I don't love you - Regulus Black - traduzione

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Fu svegliato bruscamente, venendo scosso bruscamente per le spalle. un debole e distinto grido del mio nome iniziò a diventare chiaro,

"Y/n! Y/N!?" "Svegliati, puttana, cazzo!"

"Che cazzo vuoi?!?" Mi sono rotolata su me stessa seppellendomi ancora di più nelle coperte.

"Hai dieci minuti prima dell'inizio della lezione!" Mi alzai di scatto

"Cosa?" ho guardato l'orologio e poi Bella che mi stava addosso.

"Beh, che peccato, immagino che non ci andrò" dissi con finta delusione, mi buttai sul letto. lei mi tirò di nuovo su,

"No, no, no! Non ti permetterò di essere quasi bocciata in storia della magia di nuovo!" Mi rifiutai ancora di alzarmi, lei fece un lungo sospiro.

"Non scriverò i tuoi appunti" agitai la mano liquidandola pigramente,

"Come vuoi, tanto ora sono in vantaggio io", alzò gli occhi e girò il tacco, sbattendo la porta dietro di sé. Mi sono girata sulla schiena spalancando le braccia. Sbuffai, soffiandomi una ciocca di capelli dalla faccia. Un leggero picchiettio sulla finestra era l'unico suono che riempiva la stanza. Ho girato la testa e ho visto una sirena familiare, l'ho salutata leggermente, lei mi ha salutato eccitatamente poi ha girato la testa ansiosamente e si è allontanata velocemente. beh, ora sono davvero sola. Mi spinsi in posizione seduta usando i palmi delle mani. Mi sono scrollata i capelli neri lunghi fino alle spalle.

Facendo oscillare le gambe oltre il bordo e saltando a terra in silenzio. Andai in bagno a passo svelto. Ho fatto la doccia e mi sono preparata per la giornata. Ho messo un po' di eyeliner e mascara e naturalmente il mio rossetto nero. Ho tirato su i miei stivali e ho scelto di non indossare la mia vestaglia, tirando su una giacca di pelle. I primi due bottoni sono stati lasciati aperti sul mio top, la mia cravatta è stata gettata sulla mia spalla. Corsi giù per le scale, i miei piedi toccavano appena i gradini. 

Saltai giù dagli ultimi gradini fino a terra, i miei tacchi colpirono il pavimento. esaminando la stanza i miei occhi si posarono su un Regulus svenuto, steso sul divano nero. Sorrisi leggermente, strisciando dietro di lui facendo attenzione a non lasciare che i miei tacchi colpissero il pavimento. Ero a un metro e mezzo dal divano e saltai atterrando sopra di lui.

"Davvero! Nessun attacco o altro, che Serpeverde che sei" rotolai via da lui

"Attaccare le persone è più il tuo campo" scrollò le spalle, io emisi un forte sbuffo lasciando cadere la testa sulla sua spalla. Lentamente sentii il suo braccio che iniziava a serpeggiare intorno a me. Ho sorriso leggermente. SOLO LEGGERMENTE. Mi sedetti in silenzio per un po', sprofondando nel divano. guardando il mio orologio nero luccicante di Louis Vuitton. il mio riflesso mi fissava intensamente, con le sopracciglia aggrottate nel loro solito modo avvilente. Mi sono alzato e ho preso la mia borsa.

Reg si alzò accanto a me, infilai la mia mano nella sua. le sue mani callose sfiorarono le mie nocche insanguinate. Lo trascinai velocemente fuori dalla stanza, borbottando sottovoce,

"Merda, merda, maledetto coglione figlio di puttana, che stupido coglione che sono, cazzo" espirai bruscamente.

"In ritardo, ritardo! Io Y/n Potter non sono mai in ritardo!" Ho praticamente strillato. Avevo lasciato andare la mano di Regulus e stavo camminando a un'andatura rabbiosa e vivace davanti a lui. lui faticava a tenere il mio passo. Mi lasciai sfuggire un lungo gemito frustrato mentre gli studenti cominciavano a lasciare le loro classi. Ho dato gomitate e controllato le spalle a quei pochi che non mi conoscevano e hanno osato mettersi sulla mia strada. non erano molti. Drammaticamente ho aperto la porta della classe di pozioni. 

Due minuti di ritardo. Guardando tutta la classe, mi sono avvicinato al mio posto trascinando per mano un reg nervoso. prendendo posto, alcuni studenti mi fissavano. Feci un salto indietro con la testa e ringhiai, a denti stretti. si zittirono rapidamente e Lumacorno ricominciò la lezione.