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Odio la scuola. Odio tutto questo, cazzo, sono in trappola. Questo posto è un vero e proprio inferno. Tempi e orari, orari e lavori scolastici e peggio di tutto; la gente, dovevo ancora avere a che fare con Allester per un altro anno. Volevo solo la mia vita indietro, ero pulita, senza ansia e potevo fare quello che volevo. Volevo andare a fare una passeggiata? Cazzo, ce l'ho fatta! Volevo stare da sola, andare a una festa, farmi un piercing, farmi un altro tatuaggio? Potevo fare tutto quello che cazzo volevo. Ma qui, ero bloccata, dovevo parlare con la gente ogni cinque minuti, mi andava bene fare il lavoro o, lo sarei stata se la gente mi avesse lasciato in pace. Dopo aver praticamente vissuto da sola per tre mesi la mia ansia intorno alla gente è raddoppiata.

Ho ricominciato a bere e a fumare, pesantemente. Ho poco più di 16 anni e sto lottando con le dipendenze. Questo non è giusto, onestamente, a questo punto, voglio solo andarmene. Non ho avuto una ricaduta... ancora, ma sono a pochi secondi di distanza. Non dormo mai nel mio dormitorio ma, la mia lotta peggiore è stata vedere Regulus ogni giorno. Mi mancava disperatamente, ma è stato lui che mi ha spinto al mio alcolismo per cercare di rimanergli amico, ma ogni volta che vedo la sua faccia, il mio cuore mi fa un po' più male. Non ci provavo più nelle lezioni, garantito che non ne avevo bisogno, mi veniva naturale. Subito dopo le lezioni, mi ritiravo nella mia stanza della biblioteca, ormai isolata, dove avevo spostato un letto. Passavo le notti, i pomeriggi e le mattine a piangere e a bere.

Avevo tutto ciò di cui avevo bisogno, quando è andato tutto a puttane. Se continua così non credo di poter o voler tornare a Hogwarts l'anno prossimo. Era il mio spazio sicuro ma ora era il mio incubo letterale.

Mi stesi sul mio letto temporaneo in biblioteca, fissando il soffitto il familiare ronzio dell'alcol nella mia mente.

Ignorai il suono della porta che si apriva cigolando e un forte sospiro deluso. Mi sono limitata a fissare il soffitto bianco, senza battere le palpebre. Lui si è chinato su di me, con i lunghi capelli neri che gli ricadevano sul viso. I suoi occhi grigi e blu fissavano i miei. La sua bocca si muoveva, ma non riuscivo a sentire a causa del ronzio incessante nelle mie orecchie. Mi misi a sedere gemendo e il suono mi tornò alle orecchie.

"Y/n! Y/n!?"

"Cosa?"

"Non ti vediamo da mesi, James si sta preoccupando, tutti noi lo siamo, per favore vieni fuori, fai qualcosa! Hai mangiato almeno un po' questa settimana?" ho dovuto pensarci su, ma ho scosso la testa no. Lui ha sospirato, potevo vedere il dolore nei suoi occhi. La mia voce era graffiante e dolente per l'alcol

"Non voglio andare da nessuna parte, c'è troppa gente, non posso" annuì.

"Sì, ho capito, ma oggi chiederò a Remus di uscire, proprio ora, e ho bisogno che tu ci sia" ho girato il collo così velocemente che quasi si è spezzato.

"Davvero!?" annuì, i suoi occhi traboccanti di ansia.

"Ok, verrò" mi alzai, ero ancora in abito da Serpeverde,

"Un, pensi che potrei avere un secondo?"

"Oh sì, scusa" lui uscì dalla stanzetta e io mi sparpagliai velocemente per la stanza, truccandomi e cambiandomi allo stesso tempo. Mi sono praticamente buttata addosso un'intera bottiglia di profumo prima di spazzolarmi i capelli e uscire, sfoggiando un sorriso molto finto e crollando di fronte alle luci forti. Sirius stava camminando ansiosamente nel corridoio

"Andiamo!" ho preso la sua mano e l'ho tirato dietro di me,

"Allora, cosa diresti se ti dicessi che l'ho fatto solo per farti uscire da lì?" mi sono fermata girando lentamente sul tallone per affrontarlo, uno sguardo di assassinio assoluto sul mio viso.

"Tu hai fatto cosa?" lasciai la sua mano e cominciai a camminare di nuovo verso la biblioteca, i miei tacchi sbattendo con rabbia contro i pavimenti di pietra.

"Y/n!? Y/n aspetta! Per favore?" mi corse dietro, mi fermai quando mi saltò davanti, mi lasciai sfuggire un basso ringhio.

"Sono contemporaneamente ubriaca e con i postumi della sbornia in questo momento e tu mi hai tirato su per una bugia del cazzo che ti sei inventato, e ora pensi che resterò qui" mi guardò con gli occhi spalancati e imploranti,

"Per favore Y/n, vogliamo solo vederti anche solo per un paio di minuti, James è così stressato che non chiede a Lily di uscire da quattro settimane!" ho spostato rapidamente il mio peso da un piede all'altro

"Non posso Reg, c'è troppa gente" mi tirò in un abbraccio

"Lo so, vogliono solo sapere se stai bene"

"Ti ho visto, sai che sto bene. Diglielo e lasciami in pace, cazzo". l'ho spinto via e sono corsa nel corridoio. Torna alla sicurezza, torna alla solitudine. Correndo tra le braccia delle mie dipendenze. Crollai immediatamente quando la porta nascosta della libreria si chiuse dietro di me. Piangevo a dirotto. Una paura bruciante, bruciante, saliva dentro di me. il mio respiro accelerò. Cercai di scrollarmelo di dosso, di camminare verso il mio letto ma le mie gambe cedettero prima che potessi farlo. La mia testa colpì duramente il pavimento e il mondo lentamente svanì in una foschia scura.

Era tutto a posto. Tutto a posto.

I don't love you - Regulus Black - traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora