Capitolo 9 "Cosa intendi fare?"

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[T/N]
Siamo appena entrate nel camper e nessuna delle due ha detto una parola.

F:Mi dispiace" e io alzo la testa per fissarla negli occhi

F:Avrei voluto scriverti ma avevo il telefono scarico e visto che volevo vederti ho pensato che sarebbe stato meglio se fossi venuta direttamente qui"

T/n:Quindi n-non mi stavi ignorando?" Dico distogliendo lo sguardo da quegli occhi verdi.

F:No, non lo farei mai"

T/n:E quello che cos'è?" Dico indicando un livido poco evidente che ha coperto con una maglia a colletto alto.

F:Niente tranquilla"  a quel punto io allungo una mano per sfiorare il livido ma appena lo faccio lei si sposta

T/n:Ti-ti ha fatto del male?"

F:Ma di cosa parli?

T/n:Lui, il tuo ragazzo, Timothèe? È lui che ti ha fatto quello?" Dico mentre la rabbia si diffonde nel mio corpo

F:No certo che no"

T/n:E allora quei messaggi?"

F:Quali messaggi?" Chiede lei confusa

T/n:Quelli che ti ha inviato prima che tu te ne andassi dal mio appartamento!" Dico alzando sempre di più la voce

F:Mi hai spiato?"

T/n:No, non lo farei mai! Ma ho visto quello che ha scritto e mi sembra uno in grado di farti del male, quindi te lo chiederò ancora una volta...te l'ha fatto lui?"

F:No! Perché continui a chiedermelo?!? Non ha fatto niente! Ero venuta qui per chiedere scusa per essere sparita ma credo di aver fatto male"

Io a quel punto non dico niente e anche se è davvero difficile accorgersene capisco che sta mentendo riguardo al livido ma non posso fare niente dal momento che non mi dirà la verità.

F:Ci vediamo T/n" e con questo esce dal camper e dopo poco lo faccio anche io tornando da Scarlett.

S:Com'è andata??" Chiede eccitata prima di spegnersi vedendo la mia faccia che è tutto tranne che felice.

T/n:Non è andata" dico continuando a camminare e dirigendomi verso la macchina.

S:Cosa? No perché?"

T/n:Il suo ragazzo...io credo che la picchi ma non vuole ammetterlo e ovviamente come al solito ho rovinato tutto con la mia testardaggine"

S:Che hai intenzione di fare?"

T/n:Non lo so...ora credo che andrò a casa e mi stenderò un po', dopo ti chiamo"

S:Ok, ci sentiamo dopo"

Detto questo salgo in macchina e torno nel mio appartamento.
Entro e chiuda la porta dietro di me un po' troppo forte perché il suono rimbomba.
Entro in camera per prendere qualcosa di più comodo da mettere e tra le cose trovo i vestiti che Florence mi aveva prestato la sera degli Oscar.
Li sposto e metto una maglietta nera e un jeans nero lungo visto che fa freddo.
Prendo i vestiti di Florence e li porto con me nel salone dove li poso sul tavolino davanti al divano e poi mi stendo.

Saranno passati 30 minuti e l'unica cosa che riesco a fare è fissare quei maledettissimi vestiti.
Ad un certo punto mi alzo di scatto li prendo con una mano e con l'altra afferro le chiavi di casa e della macchina prima di uscire.
Salgo in macchina posando i vestiti sul sedile del passeggero e poi parto.

Due Anime Un Cuore Solo || Florence Pugh Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora