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Erano passate molte settimane.
Il suicidio di Stefy aveva lasciato un'aura di mistero... perché l'aveva fatto? Addirittura buttarsi giù? La stavano ricattando? O voleva semplicemente farla finita? Troppi interrogativi e nessuna risposta. Jason si era ripreso molto velocemente e non aveva mai smesso di proteggermi. Era sulle tracce di Diamond e non perdeva occasione per cercare informazioni sul suo conto. Luke aveva preso un ossessione sull'accaduto, ripeteva che qualcosa non quadrava e stava indagando. Io riuscivo solo ad affondare tutto lo stress della situazione nello studio e infatti aveva giovato ancora di più alla mia media.
Mi sentivo come in un limbo, in una transizione, in attesa di qualcosa. Ma probabilmente era solo una mia impressione, stavo diventando paranoica.
Brooke ormai si era trasferita nella mia stanza, solo i corsi ci separavano perché poi passavamo tutto il tempo insieme.
Il mio telefono non la smetteva di squillare e persa nel mio turbine di pensieri non me ne ero accorta.
Vidi il numero sul display che non avevo registrato in rubrica e incuriosita risposi.

"Pronto" risposi aspettando la voce dall'altro capo.
"Parlo con la signorina Jensen? Karen Jensen?" chiese una voce femminile.
"Si... ma lei chi è? Con chi ho il piacere di parlare?" mi insospettii.
"Sono Zoraide Wilson, la direttrice dell'Istituto di cui faceva parte Stefy Harmstrong, deceduta tempo fa. La chiamo perché è stata chiusa la pratica della ragazza e si può accedere finalmente ai suoi affetti personali... c'è qualcosa per lei" concluse lasciandomi sorpresa.

Stefy aveva lasciato qualcosa per me? E come era possibile se ci siamo conosciute per la prima volta al caffè e da lì è andata in ospedale dove si è suicidata? Poteva essere una trappola? Una manovra per farmi andare lì sola e disarmata? E se invece poteva segnare una svolta per le indagini di Luke? Dovevo tentare.

"Pronto? È ancora lì?" mi risvegliò dalle mie riflessioni la voce della direttrice.
"Certo, mi scusi. Verrò senz'altro... mi dica quando posso passare e l'indirizzo" risposi facendo segno a Brooke di passarmi carta e penna per scrivere.
Mi dettò l'indirizzo e poi attaccai la chiamata. Con Brooke iniziammo ad analizzare tutta la situazione e avvisai di ciò Jason e Luke i quali prontamente decisero di accompagnarmi.

Loro si sarebbero intrufolati all'interno dell'istituto e io e Brooke ci presenteremo come d'accordo... se la situazione era tranquilla tutto sarebbe filato liscio altrimenti loro sarebbero intervenuti in nostro soccorso. Non sapevamo cosa aspettarci con precisione, era tutto molto aleatorio, ma non potevamo sprecare un'opportunità per recuperare un po' di informazioni su Stefy.

La pausa lezioni si concluse e io tornai in classe dividendomi da Brooke. Non facevo altro che pensare alla telefonata di prima e prestai poca attenzione alle lezioni... avrei recuperato, non era un problema.

Alle 5 p.m avevamo l'appuntamento in istituto e io non vedevo l'ora di scoprire la verità.
Brooke era finalmente riuscita a comprarsi una macchina, una graziosissima Fiat 500, le calzava a pennello, così noi due andammo con la sua auto.
I ragazzi erano già entrati in istituto quando arrivammo e a prima impressione non era male come posto. Certo, ci vorrebbe una ristrutturazione alla facciata ma per il resto, intorno, c'era una bellissima area verde tenuta davvero bene.

"Cerchiamo di non separarci mai" mi disse Brooke e ci lanciammo un'occhiata di intesa.
All'ingresso dell'istituto c'era il portiere che immediatamente ci chiese chi eravamo e perché stavamo lì.
"Ho appuntamento con la direttrice Zoraida, lei mi ha detto di venire" lo risposi e ci accompagnò fino al suo ufficio. Bussammo e ci accolse.

"Signorina Jensen, le faccio le mie più sentite condoglianze per la sua famiglia e per la perdita della tua cara amica Stefy." iniziò appena mi vide.
"La ringrazio direttrice, non è proprio un periodo roseo" risposi alle sue condoglianze educatamente.
Amica Stefy??? In che senso?
"Allora, come mai mi ha convocato?" ruppi il silenzio che si era formato dopo la mia risposta e l'espressione desolata di Zoraide.
"Abbiamo trovato le volontà di Stefy, con questo diario e relativa lettera che chiede di essere consegnate a lei dopo la sua morte." disse e fece avanzare sulla scrivania il diario con una lettera poggiata sopra.
Le rigirai fra le mani e poi le misi nella mia borsa ringraziando la direttrice.
Io e Brooke ci lanciammo un'occhiata e lei avvisò Luke e Jason che stava procedendo tutto liscio ma con sospetto, ad ogni modo dovevamo tenere una riunione nel nostro dormitorio per discuterne.

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