Parte Diciotto

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<<Avanti vai. Ti aspetto dall'altra parte della spiaggia >> Louis gli strinse calorosamente la mano sorridendogli.

Harry respiró profondamente e per la prima volta nella sua vita guardó il mare con incertezza <<Posso farcela. Sì posso farcela>> si mise una mano sugli occhi,era esausto a causa di quella situazione.
Si incamminó verso la riva e aspettó di vedere le pinne dorate di un pesciolino a lui familiare. Ma niente, di Nail nessuna traccia.
Era pomeriggio inoltrato ormai e lui era rimasto lì, con il cuore in gola, aspettando un segno dagli dei.

Con l'arrivo del tramonto, una scia rossastra causata dal calar del sole, gli illimuninó una cosa:la Bocca degli Dei.
Harry decise di seguire il suo istinto e riprese a camminare, ma questa volta nella direzione della grotta.
Quando entró una venata gelida proveniente dal mare gli arrivó addosso facendolo tremare; era spesso fresco lì dentro, ma siccome era abituato a stare nell'acqua solitamente tutto quel freddo non lo sentiva.

Entró piano in acqua, seguendo quel piccolo scorcio della grotta che si affacciava sul mare, quel piccolo punto dove la luce del sole era più forte e i colori del tramonto erano più vividi.
Emerse dalle acque il re del mare, seguito a ruota da suo figlio maggiore e dal suo consorte.
Harry scordandosi improvvisamente di tutto si lanció verso suo padre <<Papa! >> gli buttó le braccia al petto stringendo. Non era mai stato così felice di rivedere la sua famiglia.
<<Ciao figliolo>> la voce di Tritone era commossa mentre abbracciava il sirenetto.

Harry si staccó improvvisamente passandogli le mani sul volto e sul petto <<Stai bene? Come è andata con Urusla? E avet->>

<<Calma Harry >> rise il re con le lacrime agli occhi <<Atlantide è salva. >>

Occhi verdi sospiró di sollievo mentre nuotava per abbracciare il fratello <<Che bello vederti Liam>>
<<Ciao piccolo>> gli bació i capelli <<anche per me è bello vederti.>>

Il riccio si voltó per salutare anche Zayn ma il fiato gli si bloccó in gola quando vide l'enorme cicatrice che si era fatta spazio sul petto del ragazzo <<Oh Zayn>>mormoró sconsolato sfiornadogli la ferita con le dita.
<<Non preoccuparti Harry. Non fa più così male. >>

<<Sono così felice di vedervi davvero. Mi dispiace così tanto, non potete nemmeno immaginare quanto. Papà perdonami>>

<<Non hai nulla di cui farti perdonare. Volevi trovare qualcuno che ti facesse battere il cuore un po'più forte ed evidentemente con questo atto leggermente estremo lo hai trovato quindi... Sei stato molto coraggioso tesoro, ti sei adattato in un mondo nuovo che non era il tuo solo per stare con la persona che amavi... Va bene così>> si sorrisero e involontariamente lo sguardo di Harry si rivolse a Zayn che stava sorridendo anche lui.
Sorrideva in modo comprensivo, nel modo in cui può sorridere solo uno che ci è già passato, i suoi occhi parlarono e Harry immaginava cosa stesse pensando.

<<Abbiamo usato il tridente per incatenare Ursula sui fondali. Nial è stato bravo perché ci ha avvertiti in fretta dello scambio di identità>>  spiegó il fratello.

<<Bene>> Harry aveva gli zigomi che facevano male per quanto aveva sorriso <<perché... Perché non siete felici? >>

<<No no tesoro lo siamo >> il padre si avvicinó titubante accarezzandogli una guancia <<è solo che->> deglutì e il riccio se ne accorse, infatti cominciò a sentire nuovamente il senso di preoccupazione nello stomaco.

<<Non siamo riusciti a spezzare la maledizione>>ammisero.

Harry scosse la testa agitato <<No. No no no, io ho fatto innamorare Louis di me, ne sono certo... Io gli piaccio, lui me lo ha detto e- non erano questi i patti>> sussurró con le lacrime agli occhi.

Il canto della mia dolce sirena (LARRY) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora