse smuovendolo... questo un po' mi fece ridere.

"Hey amico ma che vuoi" rispose ancora tutto addormentato.

Passarono svariati minuti prima che si mettesse in piedi e realizzasse che il suo capo e i suoi vecchi compagni di gang si trovassero nella stessa stanza con lui.

"Come mi avete trovato?" chiese mentre buttava giù l'ennesima tazza di caffè nero.

"Roger ci ha fatto una soffiata" rispose Jason osservadolo.

"Quel gran figlio di puttana... e quindi cosa volete? Cosa siete venuti a cercare da un poveraccio come me?"

Strano come non avesse ancora fatto caso alla mia presenza.

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