Capitolo 18

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“Lexa mi senti? Se mi senti ma non riesci a parlare muovi la testa” annuisco “Ok” mi sento qualcosa in gola che mi blocca dal parlare, posiziono su quest’ultima una mano in modo da far capire a Abby quello che sento, mi gira di lato e come se avesse spinto un bottone inizio a sputare sangue “Va meglio?” annuisco di nuovo, giro la testa e vedo che sono nel suo ufficio, seduto su una delle due sedie c’è John, che mi guarda preoccupato

“C-che c-cosa è s-successo?”
“Hai avuto un attacco epilettico, prendi queste ti faranno sentire un po' meglio” dice porgendomi due pastiglie, le prendo subito senza neanche chiedere cosa fossero, “Ora vai in camera e riposati, cerco di farmi liberare la sala tac il prima possibile e ti passo a prendere”
“NO”
“Lexa per favore, non ricominciare”
“Non voglio fare la tac, sto bene, forse il corpo deve assimilare ancora il midollo”
“Appunto, la tac ce lo dirà, Murphy accompagnala in camera” John viene verso di me e mi aiuta ad alzarmi

“LASCIAMI, CE LA FACCIO DA SOLA”
“Ma Lexa-”
“HO DETTO DI LASCIARMI JONATHAN NON FARMI RIPETERE LE COSE DUE VOLTE”
“Scusa”

Esco dall’ufficio con gli occhi di Abby e John puntati addosso, io sto bene, devo stare bene.

Quando arrivo in camera Clarke dorme sul letto, mi stendo e la abbraccio, il suo odore e il suo calore mi fanno passare il nervosismo e tutto i dolori che avevo fino a pochi minuti fa.

“Dove eri?” mi domanda con la voce assonnata
“Con John” la stringo ancora di più
“Tutto bene? Sento che c’è qualcosa che non va”
“No tranquilla piccola, va tutto bene, è solo che ti amo tantissimo e questa giornata è stata la migliore della mia intera vita”
“Anche per me Lex”
Rimaniamo abbracciate per un po' poi ci stacchiamo e le lascio un bacio a stampo, il mio sguardo cade sul suo collo e sorrido vedendo i segni che le ho lasciato
“Sei mia”
“Per sempre tua Lex” si avvicina e mi dà un altro bacio approfondendolo subito, veniamo interrotte da qualcuno che bussa alla porta, è Abby

“La sala tac è libera” Clarke si mette seduta e il suo sguardo si posa prima su di me e poi su Abby
“Perché devi fare una tac? Pensavo avessi detto che andata tutto bene” dice rivolgendosi a me
“Va tutto bene infatti, è solo di controllo, vero Abby?” mi guarda male e poi si concentra su Clarke
“Si, sai dopo un trapianto bisogno vedere come sta il corpo”
“Ah ok, mi avete fatta spaventare, allora io vado a O, ha detto che ha nuovi dettagli riguardo questa cosa tra lei e Lincoln, ci vediamo dopo” mi bacia e poi esce, Abby guarda fuori dalla porta e quando vede che Clarke se ne è andata si gira verso di me e mi guarda male

“LE HAI DETTO CHE VA TUTTO BENE, CHE CAZZO HAI IN QUEL CERVELLO? LEXA NON VA TUTTO BENE”
“Non mi sembrava il caso di farla preoccupare se non sappiamo nemmeno cosa è successo”
“LA STAI ILLUDENDO, SAI CHE NON VA TUTTO BENE”
“FORSE STO ILLUDENDO ME STESSA CHE DICI? FORSE VOGLIO SOLO SPERARE CHE TRA UNA SETTIMANA STARO’ VERAMENTE FUORI DI QUI ASPETTANDO CHE TUA FIGLIA GUARISCA E CHE LA NOSTRA VITA INSIEME POSSA FINALMENTE INIZIARE, NON CI HAI PENSATO A QUESTO?”
“Lexa-”
“Credi che mi piaccia nasconderle come sto veramente? Eravamo felici, finalmente tutte e due da sole, a passare una giornata insieme, come due normali ragazze, abbiamo cavalcato, fatto il bagno al lago e abbiamo fatto l’amore, eravamo solo noi due, l’inizio di una vita insieme, e appena torno da questo paradiso cado a terra in preda alle convulsioni, come pensi che io mi possa sentire? Come pensi che lei si possa sentire eh? Ora andiamo a fare questa fottutissima tac”

Mi alzo e Abby mi stringe in un abbraccio, inizio a piangere “Io sto bene Abby, sto bene vero?”
“Andiamo Lexa” mi turba il fatto che non mi abbia risposto ma decido comunque di seguirla.
“Sai già come funziona” annuisco inspiro e Abby inizia.

Ci vediamo dall'altra parte-CLEXA FFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora