Capitolo 1 - Intervista

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La ragazza prese posto alla scrivania della sua camera e accese il pc portatile

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La ragazza prese posto alla scrivania della sua camera e accese il pc portatile.
Scorse l'elenco delle e-mail ricevute e sorrise appena trovò quella che stava cercando. Premette sul link e attese impaziente che lo schermo le mostrasse il suo stesso riflesso.
Incrociò i propri occhi azzurri e si specchiò per qualche secondo nella webcam, verificando che i ricci fossero abbastanza in ordine.

«Ray, levati da lì! Sei in mezzo all'inquadratura» sbottò senza preavviso.

Il compagno di stanza, intento a riordinare il proprio armadio, trasalì e si girò verso di lei con aria confusa, «Quale inquadratura? Ma cosa stai facendo?»

«Ricordi che ti avevo detto di aver trovato su Internet l'annuncio di quei fantomatici "Hunger Games"? Organizzati a Capitol City dalla signora...» Frugò con la mano tra il disordinato marasma che ricopriva la scrivania e pescò un post-it giallo spiegazzato, «signora Giuls, Presidentessa di Panem.»

«Quella cagata tipo "L'isola dei famosi", solo che i partecipanti si ammazzano tra loro?»

«Esatto! Per completare l'iscrizione devo mandare una video-intervista in cui rispondo a una serie di domande.»

Il giovane si avvicinò, mentre si passava una mano sui capelli scuri, spettinandoli più di quanto non fossero già in origine. Puntò gli occhi sullo schermo, in cui non vide nient'altro che la ripresa del proprio viso accanto a quello indispettito della ragazza e il piccolo logo dorato con un'aquila stilizzata in un angolo.
Tirò fuori dalla tasca lo smartphone per fare una rapida ricerca su Internet.
«Su Google non si trova granché a parte il modulo di iscrizioni, tra l'altro il regolamento è davvero molto vago. Però sul Dark Web sembra essere piuttosto popolare.»

«E infatti è lì che ho trovato i dettagli che mi hanno convinta a iscrivermi.»

Si costrinse a non risponderle in malo modo, «A quanto pare 'sto reality è diventato famoso da quando qualche anno fa l'hanno messo a partecipazione volontaria e hanno iniziato a iscriversi tipi assurdi spuntati da chissà dove.» Si grattò la testa perplesso.
«Cavolo, guarda il campione della scorsa edizione!» esordì subito dopo, per poi girare il telefono verso la coinquilina. La foto ritraeva un muscoloso ragazzo a petto nudo con il braccio sinistro completamente nero, come ricoperto da fasci fibrosi, e con degli artigli al posto delle unghie.

Lei arricciò il naso, «Dai, che schifo, ma cosa gli è successo? Poverino!»

«Qui dice che questo tipo, Nait Aurks di Naimu, ha il braccio che ogni tanto gli diventa così, ma non si è ben capito per quale motivo.»
Cliccò su un link.
«Nah, c'è anche il video del momento in cui si trasforma e il braccio gli diventa nero! Guarda, ha sbriciolato con un pugno la parete di quell'edificio a forma di cornucopia! Assurdo!»
Si massaggiò per un attimo la nuca con aria pensierosa.
«Che figo, anch'io voglio un braccio potentissimo che diventa nero!» Scoccò alla ragazza lo sguardo di un bambino davanti alla vetrina di un negozio di giocattoli.

At the Hunger Games (Parodia) - La ragazza dagli occhi di ghiaccioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora