Parte Sette

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Durante la strada di ritorno sembrava che nulla fosse successo.
Erano entrambi allegri, i sorrisi sulla loro faccia erano un po' forzati ma si stavano godendo entrambi la compagnia dell'altro.

<<Sono desolato di averti reso triste>> mormorò il principe calciando un sassolino.

<<Oh no non lo hai fatto. Cioè sono particolarmente dispiaciuto per te ma apprezzo il fatto che tu ti sia aperto con me e poi ti ho chiesto io di portarmi in un posto che ti piacesse ti ricordi? >> Harry faceva uscire le parole dalla sua bocca con tranquillità e naturalezza e Louis era felice di questo.

Aveva appurato che Harry faceva uscire la sua parte logorroica solo quando si sentiva a suo agio.

<<È che sono anche leggermente irritabile oggi e dio- triste, felice, irritabile ahaha mi sembro una donna col ciclo. >>

Si bearono entrambi della risata dell'altro che si liberava nell'aria.

<<Perché sei irritato? >>

<<No niente di che... Oggi avevo un appuntamento con un ragazzo e lui non si è presentato. >>

Oh

<<Ahn capisco. È il tuo fidanzato? Cioè intendo era una sorta di appuntamento? >> si grattó il collo a disagio

<<No-cioè sì. No non è il mio ragazzo e sì era più o meno un appuntamento>>sospiró <<ci vediamo da qualche mese tutte le mattine all'alba. È quasi una tradizione diciamo, lui è libero di non venire però cavolo! È sparito così di punto in bianco. >>

Harry si sentì profondamente dispiaciuto per occhi blu nonostante sapesse di essere lui stesso la causa di tutto. <<Non preoccuparti Lou. Avrà avuto le sue ragioni. >>

I borghi del paese erano affollate, ma non troppo dal permettere al sirenetto di aprrezzare la vista. Le casetta colorate erano poste ai lati della strada, varie bancarelle di cibo ospitavano delizie di tutti i tipi e la gente continuava a regalargli sorrisi.

Per non parlare poi del sole. Harry non era mai stato così incontatto col sole, la luce che arrivava ad Atlantide non era molta e invece adesso ce l'aveva perennemente sul viso.

E mentre si dirigevano a palazzo, il sirenetto continuava a pensare ad Ursula. Sapeva che doveva godersi la settimana e concentrarsi sul suo obbiettivo, ma proprio non capisse quale fosse il secondo fine della strega.
Cosa voleva fare con la sua coda? E se avesse rispettato il patto lei si sarebbe lo stesso presa la sua anima? Il fatto che collezzionava anime era già inquietante, se poi aveva tra le mani anche la sua... Non poteva fare un passo falso, ne valeva della sua vita.

Si massaggió le tempie.

Decise che uno di quei giorni sarebbe dovuto arrivare in spiaggia e riuscire a mettersi in contatto con Nial o con Liam. Si sarebbe fatto aiutare. Cavolo gli mancavano...

Una grande mano si posó sulla sua spalla <<Va tutto bene? Ti vedo sovrappensiero. >>

<<Louis mi insegni a ballare? . >>

Il canto della mia dolce sirena (LARRY) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora