Parte Venti

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La sensazione di vuoto non aveva smesso per un istante di tormentare l'animo di Louis.
Erano giorni che non toccava cibo e che gli incubi lo perseguitavano.
Le poche volte che si alzava dal letto la testa girava e la sensazione di vomito si propagava nello stomaco.

Il castello era grigio e silenzio.
Nell'aria si respirava soltanto un profumo: miele e salsedine.
Ecco di che cos'altro sapeva Harry...

Louis si sentiva galleggiare nel vuoto.
Era leggero e incredibilmente vuoto mentre lottava ogni giorno per vivere senza il suo amato.
Erano passati soltanto cinque giorni e il principe aveva esaurito le larcime da versare.

Quella sera nella grotta, Harry gli aveva confidato che l'esercito di suo padre era riuscito a sconfiggere Ursula ma la sua maledizione non era stata spezzata.
Harry avrebbe perso le gambe, l'anima e inevitabilmente anche la vita...

Non sapevano di preciso quando sarebbe successo, ma avevano deciso di vivere giorno per giorno.
Perché quando stai per morire rivaluti la vita, Harry aveva ragione.

<<Nick cazzo lasciami in pace! >> il suo amico non smetteva di bussare alla sua porta da ormai dieci minuti.

<<Apri porca miseria Louis o butto giù la porta! >>
Nessuno si era più avvicinato alla camera da letto del principe da quando Harry se ne era andato.
Louis non faceva entrare nessuno, era lì che il ricordo del giovane era vivo.
Decise quindi di uscire lui.

<<Cosa vuoi? >> sputó fuori con acidità.

<<Devi scendere in spiaggia Louis>> esclamó <<devi vederlo! >>

<<È a malapena l'alba Nick>>
<<Credimi devi vederlo! >> cominció a spintonarlo verso l'ingresso <<Ma vedere cosa?! >>
Louis preoccupato per la salute mentale del suo amico, che sembrava veramente impazzito, scese controvoglia in spiaggia.

Più si avvicinava alla riva più si sentiva mancare.
Non voleva piangere. Detestava piangere.
Si fece bagnare i piedi dall'acqua e si passó una mano tra i capelli guardandosi intorno non notando niente di strano.
Scosse la testa e proprio mentre stava per tornare a palazzo qualcosa nell'acqua prese a muoversi, o meglio a luccicare.

Le onde diventarono più forti e l'acqua improvvisamente si fece cristallina. Era di un azzurro puro e il principe riusciva a vedere tutte le bellezze nascoste sul fondale.
L'alba stava arrivando e non capiva veramente cosa stesse succedendo.

Nonostante la giornata fosse calma e il mare splendente c'era qualcosa di strano nell'aria.
Louis venne colpito da una folata di vento che gli fece arrivare ai polmoni un solo profumo: miele e salsedine.
Scosse ripetutamente la testa e si allontanò velocemente dalla riva perché improvvisamente dall'acqua emerse qualcosa.

Cadde sulla sabbia mentre le onde si alzavano sugli scogli facendo schizzare in aria la loro bianca schiuma.

L'alba, affascinante come poche cose, regaló mille colori diversi mentre illuminava l'acqua di una luce quasi divina.

Un ragazzo, un giovane emerse dalle acque. In mezzo ai flutti si fece spazio per raggiungere la riva mentre il mare azzurra come il cielo lo innondava.

Emergeva come la Venere di Botticelli, coperto solo da un velo bianco mentre i morbidi capelli color nocciola gli ricadevano sulle spalle.
Il fiato di Louis si bloccó in gola quando vide il ragazzo alzare lo sguardo e dei familiari occhi color giada sorridergli.

Harry prese a correre verso la riva sorridente più che mai, le sue splendide gambe erano lasciate scoperte e proprio sopra di essere erano state raffigurate due foglie di alloro. Era un simbolo. Gli dei avevano voluto fare un regalo ai due giovani amanti.

Louis scattó in piedi e prese anche lui a correre verso Harry e a ad ogni metro che percorreva pregava tutti gli dei che non fosse un'allucinazione.

Arrivarono uno difronte all'altro con il respiro affannato. Si guardarono sorridendo con le lacrime agli occhi e si buttarono uno nelle braccia dell'altro.
Harry era vivo e adesso finalmente lo era anche Louis.

<<Amore>> singhiozzó <<sei-sei vivo>> gli accarezzó il viso baciandolo <<Come... Come hai fatto? >>

Harry semplicemente sorrise alzando le spalle <<Non lo so. Un regalo degli dei immagino...>> scostó la tunica in modo che il principe potesse vedere le due foglie di alloro rappresentate appena sopra le sue gambe.

Le loro labbra si cercarono disperate.
Si baciarono e si baciarono ancora.
<<Non ci credo ancora>> sospiró Louis accarezzandolo ovunque accertandosi che fosse lì << è impossibile>>

<<Solo se tu vuoi che lo sia>>rispose sorridente l'altro riprendendo a baciarlo mentre l'alba che aveva fatto nascere quel piccolo grande amore, gli sorrideva raggiante.






























Cinque anni dopo....
Le storie d'amore, sia quelle belle che quelle brutte, hanno tutte un finale che merita di essere raccontato.
Questa è la storia di due giovani ragazzi che inizialmente non potevano amarsi. Che non potevano nemmeno sfiorarsi e nemmeno immaginare una realtà in cui i loro cuori sarebbero potuti essere vicini.

Adesso questi due ragazzi vivono insieme in un castello che si affaccia sul mare, si sono sposati e sono felici di vivere.
Harry ha insegnato a Louis cosa vuol dire veramente godersi le cose che la vita ci offre e spero che lo abbia insegnato anche a voi.
Le storie di questi due ragazzi hanno dimostrato di come della vita faccia parte anche la morte e di come spesso la morte faccia parte anche di noi.
Louis ha insegnato ad Harry che le emozioni vanno vissute a pieno e mai nascoste.

Forse qualcuno qui si aspettava un finale diverso, forse anche i nostri due protagonisti se lo aspettavano diverso... Ma questa è la vita, che posso dirvi?












Il canto della mia dolce sirena (LARRY) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora