11° capitolo

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-nonna dov'è papà?- faccio per aiutare mia nonna ad apparecchiare,lasciando il mio zaino a terre e facendo passare tutti i pensieri nella mia mente.
-sta andando a prendere la compagna- quasi non mi guarda,non riesce a guardarmi negli occhi, come se fosse lei a farmi un torto. So bene che lei è più dispiaciuta di papà, lei e mamma erano molto legate.

-sta andando a prendere la compagna-???! Resto immobile per circa 10 secondi a guardare mia nonna che stava apparecchiando, io non sono pronta. Non ancora.
-resta qua a pranzo- nonna non sapeva più come guardarmi negli occhi,non ci riusciva.

- dov'è chiara?- adesso sì ci mette pure lei.
-tranquilla è nella sua camera, già sa tutto.- menomale, non avevo intenzione di raccontare a Chiara il fatto della compagna, io non lo avrei sopportato.

Mentre sto per mettere l'ultima forchetta nel tavolo qualcuno bussa alla porta, nonna apre subito,senza domandarsi chi fosse o..forse già sapeva.

-mamma, lei è Antonella- ho maledettamente sentito qualcosa, mi sono subito nascosta dietro la porta della mia camera, non voglio vederla.
-ciao Antonella, io sono la mamma di Marco- subito sento la nonna con un tono di voce tranquillo, come se fosse una della famiglia,una conoscente.

-dove sono le ragazze?- ecco, il momento tanto atteso, cazzo..non sono pronta. Sento le gambe tremare mentre mio papà nomina il mio nome e quello di chiara, decido di uscire e vedo già chiara che mi stava aspettando fuori dalla porta. Non avevamo più scampo, nessuna via di fuga.

- ragazze,venite..- papà quasi fa fatica, tutto bene per la nonna e poi per presentarla a noi quasi ha paura?? Ma va.
-ciao ragazze, io sono Antonella, la compagna di vostro padre.- subito porge la mano a Chiara e lei fa lo stesso.
-io sono Chiara,piacere...- ho notato subito la voce tremolante di chiara...per non parlare del suo sguardo, prima guarda lei poi lui, lei lui, lei e lui. Per tutto il tempo.

-quindi tu sei Martina giusto?-  mi fa uno strano effetto sentire il MIO nome detto da una compagna che probabilmente starà acconto a papà...magari tutta la vita.
-si...sono Martina..- no, non riesco a guardarla negli occhi, non riesco.
-tranquilla.- mi porge la mano in segno di presentazione, poi mi tocca il viso come per tranquillizzarmi. Ma a questo no, non ci sto. Mi allontano subito facendo alcuni passi indietro poi, vedendo la mia paura chiara si avvicina per darmi un abbraccio. -tranquilla Marty- le parole rassicurati di mia sorella mi fanno calmare. Decido di guardare Antonella in quel silenzio imbarazzante, vedi i suoi occhi che quasi chiedono scusa per avermi toccata, subito vedo papà che si avvicina ad Antonella.
-ok,dai sediamoci a mangiare- quelle furono le uniche parole che spezzarono il silenzio.

*****
-grazie per questo pranzo, mi sa che è tempo di andare- fa per guardare mio padre e poi fare un segno con la testa verso la porta, mentre cominciava ad alzarsi.
-no, puoi restare.- sentire quelle parole dette da mio papà mi fa un ribrezzo assoluto.
-sicuro?- quasi sussurra...mentre, mio papà le tiene la mano e annuisce. Che schifo.

*****
Sono precisamente le 4 di pomeriggio.
Mio papà e nonna sono a fare la spesa, mia sorella è fuori con amiche e Antonella ed io siamo a casa, lei in cucina e io nella mia camera, chiusa.

Vado a prendere un po' di succo e dei biscotti, quando vedo Antonella pulire i piatti che nonna si era dimenticata.

-scusa, che stai facendo?- so di essere stata leggermente dura con il tono di voce, ma non riesco a fare finta di nulla.
-oh, ciao Martina.- come mi vede, subito smette di pulire asciugandosi le mani nella tovaglietta. -scusami, se ti dà fastidio smetto- oh finalmente.
-no, non è il fatto di non poter fare tu i piatti, il fatto è che tu sei solo un'ospite.- ho sottolineato il fatto di essere ospite, senza però essere cattiva.
-senti Martina, scusa per prima, scusa se mi sono azzardata a toccarti.- le sue parole, sono quasi sicura fossero vere..anche prima era molto dispiaciuta, per tutto il pranzo era stata muta.
-tranquilla, accetto le tue scuse. Anzi, forse quella a scusarsi devo essere io. Mi ci vuole tempo.- lei fa per annuire, mentre io prendo il vassoio con il succo e i biscotti facendo il segno di stare andando nella mia camera. - se ti serve qualcosa dimmi- questa fu l'unica cosa che dissi, senza ma e però.

****
Antonella:
Oggi sono molto contenta, appena finito di cenare stavo andando via e.. Marco mi ha invitata a dormire da lui. Stranamente Chiara ha accettato, mentre Martina non aprì bocca. Magari non era contenta di questa cosa.

-ehy amore,che hai?- mentre io e Marco stavamo guardando un film mi fa una domanda, non avevo niente. Ero solo scombussolata. Una giornata un po'strana.
-no niente, oggi ho parlato con martina- si gira di scatto e mi mette una mano nella fronte, quasi come per vedere se avessi la febbre. -ma che stai dicendo? Stai male per caso?- lo guardo e poi faccio un leggero sorriso.
-nah è vero è stata anche gentile. Mi ha detto che ha bisogno di tempo. Io ho intenzione di rispettarlo.- guardo con la punta dell'occhio a Marco e nel mentre lo vedo sorridere. Anche io sono contenta, questo è solo l'inizio.

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