Parte Sei

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<<Oh Louis eccoti! >> appena il principe fa il suo ingresso nella camera, si ritrova le braccia di Harry strette al collo.

<<Ehi Harry buongiorno>> mormora leggermente sorpreso da tutto quell'entusiamo. Squadra il più piccolo e rimane intenerito davanti ai ricci post-sonno e le tenete fossette.

<<Hai dormito bene? >>

<<Sì molto grazie, amo questo letto. >> risponde straiandosi pigramente <<e inoltre Nick mi ha portato la colazione e->>

<<Hai bevuto del caffè latte? >>

<<Uhm sì? Non lo avevo mai bevuto e->>

<<Avvicinati >> Harry sbuffó per le continue interruzioni da parte di Louis e gli si fece più vicino.

<<Cosa? >>
Il principe gli si avvicinò notevolmente al viso e mentre il respiró di Harry si velocizzava inizó a fissargli le labbra.

Anche Harry alternó lo sguardo dai suoi occhi alle sue labbra.
Sentiva il respiro di Louis infrangersi sulla sua bocca e per poco non emise un piagnucolio. Voleva essere baciato maledizione.

Louis appoggió delicatamente le sue labbra sull'angolo della bocca di Harry. Lasció un bacio lì e successivamente si spostó più su, sopra il labbro superiore e appena sotto il naso. La sua testa girava mente il forte profumo dell'altro tornó a cullarlo.
Riprese a baciarlo e Harry si sentì morire quando percepì la lingua di Louis su di sé.

<<Eri sporco di latte. >>  Harry aprì gli occhi e mentre ritornava con i piedi per terra le sue guance esplosero in un rosso accesso e prese a balbettare.

<<Sì uhm-io io... Okay sì. Grazie credo... > non sapeva davvero cosa dire.

Louis rise forte  per il suo tenero imbarazzo. <<Smettila>> lo colpì il minore sul petto <<non è affatto divertente. >>

<<Oh lo è eccome invece. >>

<<Ti ho detto di smetterla Lou>> mise il broncio ma sotto sotto aveva iniziato a ridere anche lui.

Louis era così, riusciva sempre a metterti a tuoi agio, in qualche modo a salvarti da una situazione in cui ti eri cacciato.
Metterti in imbarazzo e poi non farti pentire di averlo privato: questo era quello che faceva Louis quando era con Harry.

<<Forza vestiti così usciamo>>
Scattó in piedi il maggiore.

<<Dove andiamo?>>
"Ovunque tu voglia essere portato" avrebbe voluto rispodere Louis, ma nuovamente mise da parte l'istintività e pensó che un <<È una sorpresa>> andasse più che bene.


































<<Dove stiamo andando? >>
<<Harreh quante volte mi ha fatto questa domanda? >>
<<Non so... Uhm almeno dieci? >>

<<Esatto. Non credi siano un po' troppe? >> rise Louis.

Harry si imbarazzó lievemente e riprese a guardarsi intorno.
Camminavano sulle strade polverose tenendosi a debita distanza. O almeno, questo è quello che il minore provava a fare siccome il braccio di Louis era perennemente accangiato ai suoi fianchi siccome aveva ancora qualche problema nel camminare.

Cercava di non stargli troppo addosso per non sentire il calore del suo corpo e per non percepire il suo profumo. È sicuro che se fosse successo lui non ce l'avrebbe fatta. Era spaventato da quelle emozioni. Ancora.

Il canto della mia dolce sirena (LARRY) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora