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Barcollai attraverso i corridoi, con la mano che mi copriva gli occhi dalle luci forti. Entrai nella sala comune che era per lo più vuota, tranne i pochi studenti che erano svenuti sul pavimento o sui divani. Mi diressi rapidamente verso la mia stanza del dormitorio, ma fui fermato quando un familiare rosso dai capelli lunghi mi si parò davanti, ringhiai,

"Allester"

"Dov'eri?"

"Che ti importa", sputai, poteva essere un piede più alto di me ma l'avrei comunque picchiato se avessi dovuto,

"Ero preoccupato".disse lui con una preoccupazione reale, io mi schernii.

"Perché? Non sono importante per te, e sono una ragazza grande, posso cavarmela da sola" gli feci di nuovo quel sorriso falso e mi infilai sotto il suo braccio e salii le scale, con i piedi che mi facevano male sui tacchi. Entrai nella mia stanza e tenni le luci spente, inciampando verso il mio armadietto, presi una fiala piena della pozione verde per la sbornia, ci risiamo. La mandai giù e sibilai,

"Maledetto figlio di puttana" Mi sedetti sul letto cercando di fermare il mio vertiginoso mal di testa. Mi misi la testa tra le mani e lasciai uscire un lungo gemito.

Questa notte era la prima luna piena da quando eravamo diventati animagus, ero nervoso, avevamo un piano, sgattaiolare attraverso il passaggio del salice piangente che è dove sarebbe entrato Peter, ma avevo ancora paura, non per me ma per Remus e James soprattutto. Lui era il tipo di ragazzo che si sarebbe sacrificato per qualsiasi e tutti i suoi amici e non volevo perderlo. Non dopo averlo appena recuperato. Incontrai James, Peter e Sirius vicino alla vecchia quercia come avevamo concordato.

"Ciao", gemetti, anche se avevo preso il mio tonico avevo ancora un enorme mal di testa che mi martellava il cranio.

"Ti sei già pentito?" James sorrise e si tirò su gli occhiali,

"No." L'ho guardato male,

"Dobbiamo andare, ricorda solo Remus che si trasforma in un lupo mannaro, sai?" Ho tirato fuori la mappa e vi ho appoggiato la punta della mia bacchetta.

"Giuro solennemente che non ho buone intenzioni" sorrisi, lo facevo sempre ogni volta che lo dicevo. il messaggio apparve sulla pergamena:

Meticci, Notti, Conigli, Codaliscia, Felpato, Lunastorta, Ramoso e altri tipi sono orgogliosi di presentare la mappa dei Malandrini.


Nel caso non si potesse dire, io ero Notte, Sirius Felpato; Remus Lunastorta; Peter Codaliscia e James era Ramoso.

La mappa si spostò e cominciò a mostrare l'immagine di Hogwarts e tutte le persone intorno, era incredibile, ero ancora scioccata ogni volta su come eravamo riusciti a farlo. Alzai lo sguardo e annuii, James mi prese la mappa e io e Peter ci trasformammo nelle nostre forme animagus dato che eravamo i più piccoli. Ho aperto le mie ali piumate nere, allungandomi mentre James gettava il mantello dell'invisibilità su se stesso e Sirius.

Mi accovacciai e presi il volo, spiegando le mie ali e lasciando che il vento mi raccogliesse mentre sbattevo rapidamente, alla fine salii abbastanza in alto e il vento mi guidò da solo. Mi distesi e chiusi gli occhi, sbattendo le ali ogni due minuti. Era incredibile, essere su una scopa era una cosa, ma essere un uccello e volare, era tutta un'altra esperienza. Aprii gli occhi e cominciai a girare intorno al mio punto di atterraggio, scendendo lentamente verso terra. Spinsi i talloni in avanti e atterrai facilmente a terra, facendo a malapena un rumore. Individuai facilmente Peter e saltai verso di lui. si stava facendo strada sull'albero, evitando facilmente i rami che si agitavano. la sua piccola statura era impossibile da afferrare.

L'albero si bloccò, paralizzato sul posto, alla sua base c'era un buco ora visibile, abbastanza grande per una persona. Saltai in avanti mentre James toglieva il mantello a se stesso e a Sirius. Sirius si lanciò per primo, seguito rapidamente da James. Una volta dentro era un tunnel abbastanza grande, abbastanza grande da poterci stare in piedi. Lo attraversai velocemente, evitando ceppi, radici e rocce mentre correvo.

Circa cinque minuti dopo emersi nella baracca urlante. Un grande cervo stava nell'angolo destro, un cane nero e arruffato accanto a lui. Remus stava in piedi respirando pesantemente al centro della stanza, mi trasformai rapidamente di nuovo nel corvo.

 Guardai con orrore il ragazzo amichevole che una volta conoscevo come Remus Lupin trasformarsi in una bestia ringhiosa e famelica. Si spostò verso di noi, feci una brusca inspirazione e aspettai. si spostò in avanti, i suoi grandi denti e la mascella schiacciante a pochi centimetri da me, capace di inghiottirmi tutto. mi annusò, e indietreggiò, lasciai andare il respiro che stavo trattenendo, stavo bene!

Si spostò sul resto dei ragazzi facendo lo stesso con loro. Indietreggiò e cominciò a camminare in cerchio intorno alla stanza, alla fine si mise al centro del pavimento. raggomitolandosi su se stesso. Sirius fu il primo a spostarsi in avanti, sedendosi accanto a lui e addormentandosi, li guardai inorridito, erano così inconsapevolmente carini.

Fu così che passammo la notte, tutti e cinque rannicchiati insieme nel vecchio edificio traballante, a pochi centimetri dalle fauci di un lupo mannaro, sfuggendo pochi secondi prima di essere catturati. Mentre mi spalmavo il correttore sugli occhi coperti di lividi, ho pensato, forse le cose stanno finalmente iniziando ad andare meglio.


I don't love you - Regulus Black - traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora