Parte Tre

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<<Figlio mio potremo almeno parlarne? >> era quasi ridicolo il modo in cui il re inseguiva suo figlio su per le scale provando invano di raggiungerlo.

Louis accelleró il passo. <<Ti ho già detto di no padre>>il suo tono uscì più scorbutico di quanto volesse. Pensandoci bene non era completamente colpa del re se Louis si ritrovava con un appuntamento in più nell'agenda oggi.

<<Non voglio cenare con lei. Pensavo di aver già espresso precedentemente il mio parere, non sono interessato alla principessa Brianna e pensavo che anche tu ormai lo avessi capito. >> il figlio si giró per fronteggiare il padre.

Il vecchio re sospiró amareggiato <<Lo so figliolo, ma prova a metterti nella mia posizione per un istante. Io devo dare un erede al regno. >> sempre la solita storia.

<<Ma che fretta c'è si può sapere?! >> Louis prese a gesticolare mentre continuava a scendere le scale velocemente.

<<Insomma Louis adesso basta. Sono tuo padre e se ti dico una cosa tu la devi fare hai capito? Incontrerai la principessa e cenerai con lei, che la cosa ti aggrada o meno. >> gli urló contro suo padre dalle scale.

A Louis la testa stava per scoppiare e sentiva sempre meno la voce di suo padre mentre raggiungeva la terrazza.

La vista che gli si paró davanti fece sbollire tutta la sua rabbia.
L'oceano lo calmava, l'odore di salsedine lo cullava e il vento che raggiungeva la terra ferma in qualche modo gli faceva compagnia.

In lontananza vide la Bocca degli Dei e istintivamente sorrise.
Il petto gli si scaldó notevolmente e scosse la testa ridendo in modo genuino.
La sensazione istintiva portava emozioni forti, per Louis la sensazione istintiva era la più importante. Quando fai una cosa in modo naturale senza nemmeno rendertene conto, vuol dire che quell'emozione è sincera. L'istinto è importante, certo, ti fa fare certe stupidaggini che ti fanno vergognare persino di te stesso, però serve anche a farti capire se un'emozione è reale.

Se una cosa la fai in maniera istintiva vuol dire che ti è entrata sotto pelle.

Era per questo che Louis si stava tormentando su quella terrazza: quel giovane, quel piccolo fiore-come era solito chiamarlo- gli sarebbe entrato nell'animo o era già dentro?

<<Louis eccoti qui. >> una voce alle sue spalle lo costrinse ad abbandonare i sui pensieri.
<<Oh Nick sei tu>>

Nick era il consigliere, nonché caro amico, di Louis.

<<Solita storia? Cercano ancora di affibbiardi una ragazza? >> Louis si sistema il ciuffo alzando gli occhi al cielo.

<<Esatto. Nulla di nuovo>>
Nick sapeva dell'omosessualità del principe e lo sapeva per un un semplice motivo: avevano passato una notte di fuoco insieme qualche anno prima.

Poi però la passione era sparita e loro avevano capito che era meglio per entrambi rimanere solo amici. Non avevano gli stessi interessi. In relatà Louis era convinto che i suoi stessi interessi non ce li avesse nessuno e che quindi fosse destinato a sposarsi una donna. O meglio, credeva tutto questo fino a qualche mese fa. Tutto questo prima che un paio di occhi color giada non catturassero la sua attenzione.

Scosse nuovamente la testa.

<<Hai bisogno di qualcosa Nick? >>

<<Volevo solo comunicarti gli ultimi dettagli per la cena >>

<<Con la principessina Brianna>> imitó Louis la voce di suo padre.

<<Ahaha esatto>> Nick si avvicinó a lui e dandogli qualche pacca sulla spalla aggiunse <<Prendo Bart e gli faccio fare un giretto sulla spiaggia? >>

Il canto della mia dolce sirena (LARRY) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora