XI.

80 12 2
                                    

Ti avrei voluto dire - Federica Carta
Duemila volte - Marco Mengoni

Mi riempi i pensieri e le giornate, tu.
Che mi leggi nella mente e non lo sai.
Che mi scavi dentro senza rendertene conto.

Tu mi lasci così, sempre senza fiato.
Mi offuschi la mente, come la nebbia d'estate, che mi gonfia i capelli e lascia la pelle ricoperta di brividi.

Sembra assurdo che io ancora non riesca a capacitarmi dell'effetto che mi fai, e mi sento sempre così stupida, fragile, come un ghiacciolo che ti si scioglie tra le mani per il troppo caldo e non riesci a mangiarlo di fretta perché il suo tocco freddo sulla lingua ti fa rabbrividire.

Mi rendi così... vulnerabile.
Tu, sempre e solo tu.

Che sei così inaspettato, semplice, puro.

Hai presente le montagne russe?
Ecco, più o meno è quello che provo quando ti guardo e sono con te.
Sento un peso sul petto al solo pensiero di trovarmi a decine di chilometri di altezza, poi però mi basta pensare alla tua mano che stringe la mia per rendermi conto di quanto possa essere bello affrontarla insieme quella paura, lasciando così per una volta da parte la testa e mettendo in campo l'istinto, la follia, l'adrenalina, la gioia, l'amore.

Io non ti so spiegare se questo sia amore, ma so che quello che sento è più grande di me e mi fa così dannatamente paura.

Mi fa paura che un giorno tu possa trovare qualcuno che ti ami più di me, che ti faccia sorridere più di quanto riesca io e che ti asciughi le lacrime al posto mio quando stai per crollare e ti nascondi dal resto.

Mi fa paura il fatto che tutto questo un giorno possa svanire, che tu possa dimenticare ciò che siamo stati e quello che saremo mai.

Mi fa paura il pensiero di te ad accarezzare una mano che non sia la mia, a sfiorare le labbra di chi ha avuto più coraggio di me nel dirti ciò che sente.
Perché non immagini quante volte io abbia sognato di toccarle, assaporarle e farle mie anche solo per un briciolo di secondo.

Ciò che mi resta di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora