12. Stella stai

690 39 0
                                    

Alabama

Accosto la macchina a bordo strada, quando ormai Scranton ce la siamo lasciati alle spalle da un po'.
C'è da dire che la Pennsylvania non è lo Stato più spettacolare d'America, anche se la terra arida fuori dalla mia città mi ha sempre affascinato.
Non è il deserto del Sahara, ma da piccola mi ci sentivo tanto.
Oppure sulla Route 66 in un'avventura senza meta.
O su una strada del Texas, a scappare dagli sbirri come Bonnie e Clyde.

"E qua cosa facciamo?" Mi chiede un confuso Daniel, guardandosi intorno un po' spaesato. In effetti siamo al centro del nulla cosmico, a bordo di un auto che potrebbe benissimo lasciarci a piedi da un momento all'altro e nelle ore più calde della giornata.
Sospiro abbassando il finestrino e prendendo una boccata d'aria, seppur bollente, dall'esterno.
"Non lo so, ho guidato a istinto" Ammetto facendo spallucce, ridendo nel vedere il suo viso farsi sempre più corrucciato.
"Non fraintendermi Alabama, amo le gite senza meta, ma questa mi sembra sia già finita" Ribatte lui, afferrando il telefono e constatando suo malgrado come non ci sia campo.

"Andiamo Daniel, dov'è il tuo spirito d'avventura?" Esclamo, slacciando la cintura e sedendomi rivolta verso di lui.
È assurdo pensare come nessuno dei due abbia più toccato l'argomento bacio da ieri sera. Forse entrambi temiamo troppo un confronto con la luce chiara del giorno. Perchè si sa, la notte fa sembrare tutto magico e romantico, ma è la luce del mattino dopo a far vedere le cose come stanno realmente.

"Ho trent'anni Bama, non ho più spirito d'avventura" Scherza lui, quando i miei pensieri sono ormai troppo lontani per dargli retta.
Per me la luce del giorno non ha cambiato proprio niente.
Lo osservo attentamente, il sorriso enorme, i riccioli che gli scendono sul viso, gli occhi allegri dietro gli occhiali da sole con lenti arancioni trasparenti.

Una morsa mi prende allo stomaco, mentre mi devo mordere con forza l'interno delle guance per evitare mi spunti un sorriso al ricordo del nostro bacio.
Niente di più, un semplice e sentito bacio, che mi sembra di sentire ancora sulle labbra.

"A cosa pensi?" Mi chiede lui dopo qualche istante di silenzio, ora serio.
Ha assunto a sua volta la mia posizione, voltandosi nella mia direzione e posando un piede sul sedile, così da usare il ginocchio come appoggio per il mento.

Potrei mentire e cambiare discorso, ma quantomeno qua, nel bel mezzo del nulla, Daniel non potrà scappare.

"Al nostro bacio" Dico a fil di voce, sentendo le mie guance arrossire.
Abbassa lo sguardo, rialzandolo verso di me con una luce diversa negli occhi.
La luce che aveva ieri sera, in camera mia, poco prima di far unire le nostre labbra.

"E che ne pensi?" Continua lui, sapendo di torturarmi sempre di più, ma facendolo con una finta innocenza.
"Che mi piacerebbe rifarlo" Rispondo, deglutendo a fatica.

Si morde il labbro inferiore, scoppiando poi a ridere.
Mi prende il braccio con una mano, tirandomi a sè. Assecondo la sua richiesta, andando a sedermi a cavalcioni sulle sue gambe e ritrovandomelo così a pochi centimetri dal viso. Ora quel sorriso che prima ero riuscita a nascondere si sprigiona inevitabilmente, facendomi abbassare lo sguardo dall'imbarazzo.

Tossisco lievemente, girandomi e premendo il pulsante della radio, che fa partire una canzone di una vecchia cassetta che deve aver messo mio padre anni fa.
Non so nemmeno cosa parta, sento solo una forte musica rimbombare di colpo nell'abitacolo.

"Che diamine è?" Chiedo poi io a voce alta, facendo una smorfia divertita verso la radio.
Daniel se la ride di gusto, con quella risata contagiosa che solo lui ha.

Le parole incomprensibili continuano a correre, associandomi qualche ricordo. "Sai credo di averla già sentita questa canzone, forse nell'ultimo Spiderman. Certo! Ti ricordi? L'hai visto?". Come sempre io parlo a macchinetta, non riesco proprio a starmene zitta se in imbarazzo.
L'australiano mi ascolta visibilmente divertito, prima di posare una mano sul retro della mia testa e avvicinarmi di forza a lui.
"Non lo so, sarà una stupida canzone italiana" Mormora, poi mi bacia.

Spotlight - Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora