10° capitolo

19 6 2
                                    

Dopo l'ultimo giorno della settimana,non mi sento pronta,alzarmi e andare a scuola come se nulla fosse,mentre penso mio papà fare cose con quella donna che manco conosco.

**
Preparata, finito di fare colazione,dopo non aver aperto bocca,saluto mia sorella e mia nonna,ignorando completamente mio padre e lui fa lo stesso. Evidentemente non gli importa come sto.

****
Arrivata a scuola racconto tutto a serena, anche lei,sembra non capire nulla, scoppio a piangere davanti a tutti e tutte.
-serena lasciami sola per favore- l'unica cosa che non volevo assolutamente era farmi vedere in quello stato dalla mia migliore amica.
-ok,va bene..se vuoi parlare mi trovi dentro.- se ne va lasciandomi un bacio e asciugandomi le lacrime con la mano.

Come per non mancare,vedo Andrea fissarmi, come se volesse capire tramite lo sguardo cosa avessi. Lo vedo lasciare i suoi amici e venire verso di me. Ma che vuole?

-ehy... ehm...ti ho visto e ti sto vedendo ancora giù di morale...- cos?? Vuole davvero sapere perché sono triste?
-voglio sapere cos'hai- fa per fare spallucce e tirare sassi con i piedi.
-sto bene tranquillo.- faccio per andare via salutando, quando...fa una cosa che non mi sarei aspettata. Mi prende per il polso e mi riporta verso di lui.

-sto cercando in tutti i modi di dirti di essere mia amica,ma è come se tu non lo volessi capire! Oppure c'è qualcuno che non vuole che tu lo capisca?-si ferma per un istante e molla il polso che ancora era nelle sue mani -sto cercando di essere una persona migliore,per me è difficile.- si allontana e si dirige verso la porta.
Io il primo passo l'ho fatto,ora tocca a te.-
Si allontana indietreggiando e non distogliendo lo sguardo,mentre io...resto ferma, tra i mille pensieri che mi circondano.

****
La prima lezione della giornata è letteratura, la mia preferita.

-ok ragazzi, dovete scrivere qualcosa che,in questi giorni vi ha colpiti di più, non sono da leggere in classe quindi potete liberarvi,l'unica persona che le leggerà sarò io.-detto ciò comincia a dettare il titolo del tema.

In quel cavolo di tema ho detto tutto. Dal primo all'ultimo. Ho detto della nuova compagna di mio padre, ho detto di cristhian e poi ho detto di Andrea. Si, ho parlato di Andrea, non è mica così male... è carino e gentile con me... quindi..vorrei dargli una possibilità di amicizia..anche dopo quello che mi ha fatto.

****
-oi sere visto che c'è la ricreazione ne approfitto per dirti una cosa scioccante-
Subito si mette in posizione con l'orecchio all'aria.
-dimmi dimmi, ti ascolto- hahaha il modo in cui lo ha detto è stupendo.

-andrea mi ha chiesto di essere sua amica, mi ha detto che ora tocca a me decidere se sì o no.- faccio spallucce e guardo il cielo.

-ah beh, dopo quello che ti ha fatto? Anche se..lui non è mai stato così è... è strano e diverso da quando ci sei tu- serena mi fa l'occhiolino e poi guarda Andrea che sta quasi di fronte a noi.
-magari ti vuole-alza le spalle e poi ride.

-seee, ma che dicii ahahah, lui vuole me?? Nahh...poi è fidanzato.- devo ammettere che mi dà leggermente fastidio il fatto che lui sia fidanzato, ma non per qualcosa, ma perché credo che lui meriti di più.
-vabbe dai, entriamo che senó si fa tardi-

***
Mentre mi incammino verso casa faccio un balzo enorme dalla paura.

-quindi hai deciso?- il tono sicuro mi poteva far pensare solo ad una persona, Andrea. Come per cambiare.

-eii che fai mi perseguiti? Ahahah- ovviamente ero ironica.
-nahh, volevo solo sapere la tua risposta-
Comincio a pensare che la risposta di sere sia vera.
-si dai,ti sto perdonando, in fondo anche tu sei stato carino..ti sei interessato a me e al mio stato d'animo. Te ne sono grata-

-eh si, modestamente anche io non avrei perso l'occasione- fa per fare spallucce, si ferma 2 secondi per prendere aria e poi mi ferma con la mano.

-martina *colpo di tosse* - ???? Si ferma e mi guarda intensamente.
-si dimmi- decido di fermarmi, volevo scrutare attentamente il suo sguardo anche perché non stavo capendo niente in quel momento.
- che ne dici ...ci scambiamo i numeri?-
Fa fatica a dire queste parole,ma non se ne pente, anzi alza il petto in segno di fiducia.
-io numeri?? Ma in amicizia?- lui fa per annuire come se fosse scontato.
-okk- ci scambiamo i numeri, cioè se realizzo di essermi scambiata i numeri come un bulletto mi fa strano.
-magari qualche giorno possiamo organizzarci per uscire..anche senza tua sorella.-
-per caso mi stai inviando ad un appuntamento?- fa per annuire.
-si ma non è un appuntamento vero e proprio è un uscita tra amici, tanto per conoscerci meglio. Anche perché benedetta se sa che esco con te ti farebbe mille cose per renderti la vita impossibile ahahah-

Ho visto e scrutato attentamente il modo in cui ha nominato benedetta, come quasi disprezzato da lei e dai suoi comportamenti.

-okok ora posso andare?- faccio per fare alcuni passi avanti per accorciare la strada. -posso accompagnarti signorina?-
Annuisco ridendo. Dai ma è così carino..come fanno a dire che è un bulletto...mi fa quasi tenerezza.

***
-grazie, vado..- faccio per salutare Andrea per poi entrare a casa. -ciao- un ciao semplice, che nasconde tanti ma e tanti perché.

Entro a casa, l'aria si fa pesante mia sorella era già arrivata, mia nonna stava apparecchiando. Tutto nella norma. Sembrava tutto andare bene, vorrei solo ringraziare Andrea per avermi fatto dimenticare per alcuni istanti papà e la sua compagna.
No aspetta.. dov'è papà?!?!?!??

My Fantastic AdolescenceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora