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Quando ci svegliammo entrambi, era mezzogiorno. Ancora un po' storditi dall'alcool e dall'orario, ci alzammo dal letto. Io ero tutta sudata a causa del caldo che avevo provato per tutta la notte, ma d'altronde sarei appiccicata a lui anche con quaranta gradi.

Mi sono fatta una doccia, mentre lui è andato in cucina per preparare il pranzo. Purtroppo dovetti mettere il pigiama nel cestino dello sporco, anche se profumavano del nostro abbraccio, mi è dispiaciuto davvero tanto ma credo che riuscirò ad avere altre maglie con il suo odore.

Dopo essermi messa una semplice tuta larga marrone, di quelle vecchie che si usano quando si è a casa da soli. Mi stavo pettinando i capelli quando è arrivato Tom, avvisandomi che il pranzo fosse pronto e si trovava sulla tavola. L'ho ringraziato, per poi asciugarmi i capelli, lasciandoli un po' bagnati, così da non farlo aspettare, visto che era rimasto a guardarmi, appoggiato alla porta.

"Stai bene con i capelli mossi".
"Grazie". Sorrisi.

Dopo aver pranzato con una semplice e condita insalata, l'unica cosa commestibile che avevo in frigorifero, devo fare decisamente la spesa, altrimenti morirò di fame.
Seduti sul divano, appoggiai la testa sul suo petto, ascoltando il suo cuore, era una vera e propria melodia fantastica, vorrei metterla come suoneria per la mia vita. Mentre il suo braccio teneva il mio corpo vicino al suo, proprio come la sera precedente. L'altra mano, teneva il telecomando, cercando una serie tv da vedere insieme.

Trovata una davvero carina e interessante, la mise nella mia lista per poi caricare il primo episodio. Mentre iniziavamo a capire qualcosa sulla storia del protagonista, quando qualcuno suonò al campanello.
Mi alzai andando ad aprire, era il corriere. Presi il pacco, chiedendomi cosa ci fosse al suo interno, non ho ordinato nulla oppure l'ordine è vecchio e ci ha messo tanti mesi ad arrivare, che mi sono dimenticata della sua esistenza.

Lasciai il pacco sul tavolo, prendendo la forbice e tagliando le parti con lo scotch, così da poterlo aprire. Una volta aperto, capii cosa avessi ordinato.

Per il mio 23esimo compleanno, decisi di farmi un auto regalo, comprandomi un po' di trucchi. Tom fermò, così che non perdessi il filo del discorso e anche per non disturbarlo.
Presi l'illuminante, la trousse e svariati rossetti, visto che ne ho pochi e voglio valorizzare le mie labbra.

Svitai il tappo di quello rosso, quello che mi piaceva e attirava di più. Lo appoggiai delicatamente sulle labbra, per poi fare avanti indietro, disegnando perfettamente la forma delle mie labbra, cercando di non sbordare e sbavare, rendendo tutto un disastro. Devo ammettere che è stato molto difficile, anche perché non avendo uno specchio a portata di mano, dovevo andare ad istinto.

P.O.V Tom
La guardavo mentre si metteva il rossetto, un gesto così semplice e normale per chi ama truccarsi, ma fatto da lei mi risultava un gesto molto romantico e sensuale, poi il colore attirava molto la mia attenzione. Dio era bellissima e quel rossetto doveva essere tolto da mille baci, come si fanno vedere molte ragazze dopo essere state in qualche festa.

"Come sto?" Mi chiese guardandomi, per poi sorridere mostrandomi i suoi denti perfetti e bianchi.

Buonasera💞
Scusate se ci ho messo un po' a postare, ma sto lavorando ad un nuovo progetto e proprio oggi ho scritto l'inizio. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere con un commento🥰

Vi amo 3000❤

𝙿𝚛𝚘𝚋𝚕𝚎𝚖𝚒 𝚍'𝚊𝚖𝚘𝚛𝚎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora