𝐈𝐗

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"Stanotte qualcuno morirà, di certo quello non sarò io."

Christian's Pov

Se non si ha altra scelta, fuggire non è certo la soluzione... si individua il problema e si va nella tana del serpente.

Justin's Pov

Stranamente mi sentivo spiato, dalla finestra della camera di Madison non riuscivo a scorgere niente di allarmante. Sembrava che tutto stesse andando bene eppure questa strana sensazione che si faceva spazio in me, mi creava dubbi.

«Carl, perlustra il territorio intorno al rifugio.» ordinai facendo attenzione a non svegliare Mad.

«Va bene capo, posso chiederne il motivo?» chiese affannato e riuscivo ad udire i suoi passi che calpestavano le foglie secche attraverso il telefono.

«Ho una strana sensazione... fammi sapere» riuscii a dire e qualcosa andò storto nella comunicazione.

Provai a chiamarlo svariate volte e nulla.

«Jus... già sei sveglio? Vieni qui..» disse Mad assonnata richiamandomi al letto.

«Madison, penso siamo in pericolo.» le annunciai uscendo dalla stanza per raggiungere il mio studio.

Feci appena in tempo a indossare un paio di pantaloni militari, anfibi neri e una maglietta a mezze maniche nere e sbloccai la camera proibita dove tenevo le armi.

«Justin. Siamo circondati da micro bombe nel terreno. Cosa facciamo?» mi chiese Scott dalla videotrasmettente.

«Cerca di raggiungermi.» dissi voltandomi di scatto e puntando l'arma su Madison.

«C'entra Christian?» chiese senza neanche sussultare per il mio gesto veloce e l'arma puntatele addosso involontariamente.

Anche lei nel frattempo si era cambiata. Indossava pantaloni sportivi neri e un dolcevita di lana nera con uno smanicato di pelle nera da sopra, look completato da un paio di anfibi neri che gli avevo recentemente regalato.

«Penso proprio di sì. Quel figlio di puttana è arrivato al capolinea stavolta.» risposi caricandomi di un po' di armi e passandone qualcuna anche a Madison.

«Sei deliziosa vestita così... ti dona moltissimo questo look» continuai non potendo evitare di lanciarle qualche sguardo furtivo.

I capelli le ricadevano sulle spalle e le incorniciavano il viso.

«Grazie... sei molto sexy anche tu» rispose facendomi un occhiolino.

Il momento fu interrotto dalla risonanza di una bomba che ci fece leggermente perdere l'equilibrio.

«Cazzo» sussultai incrociando lo sguardo di Madison.

Uscimmo dalla stanza ed Erika mi venne incontro.

«Tesoro, che sta succedendo? I bambini si sono spaventati...» parlò allarmata Erika conoscendo già la risposta.

«Siamo sotto attacco... prepara i bambini immediatamente.» dissi con decisione ragionando su come agire nel minor tempo possibile.

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