After the stranger tides

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Miami Florida, 2020

Erano trascorsi già dieci anni da quando Angelica si era ritrovata nel nuovo mondo. Si era ambientata abbastanza bene, certo all'inizio non fu per niente facile. Ora aveva una bella casa, il lavoro dei suoi sogni, aveva studiato per prendere la patente ed era riuscita anche a comprarsi una bellissima BMW, poi aveva un fidanzato davvero meraviglioso, un medico. Ma il suo compagno di vita fin dal principio, da quando era arrivata a Miami, era un simpatico gatto rosso un po' cicciottello, ma lei preferiva definirlo consistente. Le faceva sempre compagnia e non si separavano mai, anche perché lei fortunatamente lavorava da casa. Era diventata una scrittrice di romanzi d'avventura, i suoi libri erano letti e amati da molti, infatti il suo nome e le sue storie non ci misero molto ad arrivare un po' ovunque e lei divenne "famosa".

~Rewind 2010~

L'incontro con l'uomo che poi sarebbe diventato il suo futuro marito fu molto divertente e preoccupante al contempo. Angelica si era appena materializzata in quella nuova era ed era in una situazione alquanto difficile da spiegare a parole. Dal 1751 al 2010 qualche cambiamento direi che c'è stato. Fin da subito fu attratta dei grattacieli, che inizialmente per lei non erano altro che lastre di vetro giganti di forma cubica. Si era materializzata in un vicoletto dove, appoggiato ad un bidone dell'immondizia, c'era un uomo che pareva essere morente... logicamente un barbone, il quale non si era neanche accorto del suo arrivo. Dopo averlo osservato per qualche secondo la dolce Angelica fu distratta da un miagolio, si voltò verso la sua destra e vide un gattino rosso... era un cucciolotto con il musetto buffo e un po' appuntito... (inizialmente era magro, fu lei che col tempo lo fece ingrassare e non di poco....)

Prese un respiro profondo e con la mano ben salda sull'elsa della spada iniziò a camminare per uscire dal vicolo. Il cucciolo la seguì ma lei non se ne accorse fin da subito. C'erano molti rumori, molti dei quali nuovi per lei. Non appena vide una macchina sfrecciarle davanti rimase pietrificata e terrorizzata. Era comunque su un marciapiede, alquanto affollato, ma nessuno sembrava darle attenzione più di tanto... nonostante l'abbigliamento un po' inusuale e la spada. Si guardò intorno e notò anche il cucciolo, così provò a rilassarsi e tolse la mano dall'elsa. Lo prese in braccio.

«Anche tu ti sei ritrovato tutto solo in un mondo così grande?» disse amorevolmente al micio

Che si era già comodamente appoggiato al suo petto.

Lì per lì la donna non sapeva neppure che fare, nemmeno se girare a destra o a sinistra e iniziare a camminare.
Così mossa, più che dall'istinto, dalla contentezza (di essere lì) e dall'essere soprappensiero per il micio proseguì dritta... direzione strada da attraversare.

Fu investita... non appena mise il piede giù dal marciapiede, fortunatamente la macchina stava partendo quindi non prese una botta tanto forte, ma svenne. A scendere dalla macchina fu un giovane medico molto affascinante e notò subito il micetto rosso ancora accoccolato sul petto della fanciulla, poi notò Angelica e rimase scioccato da cotanta bellezza. Il dottore, che si chiamava Andrew Coralli (eh si aveva proprio origini italiane), non esitò un momento e la prese in braccio per portarla all'ospedale.

Quando si risvegliò, dopo qualche ora, si ritrovò il micio rosso accucciato sul suo ventre e notò fin da subito tutti i fili per monitorarla e la flebo, si spaventò anche perché non sapeva nemmeno dove si trovasse.

«Sta' tranquilla. Sono un medico» disse da un angolo della stanza «... E sono anche quello che ti ha investita» aggiunse imbarazzato «Ma non ti preoccupare il tuo gatto sta bene e ti è stato vicino per tutto il tempo. Hai subito un leggero trauma cranico e qualche livido qua e là. Passerà tutto in pochi giorni» le spiegò

Angelica osservava in modo maniacale tutti i cavi ai quali era attaccata ed era seriamente preoccupata.

Iniziò a strapparseli di dosso.