Capitolo 17

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“Daii Abby ti pregoo”
“Lexa-”

“È solo mezza giornata, ti ho detto dove andiamo, ci accompagna Anya e terrò il telefono sempre con me, per favore, non abbiamo potuto festeggiare il primo mese insieme almeno facci festeggiare il secondo. Ho fatto il trapianto un mese fa ormai, e Clarke ha finito il primo ciclo di chemio, ciò significa che non ne farà un altro prima di una settimana. E ormai so riconoscere quando inizia a stare male e se dovesse succedere chiamo te o Anya e ci faccio venire a prendere immediatamente e non la farò stancare troppo”

“Sull’ultima cosa ho i miei dubbi” mi dice alzando un sopracciglio
“ODDIO ABBY NO TI PREGO”
“Che c’è, in fondo state insieme da due mesi no?”
“Stiamo andando fuori argomento adesso, possiamo concentrarci per un attimo, voglio solo portarla a conoscere Golia, non lo vedo da 3 anni e ho mostrato delle foto a Clarke, ne è innamorata, per favore”
“Vuoi portare mia figlia a cavalcare” fa un sorrisetto
“ABBY PORCA TROIA TI SEMBRA IL CASO, o mio dio mi sembri una quindicenne”
“Guarda che sei tu che capisci male”
“No sei TU che fai doppi sensi solo per mettermi a disagio, ora per favore posso o no portare Clarke alla scuderia dei miei? E smettila per favore, non parlerò della mia vita sessuale con mia suocera e dottoressa”
“Ah quindi c’è una vita sessuale?”
“O mio dio, NO Abby, la risposta è no, ora che sei consapevole di ciò posso o no?”
“Avresti potuto anche se la risposta fosse stata si, il mio era un si dall’inizio volevo solo scherzare un po' non te la prendere” sbuffo “Ma proprio niente niente?”
“Ciao Abby” dico uscendo dall’ufficio prima che la situazione peggiori

“ALLE 8 VI VOGLIO ENTRAMBE QUI” la sento gridare mentre me ne torno in camera, quella donna mi farà perdere i capelli, di nuovo, e non per la chemio stavolta.

Quando arrivo in camera Clarke è in bagno, probabilmente si è svegliata e si starà cambiando per uscire, mi butto sul letto e chiudo gli occhi, sarà perché ho ricominciato con un ritmo di vita abbastanza normale ma nelle ultime due settimane sono sempre stanca, forse dovrei rallentare un po' in fondo sono guarita dalla leucemia, durata 3 anni, solo un mese fa e già ho ricominciato a fare i salti mortali, non immagino quando tra una settimana mi dimetteranno cosa inizierò a fare.

Delle labbra molto familiari si posano sulle mie, in un semplice e delicato bacio a stampo, quando si stacca dal bacio si stende sul letto abbracciandomi e iniziando a giocare con i miei capelli, che in questo mese mi sono ricresciuti, non sono lunghi ma neanche corti.

“Se sei stanca non dobbiamo uscire per forza” apro gli occhi e la guardo, mi sporgo e le lascio un bacio a stampo
“Eh no, ci ho messo tanto a convincere tua madre ora andiamo” le dico sorridente
“Non vorrei che ti sforzassi troppo, so che va tutto bene però-”
“Però niente, forza che Anya è sotto con la macchina” mi guarda preoccupata e la bacio di nuovo “Sto alla grande Clarke davvero, muoviamoci, altrimenti quell’altra inizia a lamentarsi” le prendo la mano e scendiamo al parcheggio dell’ospedale.

Saliamo sull’auto entrambe nei sedili posteriori e lei poggia la tua testa sulla mia spalla

“Dove devo portarvi?”
“Alla scuderia, hai per caso le chiavi?”
“Si stanno nella borsa, prendile” mi dice mentre guida e mi passa la borsa “Senti Mary Poppins, non riesco a trovarle”
“C’è una tasca interna è chiusa da una zip, stanno lì”
“Ok trovate, ma quanta roba hai qui dentro?” chiudo la borsa e la metto sul sedile libero davanti
“Andiamo da Golia?” mi chiede Clarke sorridendo e io annuisco girando la testa e lasciandole un bacio
“Niente effusioni nella mia macchina ragazze, mi fate venire il diabete” sbuffiamo e poi ci mettiamo a ridere.
“Arrivate” poi Anya mi passa una sacca “Vi ho preparato il pranzo, a che ora devo venirvi a prendere”
“Per le 8 meno un quarto, non fare tardi che Abby si incazza”
“Ok, divertitevi, qualsiasi cosa chiamatemi oggi sto a casa” annuiamo e poi la salutiamo.

Ci vediamo dall'altra parte-CLEXA FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora