Ciò che mi resta di te.

XII.

They don't know about us - One Direction

Che poi io ci ho provato, a stringermi in braccia che non fossero le tue, a stare con qualcuno che sembrava somigliarti per poi scoprire che in realtà di te non avesse niente.
Però poi mi veniva da pensarti, non so perché, mi veniva automatico e mi sentivo a disagio al solo pensiero che al mio fianco potesse esserci un'altra persona che non fossi te.
Che qualcun altro potesse guardarmi con occhi che non fossero i tuoi, con la pelle che non sapesse di te.

Perché io c'ho provato a sostituirti, ma non è così semplice.
Non è semplice abbandonare un posto che conosci come le tue tasche, un posto dove puoi camminare a piedi nudi ed occhi chiusi senza inciampare mai.
Un posto che ti ha tenuto così tanto tra le sue braccia da far confondere i profumi, un posto dove ti senti al sicuro, amata, meno sola e mai scontata.

Tu che eri per me casa, fiume in piena, la quiete dopo la tempesta.
L'unico tra tanti.

E non mi va di ascoltare chi mi dice "volta pagina", "superala", perché io le voglio ancora le tue mani a sfriorare le mie, i tuoi occhi incastrati nei miei.
Io lo voglio ancora il solletico mentre mi stringi in un angolo, le litigate nel bel mezzo di niente e le foto del tramonto scattate dalla finestra di camera tua.

Perché io ci spero ancora, io ti voglio ancora.