Parte Diciannove

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Qualche mese dopo...



<<Non vale>> rise Harry lanciandogli indietro il pallone<<tu sei troppo bravo a calcio! >>

Il vento si scontrava sulla suo volto. Erano in riva al mare e se un passante gli avesse visti probabilmente avrebbe detto che sembravano una di quelle coppie adolescenziali al loro primo amore.

<<So di essere bravo>> si vantó altezzosamente Louis <<infatti guarda che mira>> il principe calció nuovamente il pallone ma questa volta colpì Harry in faccia.

<<Ahi! >> si massaggió il naso arrabbiato <<questo lo hai fatto apposta! >>

Il maggiore rise tenendosi la pancia <<Non so proprio di cosa tu stai parlando>>

<<Oh se ti prendo->> cominciarono a rincorrersi in riva schizzandosi a vicenda e spintonandosi.
Harry era rimasto a vivere a palazzo con Louis e scendere in spiaggia ormai era di routine.

<<Prendimi >>gli fece la linguaccia Louis facendo ridere l'altro.
<<Ti giuro che ah->>Harry fu costretto a fermarsi.
Lo sguardo del principe si acciglió mentre tornava indietro verso il suo amante <<Harry che hai ti senti male? >>
Il riccio si accasció per terra emettendo un forte lamento.
<<Respira amore respira>> tentó inutilmente di calmarlo, sapevano entrambi cosa stava succedendo.
Il minore era disteso sulla sabbia mentre si contorceva dolorante

Ma era presto, era dannatamente troppo presto e loro volevano continuare ad amarsi... almeno un altro po'...

Le prime tracce di sangue imbrattatorono i vestiti di Harry. La ferita si ingrossava sempre di più scendendo dal petto e raggiungendo le gambe. Le lacrime si accumualrono negli occhioni verdi di Harry e il suo torace prese a muoversi molto velocemente.
Stava succedendo troppo velocemente e Louis andó nel panico più totale.

<<Tranquillo ehi ehi tranquillo. Respira Harry.>> gli tolse la camicia e cominciò a tamponare le ferite <<andrà tutto bene, te lo prometto okay?>>
<<L-louis>> tentó di parlare.
<<Tutto bene>> le sue mani si muovevano velocemente sul corpo del più giovane. Sangue. Sangue ovunque.
<<Louis basta>> il sirenetto lo pregó dolcemente con le lacrime agli occhi facendo scuotere la testa all'altro <<No. No no no, non puoi morire>>
<<Louis io devo morire>>sospiró stanco. <<Ma va bene. Davvero. È la vita. Sono felice di sapere che non moriró mai davvero perché qui ci sarai tu che racconterai di me ai tuoi figli e terrai vivo il mio ricordo mentre assapori il mare.>>
Nessuno fece niente per smettere alle lacrime di scendere violente sui loro volti.
<<Non piangere shhh>> gli accerezzó gli zigomi << t-ti prego Louis non piangere per me>> ma il maggiore non lo ascoltó nemmeno per un istante.

<<Non mi pento di niente, voglio che tu lo sappia>>le loro mani si intrecciarono <<hai dato alla mia vita un significato che non sapevo esistesse.>>
La spiaggia era silenziosa come i loro animi.
Gli stava scivolando tutto dalle mani.

Il principe con le mani tremanti smise definitivamente di occuparsi delle ferite. Le gambe del giovane erano completamente paralizzate e ad ogni respiro la cassa toracica chiedeva pietà.
Louis si scontró con la consapevolezza di tutto questo.

<<Profumi di miele>> sussurró Louis sprofondando sul suo petto.
<<C-cosa?>> sorrise Harry
<<Non te lo ho mai detto, ma profumi di miele e di qualcos'altro. Qualcosa di estremamente buono.>> si sorrisero e fecero l'amore con gli occhi per un'ultima volta. Si concesseró l'uno all'altro per ancora qualche istante, mentre i raggi di sole illuminavano i loro animi turbati.
Il rumore delle onde che si spingevano sulla sabbia e che si infrangevano era l'unico suono udibile.  Il tempo stava per scadere ed entrambi avrebbero voluto fermare quel momento in eterno.

<<P-puoi smetterla di guardarmi perfavore?>> sussurró flebilemente Harry <<non so se riesco ad andarmene se continui a guardarmi>> rise leggermente contagiando anche Louis. Gli occhi di Harry erano appesantiti.
<<Da quando ti ho conosciuto ho capito che guardarti era una delle cose che mi piaceva di più. Non smetterò adesso>> Mentre il principe sorrideva sentiva le labbra salate a causa delle lacrime.
Harry emise un verso di dolore mentre del sangue cominciava a colargli dalla bocca e le sue palpepre combattevano per chiudersi.
<<Ti amo Sirenetta. Ho capito cos'è l'amore. È saltare sul letto come due bambini, è sapere cosa beve l'altra persona a colazione per potergli fare una sorpresa e preparargliela, è sentirsi più leggeri quando ti svegli al suo fianco, è la consapevolezza che il cuore umano non è mai intero...c'è sempre una parte che in realtà possiede un'altra persona. Ti amo ti amo ti amo ti amo ti amo >> ripeteva l'altro in continuazione.
<<Shhh>> tossì il riccio mentre con un dito gli accarezzava la guancia <<lo so amore. Lo ho sempre saputo.>>

Harry era un sole che sorgeva e tramontava per Louis e adesso improvvisamente si stava spegnendo.

Quando giochi a carte con la vita spesso ti capiterà una mano in cui si gioca a carte scoperte... e la cosa più difficile che tu possa fare è guardare in faccia la relatà e incassare tutti i colpi che ti vengono dati.

<<Grazie per avermi fatto vivere>> gli confessó Louis in un soffio.

<<No>> la sua voce tremava per lo sforzo<< grazie a te per avermi amato. >>

E nel momento esatto in cui il suo cuore smise di battere, Harry sorrise.



Il canto della mia dolce sirena (LARRY) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora