#28: PRONTI PER IL NUOVO MISSION IMPOSSIBLE

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[capitolo revisionato]

LEVI POV

Entrare all'interno dell'edificio si rivelò molto più facile del previsto. La porta automatica che conduceva alla reception si aprì come nulla, complice l'ottimo lavoro fatto da Naomi. All'interno trovammo solo una persona di guardia alla porta blindata che, stando alla piantina della struttura, conduceva all'area riservata. L'uomo non ebbe nemmeno il tempo di aprire bocca che la freddai con un colpo di pistola sulla croce degli occhi. Di norma non mi esalta l'idea di uccidere un altro essere umano, ma in una situazione del genere non era il caso di fare gli schizzinosi.

Liberata la strada aprimmo anche la porta blindata ed entrammo nell'area riservata. Iniziammo quindi a districarci in quel dedalo di corridoi cercando di raggiungere il laboratorio centrale e al contempo di eliminare quante più guardie possibili le quali, man mano ci addentravamo nel cuore dell'edificio, ci venivano incontro per fermarci (scoprimmo poi dopo che riuscivano a comunicare tra loro e quindi a segnalare la nostra posizione attraverso un'apparecchiatura chiamata walkie-talkie).

Ma non importava quanti erano e quanto erano grossi; noi riuscivamo a sconfiggerli, complice anche la struttura dei corridoi lunga e stretta e l'assenza di luci. Constatai che gli allenamenti di quella settimana avevano dato i loto frutti.

DIO Brando era inarrestabile. Potevano colpirlo anche mille volte; lui rispondeva sempre e con gli interessi. Inoltre non si faceva alcun problema a versare sangue quando era necessario (e anche quando non lo era).

Anche Ayato e Ceasar, nonostante quest'ultimo avesse ancora la mano ferita, non erano da meno.

Persino Josuke, che tutto sommato era un ragazzo abbastanza tranquillo, aveva tirato fuori tutta la sua furia e menava pugni e manganellate a destra e a manca, come se non ci fosse un domani.

Ma il migliore tra tutti noi (che ci crediate o meno) era Luffy che, sempre in prima linea con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia, stendeva uomini come se fosse la cosa più naturale del mondo.

In effetti, durante l'allenamento, ci aveva rivelato di essere stato più di una volta in una situazione simile, perciò ormai ci aveva fatto il callo.

La cosa che mi sorprese di più era il fatto che in quel momento lui non era nemmeno al 100% della sua potenza massima.

-Chissà cosa potrebbe fare con i suoi poteri. Scommetto che da solo potrebbe sconfiggere almeno una decina di giganti senza farsi nemmeno un graffio- pensai tra me e me.

-Però!! Sembra che promettergli carne a volontà in caso di vittoria sia stato un ottimo incentivo!!- affermò Ayato al mio fianco riferendosi al moccioso -A saperlo prima, potevamo spedire solo lui qui e avremmo vinto comunque!!-

-Non cantare vittoria troppo presto!!- lo ammonì -Abbiamo messo al tappeto appena una trentina di uomini-

Ci fermammo a un bivio.
-Io e Ayato andiamo a sinistra, voi proseguite dritti e NON ABBASSATE LA GUARDIA!!- ordinai.
-Vuoi andare a liberare i prigionieri??- mi chiese Caesar.
-Più siamo, meglio è- affermai per poi iniziare a verso le celle con Ayato alle calcagna.
In un attimo le raggiungemmo. Trovammo un'altra guardia di fronte alla porta. 

-Ehi voi!!- provò a dire, ma con uno scatto le fui addosso e la colpì alla nuca. Anche se stordita, tentò di colpirmi a sua volta, ma con un ulteriore colpo la feci crollare a terra.
Ayato le sfilò le chiavi dalla cinta e aprì.

-Ehi, Mark. Che sta succedendo?? Sembra che ci sia il pandemonio là fuori- chiese una voce maschile proveniente dall'angolo più buio della stanza.

Nonostante l'oscurità riuscì comunque a distinguere una figura umana poco più alta di Luffy dietro alle sbarre. L'individuo, non ricevendo risposta, tentò di avvicinarsi di più a esse, ma si arresto poco dopo.

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