Ieri ho fatto un casino, lo so, ho sbagliato, non avrei dovuto dire quelle cose a Lexa, anche perché nel suo gruppo di amici mi stanno tutti super simpatici, è solo che sono 3 anni che mia madre parla solo di Lexa, di come sta, di come non sta, e non faceva altro che parlarmi di lei fino a che non mi è stato diagnosticato il tumore, allora in quel momento si è ricordata di avere una figlia.
Lo so, non è una giustificazione, non è colpa di Lexa, e lei neanche sa che la sua dottoressa e mia madre, però quando la vedo sento delle strane emozioni dentro di me e non sopporto il modo in cui mi fa sentire, neanche questa è una giustificazione, troverò il modo di andare a scusarmi così siamo tutti contenti.
Tra l’altro ieri Raven e Luna sono venute in camera mia proprio perché Lexa si è sentita male e per capire che io avessi notato qualcosa di strano, sono stata sincera, e ho detto ad entrambe che probabilmente l’avevo fatta incazzare ed è stata male per quello.
Ho l’ennesimo controllo con Marcus, ma credo che subito dopo passerò dall’ufficio di mia madre e le chiederò come sta Lexa. Non perché mi importi di lei, sia chiaro, solo perché è stata colpa mia se è stata male.
“Buongiorno Clarke, come stai?”
“Bene” mi metto sul lettino e gli lascio fare le sue cose.Forse dovrei andare a chiedere direttamente a lei come sta, almeno posso anche chiederle scusa, ma poi non capisco perché se la dovrebbe prendere è o non è lei quella che vuole fermare le cure per guarire?
Però ieri sembrava molto ferita dalle mie parole, arrabbiata sicuramente, ma è stato come se avessi toccato un tasto dolente, non lo so, non riesco a smettere a pensare che prima che la insultassi in mille modi diversi lei era pronta ad aiutarmi, perché sono così scema, neanche la conosco e me la prendo con lei solo perché mia madre ci si è affezionata, come poteva saperlo lei, però cavolo perché mi sento sempre in soggezione quando c’è lei, sento i suoi occhi bruciarmi addosso ogni volta e non capisco che cosa voglia da me, poi la sua presa di ieri, era debole si sentiva, ma era comunque molto salda e mi ha fatta quasi sentire al sicuro per un secondo, poi ovviamente ho dovuto fare la rincoglionita quale sono e rovinare tutto
“Clarke mi stai ascoltando?”
“Ah, si si”
“Allora mi vuoi rispondere alla domanda?”
“Quale domanda?”
“Non mi stavi ascoltando, ti ho chiesto se hai avuto altri crampi, dolori o sanguinamenti dall’ultimo controllo”
“Si, dolori ieri e sanguinamenti pure”
“Ok, quando dovrebbero venirti le mestruazioni”
“In teoria tra una decina di giorni, come faccio a capire se sono mestruazioni oppure no”
“I controlli sono fatti apposta Clarke, te lo dirò io, se non c’è altro che mi devi chiedere puoi andare”
“Ok, sai se mamma è nel suo ufficio?”
“Si però-” non aspetto neanche per sapere che cosa mi stava per dire perché mi fiondo subito da mia madre e neanche busso apro subito la porta“Mamma senti-oh merda” ditemi per favore che non è veramente lei, ditemi per favore che non è Lexa la ragazza seduta su quella sedia a rotelle e che mi ha appena sentita chiamare mia madre ‘mamma’
“Clarke le parole, e dovresti bussare prima di entrare”
“Aspettate non ho capito, tu sei sua madre?” mia madre annuisce “Dovresti educarla meglio tua figlia, ora visto che abbiamo finito me ne vado” prende una busta gialla dalla scrivania di mia madre, credo i risultati di qualche esame, se li mette sulle gambe e poi se ne va, facendo un po' di fatica, non avendo molta forza sulle braccia“Che cosa significa, che hai fatto Clarke?”
“Un casino, devo andare, ciao ma’” e poi esco subito dall’ufficio “LEXA FERMA” mi ignora e va avanti fino ad arrivare all’ascensore, faccio uno scatto corro e riesco ad entrare poco prima che le porte si chiudano, la sento sbuffare però nessuna delle due parla.
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Ci vediamo dall'altra parte-CLEXA FF
Romance"non puoi esserti di nuovo innamorata di una morta che cammina" "NON È UNA MORTA CHE CAMMINA, io lo sono, lei guarirà e io morirò, andrà così e tu non puoi cambiarlo, QUINDI LASCIAMI VIVERE QUELLO CHE MI RIMANE COME VOGLIO IO" -NON POSSEGGO NESSUNO...