#29: PROPRIO COME NEI FILM D'AZIONE?? MA COL CAVOLO!!

15 4 0
                                    

[capitolo revisionato]

NOEMI POV

-Etciù!!- starnutì.
-Salute- sussurrò Giorno dietro di me.
-Grazie- sussurrai di rimando -Cavoli. Qui dentro sembra di essere al Polo Nord-
-È un condotto dell'aria. Cosa ti aspettavi??- mi fece notare Sonic davanti a me.

Era ormai da 15 minuti che percorrevamo i condotti dell'aria della YSA.
Trovare l'apertura al di fuori della struttura non era stato affatto difficile. Raggiungerla e arrampicarsi dentro... Per Sonic era stato facile; per me e Giorno, che non eravamo né ninja né lucertole, no. Perciò il ninja, sbuffando, era stato costretto a imbragarci con la sua sciarpa e tirarci su a mo' di cestino. In seguito si era messo in testa al gruppo e armato di torcia e cartina aveva iniziato a strisciare lungo i tunnel con noi al seguito.

Da bambina sognavo di vivere un'avventura del genere. Diventare un agente segreto; percorrere cunicoli stretti per intrufolarsi in palazzi; rubare un'arma o un tesoro al classico villan seduto su una poltrona nera in compagnia di un gatto bianco. Da come lo narravano i film sembrava tutto così fantastico e avventuroso.

Peccato che nella realtà faceva proprio schifo. Tralasciando l'ansia che avevo già di mio per la missione, quei tubi erano degli incubi viventi. Bui, gelidi, pieni di spifferi e claustrofobici (considerando poi che ero pure schiacciata tra Sonic e Giorno). Avrei mille volte preferito essere trascinata nelle viscere dell'inferno da Samara in persona che stare lì.

A un certo punto il mio cervello non resse più. Mi bloccai inpanicata e iniziai ad ansimare alla ricerca di aria e con il cuore a mille. Sentì come se quel tunnel si stesse stringendo intorno a me, cercando di soffocarmi e schiacciarmi tra le sue pareti metalliche.

-Noemi?? Stai bene??- chiese Giorno vedendo (o meglio capendo; non si vedeva niente lì sotto) che mi ero fermata.
Sonic, che intanto era andato avanti, imprecò e tornò indietro. 
-Noemi, non possiamo perdere tempo. Cerca di procedere. Prima ci muoviamo, prima usciamo di qui- disse.

Tentai di eseguire i suoi ordini, ma il mio corpo non reagiva. Sembrava congelato. Non riuscivo né a procedere né a indietreggiare. Iniziai a temere che sarei rimasta bloccata lì per sempre. E questo non fece altro che aumentare la mia ansia.

-Noemi, ascoltami- mi chiamò Giorno con voce ferma, ma al contempo dolce -Chiudi gli occhi e respira profondamente. Inspira ed espira. Lentamente-

Provai a farlo. Iniziai a catturare piccole manciate d'aria con la bocca e poi a buttarle fuori. Continuai così per un po'. Mi concentrai solo su quello, cercando di ignorare tutto il resto. Pian piano il mio cuore rallentò il battito, tornando a pompare il sangue normalmente e l'ansia si diminuì.

Notando che mi ero calmata, Giorno ordinò:
-Ora, metti una mano davanti all'altra e striscia in avanti. Lentamente-
Senza interrompere la respirazione, eseguì e riuscì finalmente a muovermi seguendo la voce di Giorno e le indicazioni di Sonic.

-Fermi!- ordinò il ninja -Da qui si scende al piano interrato-
Io riaprì gli occhi e notai, grazie alla poca luce della pila, che il condotto scendeva giù in verticale per un bel po' di metri. Nemmeno illuminandolo si riusciva a vedere il fondo.

-Noemi. Ti devo calare giù- disse poi il ninja.
-Cosa??-
-Ti devo cal... -
-Sì, l'ho capito, ma non so se ce la farò-
-Non ti devi preoccupare. Devi solo tenerti e avvisarmi quando tocchi il fondo. Puoi farcela- cercò di rassicurarmi lui.
Anche se non del tutto convinta, acconsentì e dopo avermi imbragata e consegnato la torcia, mi calò giù.

Per tutto il tragitto mi concentrai sempre sul respiro, cercando di non cadere nel panico, stringendo con la mano destra la sciarpa/corda e con la sinistra la torcia.

Lost in the anime multiverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora