-nonna dov'è papà?- faccio per aiutare mia nonna ad apparecchiare,lasciando il mio zaino a terre e facendo passare tutti i pensieri nella mia mente.
-sta andando a prendere la compagna- quasi non mi guarda,non riesce a guardarmi negli occhi, come se fosse lei a farmi un torto. So bene che lei è più dispiaciuta di papà, lei e mamma erano molto legate.-sta andando a prendere la compagna-???! Resto immobile per circa 10 secondi a guardare mia nonna che stava apparecchiando, io non sono pronta. Non ancora.
-resta qua a pranzo- nonna non sapeva più come guardarmi negli occhi,non ci riusciva.- dov'è chiara?- adesso sì ci mette pure lei.
-tranquilla è nella sua camera, già sa tutto.- menomale, non avevo intenzione di raccontare a Chiara il fatto della compagna, io non lo avrei sopportato.Mentre sto per mettere l'ultima forchetta nel tavolo qualcuno bussa alla porta, nonna apre subito,senza domandarsi chi fosse o..forse già sapeva.
-mamma, lei è Antonella- ho maledettamente sentito qualcosa, mi sono subito nascosta dietro la porta della mia camera, non voglio vederla.
-ciao Antonella, io sono la mamma di Marco- subito sento la nonna con un tono di voce tranquillo, come se fosse una della famiglia,una conoscente.-dove sono le ragazze?- ecco, il momento tanto atteso, cazzo..non sono pronta. Sento le gambe tremare mentre mio papà nomina il mio nome e quello di chiara, decido di uscire e vedo già chiara che mi stava aspettando fuori dalla porta. Non avevamo più scampo, nessuna via di fuga.
- ragazze,venite..- papà quasi fa fatica, tutto bene per la nonna e poi per presentarla a noi quasi ha paura?? Ma va.
-ciao ragazze, io sono Antonella, la compagna di vostro padre.- subito porge la mano a Chiara e lei fa lo stesso.
-io sono Chiara,piacere...- ho notato subito la voce tremolante di chiara...per non parlare del suo sguardo, prima guarda lei poi lui, lei lui, lei e lui. Per tutto il tempo.-quindi tu sei Martina giusto?- mi fa uno strano effetto sentire il MIO nome detto da una compagna che probabilmente starà acconto a papà...magari tutta la vita.
-si...sono Martina..- no, non riesco a guardarla negli occhi, non riesco.
-tranquilla.- mi porge la mano in segno di presentazione, poi mi tocca il viso come per tranquillizzarmi. Ma a questo no, non ci sto. Mi allontano subito facendo alcuni passi indietro poi, vedendo la mia paura chiara si avvicina per darmi un abbraccio. -tranquilla Marty- le parole rassicurati di mia sorella mi fanno calmare. Decido di guardare Antonella in quel silenzio imbarazzante, vedi i suoi occhi che quasi chiedono scusa per avermi toccata, subito vedo papà che si avvicina ad Antonella.
-ok,dai sediamoci a mangiare- quelle furono le uniche parole che spezzarono il silenzio.*****
-grazie per questo pranzo, mi sa che è tempo di andare- fa per guardare mio padre e poi fare un segno con la testa verso la porta, mentre cominciava ad alzarsi.
-no, puoi restare.- sentire quelle parole dette da mio papà mi fa un ribrezzo assoluto.
-sicuro?- quasi sussurra...mentre, mio papà le tiene la mano e annuisce. Che schifo.*****
Sono precisamente le 4 di pomeriggio.
Mio papà e nonna sono a fare la spesa, mia sorella è fuori con amiche e Antonella ed io siamo a casa, lei in cucina e io nella mia camera, chiusa.Vado a prendere un po' di succo e dei biscotti, quando vedo Antonella pulire i piatti che nonna si era dimenticata.
-scusa, che stai facendo?- so di essere stata leggermente dura con il tono di voce, ma non riesco a fare finta di nulla.
-oh, ciao Martina.- come mi vede, subito smette di pulire asciugandosi le mani nella tovaglietta. -scusami, se ti dà fastidio smetto- oh finalmente.
-no, non è il fatto di non poter fare tu i piatti, il fatto è che tu sei solo un'ospite.- ho sottolineato il fatto di essere ospite, senza però essere cattiva.
-senti Martina, scusa per prima, scusa se mi sono azzardata a toccarti.- le sue parole, sono quasi sicura fossero vere..anche prima era molto dispiaciuta, per tutto il pranzo era stata muta.
-tranquilla, accetto le tue scuse. Anzi, forse quella a scusarsi devo essere io. Mi ci vuole tempo.- lei fa per annuire, mentre io prendo il vassoio con il succo e i biscotti facendo il segno di stare andando nella mia camera. - se ti serve qualcosa dimmi- questa fu l'unica cosa che dissi, senza ma e però.****
Antonella:
Oggi sono molto contenta, appena finito di cenare stavo andando via e.. Marco mi ha invitata a dormire da lui. Stranamente Chiara ha accettato, mentre Martina non aprì bocca. Magari non era contenta di questa cosa.-ehy amore,che hai?- mentre io e Marco stavamo guardando un film mi fa una domanda, non avevo niente. Ero solo scombussolata. Una giornata un po'strana.
-no niente, oggi ho parlato con martina- si gira di scatto e mi mette una mano nella fronte, quasi come per vedere se avessi la febbre. -ma che stai dicendo? Stai male per caso?- lo guardo e poi faccio un leggero sorriso.
-nah è vero è stata anche gentile. Mi ha detto che ha bisogno di tempo. Io ho intenzione di rispettarlo.- guardo con la punta dell'occhio a Marco e nel mentre lo vedo sorridere. Anche io sono contenta, questo è solo l'inizio.
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My Fantastic Adolescence
Ficção Geralla protagonista è un'adolescente molto timida e insicura...il suo nome è Martina. Lei abitava a Londra, ma purtroppo con la morte della madre si dovette trasferire a Bevagna per restare a vivere da nonna mentre papà cominciava a cercare lavoro in qu...