Capitolo 38

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Hey! Perdonatemi se ci sono alcuni errori, ma l'ho scritto un po' di fretta. Grazie per le 50 mila letture <3

POV MARCUS

È passata una settimana, non mi mancavano per nulla le lezioni. Però almeno gioco a calcio e basket, mi rilasso giocando. Con t/n le cose non stanno andando molto bene, non abbiamo litigato ma si comporta sempre in modo strano. Ormai ho perso il conto di quante volte le avrò chiesto "stai bene?" "dimmi cosa ti passa per la testa", ma nulla. La conosco, non benissimo come Vinnie forse, ma so quando la mia ragazza ha qualcosa che non va. Ho provato a parlare con suo fratello e con Jaden, visto che lei è molto legata a loro due. Solo che tutte e due mi hanno detto la stessa cosa.
"Quando lei sarà pronta te lo dirà".
Orami non penso più a nulla, solo a quella frase. Cosa vuol dire? Cosa deve dirmi di così importante? Mi sono venute alcune ipotesi ma sono tutte da scartare, credo.
Potrebbe essere incinta? No ma che dico... ma se fosse così? Cristo, diventerò padre!
No, no calmiamoci non è possibile. Sarà sicuramente qualcos'altro. I miei pensieri svaniscono quando sento bussare alla porta di camera mia. Mi alzo dalla sedia, indosso una felpa e vado ad aprire. Mi ritrovo in terra una scatola piccola. Mi guardo in torno per vedere se c'è qualcuno, ma il corridoio è vuoto. Prendo la scatola, chiudo la porta alle mie spalle e mi siedo sopra il mio letto. Apro la scatola e vedo un bigliettino. Solo questo. Lo prendo e inizio a leggerlo:

Se vuoi sapere cosa ti sta nascondendo t/n vieni alla biblioteca oggi alle 20:00, da solo.
Non dire a nessuno di questo biglietto.

Basta.

Questa cosa mi sta spaventando. È ovvio che voglio sapere cosa sta succedendo a t/n, ma non così. Non so se andarci. Potrebbe essere uno scherzo, oppure potrei scoprire cosa le stia succedendo. Nascondo il bigliettino e la scatola dentro l'armadio, prendo il telefono ed esco dalla camera. Trovo Vinnie seduto sulla stessa panchina, mi avvicino e mi siedo accanto a lui. Dal suo sguardo capisco che è sorpreso.

-Ciao- dico per rompere il silenzio, con un tono calmo.

V: hey! Ti serve qualcosa?-

-T/n mi sta nascondendo qualcosa e tu lo sai, perché non me lo vuoi dire?-

V: perché deve essere lei a dirtelo, solo lei! Però ti voglio dire una cosa...-

-Ok-

V: spero tu la capisca- detto questo si alza e se ne va. Mi lascia solo, con altre mille domande in testa. Basta devo mettere fine a tutto questo, andrò alla biblioteca.

T/N: Marcus?- mi giro e me la ritrovo accanto- sembravi pietrificato, a che pensavi?- ci metto qualche secondo per rispondere. Potrei dirle la verità o mentire, dicendo una cazzata.

-Piccola ti fidi di me vero?- mi prende il viso tra le mani e mi da un leggero bacio sulle labbra. Sentivo il sapore a ciliegia del suo rossetto.

T/N: certo che mi fido di te, perché?-

-Allora perché non mi dici che ti sta succedendo? Sei stata strana in questi giorni, se ho fatto qualcosa io di sbagliato... ti prego dimmelo- lei si allontana un pochino.

T/N: tu non hai fatto nulla, è solo che... non è per niente facile dirtelo- mi alzo e le prendo la mano, la guardo dritto negli occhi e noto che ha gli occhi lucidi e rossi.

-Perché hai pianto?- lei abbassa lo sguardo e prende un sospiro profondo. La faccio alzare dalla panchina e la stringo forte a me. La sua testa era appoggiata sul mio petto e sentivo le sue lacrime cadere, ormai la mia felpa era piena di lacrime. Le accarezzo la testa, le do un piccolo bacio sui capelli e sento che lei mi abbracciava sempre più forte. Come se avesse paura di perdermi.

𝑰'𝒎 𝒐𝒃𝒔𝒆𝒔𝒔𝒆𝒅 𝒘𝒊𝒕𝒉 𝒚𝒐𝒖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora