#19: NOEMI, COSA STAI FACENDO?!

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[Capitolo revisionato]

NOEMI POV

Quando delle grosse nubi nere apparvero improvvisamente sulle nostre teste e iniziarono a rovesciarci addosso l'equivalente dell'Oceano Pacifico capì che forse era il caso di tornare.

Così dopo aver riaccompagnato e salutato la signora Mayu, rientrammo a casa, bagnati fin dentro le ossa, ma felici come pasque. Il bagno ci aveva messo tutti di buon umore; la corrente era tornata e il temporale aveva spazzato via l'afa.

Insomma stava andando tutto per il meglio.

Animata da quella ventata di positività, decisi di non perdere tempo. Mi feci una veloce doccia, mi cambiai d'abito e con ancora i capelli umidi mi risedetti davanti al computer di Ricky pronta per una nuova sessione di hacking.

Fui molto più rapida dell'ultima volta. In un batter d'occhio mi trovai davanti i file criptati senza dovermi di nuovo subire Kayako e il suo grugnito infernale.
Ricordando gli avvenimenti di poche ore prima, decisi di iniziare a dargli un occhio io prima di comunicarlo agli altri. In quel momento fremevo dall'eccitazione e dalla gioia. Finalmente avrei scoperto qualcosa in più su questa faccenda e mi sarei resa veramente utile e...

... il primo file era vuoto.

Provai con gli altri tre: vuoti.

Ne rimaneva solo uno ancora chiuso. Lo aprì, aspettandomi di trovarlo vuoto. E invece no: c'era un testo in inglese.

Stavo per urlare di gioia quando poi tradussi velocemente le prime righe rendendomi conto che... be', vi faccio leggere la traduzione.

Caro/a signor/a hacker,
Prima di tutto mi complimento con lei per essere riuscito ad arrivare fin qui.
Tuttavia se sperava di trovare dei file top-secret sulla YSA ovvero l'azienda dove lavoro, be'... mi dispiace comunicarle che ha preso un granchio.
Su questo PC non è stato salvato nulla, così come non c'è niente anche in quelli dei miei colleghi della sezione sperimentale.
Se vuole, può provare ad hackerare i PC della sede centrale, ma glielo sconsiglio vivamente. Sono 100 volte più protetti del mio.
Detto questo, le auguro una buona giornata... BAKA.
Riccardo Valpiana

Ma... Ma... MAVAFFANCULO RICKY!!

In quel preciso istante Sonic entrò in camera.
-Ehi, la cena è pront... Va tutto bene??- mi disse per poi bloccarsi quando gli lanciai un'occhiata stressata. Gli indicai il testo perculatorio.

Lui si avvicinò e dopo aver letto, sbuffò e commentò sarcastico: -Certo che tuo fratello è proprio simpatico-

Nel mentre io sbattei la testa contro la tastiera, sospirando pesantemente.

Avevo fallito. Cinque giorni di fatica non erano serviti a nulla. Era stato tutto inutile.

Sentì la mano di Sonic esitante darmi un paio di pacche sulla testa (ma perchè tutti mi hanno scambiato per un cane?!)
-Non è colpa tua. Hai fatto quello che potevi- cercò di consolarmi -Dai, forza, andiamo a mangiare-

A cena non spiaccicai una singola parola. Fu Sonic raccontare a tutti del mio fallimento.
Le loro reazioni furono tutto sommato abbastanza moderate. Più che altro sospiri rassegnati, sbuffi oppure qualche imprecazione detta sottovoce.
Purtroppo l'atmosfera allegra di poche ore prima era stata irrimediabilmente spezzata e la tempesta di quella sera, che non accennava a smettere, non aiutava certo a sollevare il morale.

-Noemi, non mangi??- mi chiese Luffy vedendo il mio piatto ancora pieno.
-Non ho fame. Prendilo pure- annunciai dandogli la mia carbonara.
Senza dire nulla mi alzai e andai in camera mia, dove mi buttai sul letto e affondai la testa nel cuscino.

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