𝐈𝐈

990 66 19
                                    

"Miami sto arrivando 🌴"

Erano le 10:30 del mattino quando Christian venne a svegliarmi ricordandomi che tra un'ora avrei avuto il volo per Miami.

Mi alzai completamente stanca dal letto e mi avviai verso l'armadio scegliendo qualcosa da indossare.

Scelsi un top nero con dei pantaloncini scambiati di jeans, una giacchetta di velo e dei tacchi neri con degli accessori vicino.

Aprii la doccia e aspettai che l'acqua si riscaldasse... Piano piano, migliaia di goccioline invasero il mio corpo bagnandolo e cullandolo sotto quell'acqua tiepida. Usai un bagnoschiuma alla menta e uno shampoo alla vaniglia.

Uscii dalla doccia avvolgendomi in un asciugamano e iniziai ad asciugarmi e vestirmi.
Scelsi un make-up sobrio e sui toni caldi. Un po' di fondotinta e correttore, mascara, matita, una leggera linea di eye-liner e ombretti color caffè. Applicai una tinta effetto matt marroncino e asciugai i capelli mossi facendo qualche boccolo di tanto in tanto.

Una volta preparata presi lo zainetto e la valigia e mi diressi al piano di sotto.

«Christian sono pronta ! Cameron è arrivato ?» chiesi aspettando una sua risposta.
Lui si voltò e mi guardò stupito.
«Ancora no. Sei bellissima.» disse e avanzò il passo verso di me.
«Grazie» lo ringraziai timidamente.
Mi squadrava con quei suoi occhi così profondi e poi posò le sue labbra sulle mie.
Mi mordicchiava il labbro inferiore e chiedeva l'accesso per la sua lingua che io non gli concessi.
«Ma che hai ?» mi guardò confuso e forse incazzato.
«Niente.» risposi abbassando lo sguardo.
«Non puoi dirmi "niente" quando non hai ricambiato il bacio... Madison ! Fa attenzione e non fare passi falsi.» mi disse inarcando un sopracciglio. «Va bene... ho capito.» lo risposi assumendo un'espressione dispiaciuta.

Non volevo condividere l'aria con quell'individuo un minuto di più, così uscii e decisi di aspettare fuori Cameron.

Non lo vedevo arrivare e così decisi di chiamarlo .
Stavo componendo il suo numero quando vari clacson attirarono la mia attenzione.

«Hey Madison ! Sono arrivato... Ti serve una mano con la valigia ?» mi chiese e senza neanche aspettare una mia risposta, lo vidi arrivare verso di me.
«Mai una volta che sei puntuale! Su andiamo!» lo rimproverai scherzosamente.

Mi accomodai a fianco al guidatore e aspettai che Cameron si sistemasse nella sua Jeep e partimmo.

«Allora ... Christian ti ha dato quelle cartellette ?» mi chiese mentre teneva lo sguardo fisso sulla strada. «Certo... Ho tutto qui!» dissi e indicai lo zainetto.
«Apposto... Dobbiamo stare attenti. Non perdere di vista questi documenti!» mi ordinò.

Ma cosa contenevano ? Ancora non li avevo letti... C'era troppo mistero.

«Perché? Che hanno di importante? »chiesi lanciandogli uno sguardo e posandogli una mano sulla gamba.

«Sono importanti per questa missione che dobbiamo svolgere io e te... Adesso smettila; sto guidando.» disse togliendo la mia mano dalla sua gamba.

«Che noioso che sei!» dissi e poi mi applicai sull'iPad controllando i prossimi arrivi di droga dalla Germania.

Poco dopo arrivammo al jet privato... Salutai i piloti e salii a bordo.

«Wow... Certo che vi date da fare!» esclamai guardando l'interno del Jet.
«Si, non è niente male!» disse lanciando un piccolo sguardo.
«Allora, programmi per questa "cena" ??» domandai riferendomi a Cameron che avevo lo sguardo fisso su di me.
«Tra poco dovrei chiamarmi con Rocco, lui mi dirà dove ha lasciato i soldi e il luogo di dove si terrà la cena con nuovi "componenti" della nostra gang.» disse sedendosi ad un tavolo e io imitai il suo gesto.
«Okay... Come dovrei vestirmi ?» chiesi prima di aprire una discussione.

 Experience; jdbDove le storie prendono vita. Scoprilo ora