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Port Royal, Settembre 1750

«Qui tra meno di mezz'ora inizierà a piovere» si lamentò, tanto per cambiare

Il cielo era molto nuvoloso quel pomeriggio e si poteva già intravedere qualche fulmine al di sopra delle nubi.

«Possibile che non succeda mai nulla di euforico qui?» lanciò nervosamente un sasso nell'acqua provocandone l'increspatura

Angelica era seduta sul molo con i piedi che sfioravano l'acqua.

Da quando era riuscita a lasciare l'isoletta aveva provato in tutti modi a dare una svolta definitiva alla sua vita, non aveva mai smesso di provarci. Si impegnò, nonostante non le aggradasse più di tanto, a conoscere più persone possibili, aveva chiuso definitivamente con la pirateria ed era persino riuscita a trovarsi un lavoretto per i primi tempi. Voleva solamente diventare una persona migliore per se stessa, ma nonostante gli sforzi sembrava comunque non essere felice. Aveva perso nuovamente la sua fede, sentiva di aver smarrito la strada un'altra volta, si era di nuovo persa dentro di sé.

Le rimaneva solo una cosa da fare, ma non sarebbe stato facile e tantomeno sarebbe stata una cosa sicura: doveva trovare Yemira e farsi aiutare da lei.

Durante gli anni passati con Barbanera, un po' per passione e un po' perché spinta dal padre, aveva iniziato a studiare la magia nera ma mai a praticarla e ogni sera si dilettava leggendo un libro diverso su streghe e grandi maghi.

C'era una strega che le rimase molto impressa, non grazie ad un libro, bensì grazie ai racconti di suo padre. Barbanera le aveva parlato spesso di questa strega e dei suoi potentissimi poteri, l'aveva descritta come una persona misteriosa e pericolosa al contempo. Sapeva dove l'avrebbe potuta trovare, suo padre infatti per necessità una volta la interpellò.

Arrivò fino a Port Royal da sola e fin da subito iniziò a chiedere in giro, soprattutto ai più anziani, della strega Yemira. Apparentemente nessuno voleva saperne di quella strega, la ricerca si rivelò più complicata di quanto avesse immaginato. Qualche giorno più in là  una donna anziana si avvicinò di sua spontanea volontà ad Angelica e le diede qualche indicazione piuttosto confusa. Decise di aiutarla solo perché lei stessa era stata aiutata dalla strega in passato.

L'anziana signora le raccontò che Yemira spesso si rifugiava nel capannone di un locale non troppo lontano dal porto, il locale in questione si chiamava "Osteria due mari".

Senza perdere tempo la donna si diresse all'osteria. Non appena entrò tutti, o quasi, si voltarono per osservarla. Lei andò dritta dritta, senza farci più di tanto caso, al bancone.

«Salve!»

«Cosa prendete signora?» le chiese il titolare

Angelica lì per lì si sentì assalita da una strana sensazione, era come se sentisse di essere nel posto giusto al momento giusto. Così senza nemmeno rispondere all'uomo si voltò e vide, purtroppo per lei, il Capitan Jack Sparrow seduto ad un tavolo insieme a Gibbs e ad altri membri della ciurma, erano circondati da diverse prostitute e da tante bottiglie di rum... ovviamente.

«Sono davvero così prevedibili i pirati?» chiese più a se stessa

«Come signora?» l'uomo era confuso

Angelica si voltò nuovamente verso il titolare, prima che Jack la potesse vedere, ma rimase silenziosa e con lo sguardo basso.

«Quindi cosa prendete signora?» insistette nuovamente

Scosse la testa, perché era un po' stordita ma si ricordò immediatamente del perché fosse lì.

«Sì, scusatemi tanto. Sto cercando una donna» rispose

After the stranger tidesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora