Ciò che mi resta di te.

XIII.

One - Lewis Capaldi

"Innamoratevi, non di chi vorrete raggiungere a ogni costo, ma di chi una volta raggiunto non vi farà più desiderare uscite di sicurezza."

Si dice che alcuni rapporti sono destinati ad esistere, altri destinati a finire, ed io ancora non so quale piega abbia preso il nostro.
Quello che so però è che con te le uscite di sicurezza non mi sono mai interessate, perché ti avevo raggiunto, il mio posto sicuro eri tu e non avevo bisogno d'altro.

E si dice anche che, amare significa rischiare, che "senza rischio non c'è felicità", che vivere in attesa è soltanto un alibi per chi non riesce ad affrontare quella che è la paura più grande: perdere, soffrire.

Ed è così tremendamente vero, fa così dannatamente male vivere all'ombra di un amore mai fiorito, che non ha visto il sole ad allungargli le giornate, nè l'acqua a dissetarlo dalla sete.
Di un amore che si è fatto spazio tra l'oscurità per cercare uno spiraglio di luce, senza poi mai riuscirci, di un amore dove il coraggio ha lasciato il posto alla codardia

E forse c'è un motivo, se siamo rimasti in silenzio entrambi, se non abbiamo mai avuto il coraggio di urlarci quelle fatidiche parole, se abbiamo preferito l'attesa al rischio.

E forse non siamo pronti, chissà se lo saremo mai.
E avrò sempre il timore, di non averti con me, di soffrire la tua assenza senza imparare mai a conviverci, per questo ti chiedo: ricordati di me, anche quando di me non ci sarà più niente.

E lo so che fa paura, ma abbi paura insieme a me.