Finalmente dopo un giorno intero di scuola con quasi tutte le ora di matematica, finisce.
Oggi, sono un sacco eccitata perché andrò a casa di Andrea... stranamente benedetta non c'era a scuola, serena nemmeno ma quello è un altro fatto. Per non parlare di cristhian che ancora non è venuto a scuola.
Come tutti ci hanno visti a scuola mano nella mano hanno chiesto il bacio e così è stato. Non ho intenzione di dire a benedetta di me e Andrea, ma non credo rimarrà così per lungo.-sali- sentire ogni volta la voce di Andrea è qualcosa di unico, dopo ieri, dopo il bacio, dopo gli sguardi...sapere che ora lui è mio e io sono sua è tutt'altra cosa.
Arriviamo finalmente a casa sua. Non c'erano macchine perché i suoi sono via, lui non ha né fratelli né sorelle.
Ho preferito andarci quando i suoi non c'erano perché ancora non siamo sicuri di voler dire che noi stiamo insieme.La sua casa è molto bella e rustica, semplice ma allo stesso tempo affascinante.
-wow, è stupenda- le mie parole erano sincere. Non ho mai visto casa più bella di queste a Bevagna.
-se ti piace la casa non oso immaginare la mia camera.
Essa era Totalmente diversa dalla casa, era tutta blu con i led dello stesso colore. Aveva un computer per giocare e tutte le altre cose che possano centrare con il gaming. -bellaaa-Dopo aver riempito casa di Andrea con i migliori complimenti, dopo poco, posiamo lo zaino per terra e ci sdraiamo nel letto a guardare un po' di social.
Stavo di pascià, abbracciati nel letto, leggermente rialzati dai cuscini, lui che mi accarezzava il braccio con le sue mani. Non avrei mai pensato tutto ciò.-marty- si allontana leggermente, per poi mettersi difronte a me con le gambe incrociate e io ancora sdraiata.
-parliamo seriamente.-il suo sguardo si fa cupo e leggermente pensieroso, con una spunta di ansia.
Così vado per mettermi bella sua stessa posa, mettendomi di fronte a lui con le gambe incrociate. Mantenendo così meno di 30 cm dalla sua faccia.-dimmi- mi faccio seria mentre continuavo a fissare lui e i suoi sguardi. Mi stava salendo anche a me un po'di ansia, credevo mi volesse dire che non possiamo stare insieme, ma per fortuna così non è stato.
-come dobbiamo fare?- so bene a cosa si riferisce. È come se in questo momento avessimo una relazione segreta, almeno in parte. -non lo so, io per ora non voglio dire a mia sorella di te....magari a mio papà..ma non a lei- annuisce comprensivo, ricordandosi delle parole che mia sorella le disse.
-sisi, lei per ora no. Ma serena? Cristhian? Cosa gli dirai?- ah..a questo non avevo pensato. -pensi che abbiamo fatto la scelta peggiore di sempre vero?-
Mi guarda facendo un balzo, come se fosse quasi deluso dalle mie parole.
-ma che dici? Nonono, io voglio stare con te, anzi penso che sia stata la cosa migliore- fa per prendere le mie mani e intrecciarle nelle sue. - solo che come diremo a cristhian che io e tu stiamo insieme quando lui stava per baciarti?- fa per sistemarsi meglio avvicinandosi leggermente a me e al mio orecchio, sussurrandomi leggermente...
-sai che quando si è ubriachi si dice la verità?--loso, anche io credevo di essermi presa una cotta, ma non facevo che pensarti.- mi allontano leggermente facendo facce furbe e accucciandomi sotto al suo cuscino. -mi sei sempre piaciuto- le mie parole non si sentirono bene, però lui le sentì, ma fece finta di nulla prendendomi per i fianchi e avvicinandomi a lui. Poi mi tolse il cuscino e mi alzò facendo unire i nostri corpi. -pure io sai? Non lo avrei mai pensato-
Fa per mettermi le mie mani attorno al suo collo e le sue nei miei fianchi, facendo scontrare così le nostre labbra.
Lo stesso bacio di ieri, a casa sua. Nel suo letto. Io seduta nel suo letto... pensare che non sono mai stata fidanzata.. ma da quando sto con lui è come se lo fossi stata, la semplicità con cui mi prende e mi bacia è incredibile.Il nostro bacio fu interrotto da un susseguirsi di messaggi, così mi stacco da lui e vado a guardare il telefono, rimanendo però ancora abbracciata.
-chi è?- ovviamente ora essendo la sua ragazza, deve sapere tutto. Io non ho segreti e non ho intenzione di crearli da oggi in poi. -mia sorella, dice che devo andare a casa visto che non ho risposto alle sue chiamate.--ah perché ha chiamato?- come se mi avesse letto nel pensiero. -eh pure io ci ho pensato. Sicuramente ho il telefono silenzioso.- vado per controllare e infatti così è stato.
-vabbe Andre, io vado ok?- vado per mettermi le scarpe, prendermi lo zaino e subito mi accompagna alla porta, lasciandomi un bacio a fior di labbra e toccandomi leggermente il sedere. Non potevo dirgli di no.****
Arrivata a casa c'era mia sorella che mi stava aspettando a casa.
-dove sei stata?- ecco, ora dovevo per forza inventare una scusa, so che mi costerà caro, ma devo. -sono stata da serena- quasi mi maledico mentalmente ma sembra essersela bevuta.***
Chiara:
Sono quasi sicura che Martina non è stata da serena, sua mamma sta male. E non vuole che nessuno entri. Quindi sono sicura che Martina mi abbia detto una bugia. Cosa che lei effettivamente non ha mai fatto.- oh Martina ciao a nonna-
-ciao martina- Antonella è davvero gentile. Ormai quasi tutti ci siamo abituati al suo trasferimento qua a casa di nonna, tranne Martina, cerca di non farlo vedere ma è infastidita da questa cosa. Effettivamente non ha tutti i torti, vedere un'estranea coricarsi nello stesso letto dove si coricava la mamma, non è da poco. Anche se è molto più sciolta con lei.-dove sei stata tutto questo tempo?- Antonella fa una domanda al quanto scontata. Anche io l'avrei fatta. Anzi l'ho già fatta, anche se subito dopo la domanda vedo Martina diventare tesa e scontrosa.
-ma che vi importa?? Sono stata da una mia amica. Vado in camera ho già mangiato.- bene, ho già i miei dubbi. Magari si sta sentendo con un ragazzo???
La mia piccola sorellina si sta sentendo con un ragazzo???? E io sono single????? Cossss.. devo scoprire a tutti i costi chi è.
Come prima cosa andrò da serena, magari non oggi però..
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My Fantastic Adolescence
General Fictionla protagonista è un'adolescente molto timida e insicura...il suo nome è Martina. Lei abitava a Londra, ma purtroppo con la morte della madre si dovette trasferire a Bevagna per restare a vivere da nonna mentre papà cominciava a cercare lavoro in qu...