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«Tu tu ru tu tu tuuuu» imitò il suono di una trombetta «Svegliati Angelica è già domani e dobbiamo fare un sacco di cose»

Il pirata era in piedi sul suo letto e la stava osservando.

"Miaooo"

Lisca di pesce scese dal letto per passare al divano, per lui quella situazione era davvero insostenibile.

«No micetto mio» si lamentò Angelica mugugnando

«Finalmente sei sveglia bellezza»

Jack si accovacciò vicino a lei.

«Ma la vuoi smettere di adularmi?» disse sbadigliando

Per Jack tutta quella situazione era nuova, era sovreccitato come un bambino al quale viene mostrato un pacchetto di caramelle. Preso dall'emozione si mise a saltare sul letto e Angelica iniziò a traballare.

«Fantastico questo materasso, ne voglio uno uguale sulla Perla» gridò felice

«Ahy coño! Giuro che se mi rompi le doghe me le ripaghi» lo minacciò in spagnolo

Lui saltò un'ultima volta e si lanciò in direzione di Angelica, le cadde addosso come un peso morto.

«Ma che fai?» chiese un po' tramortita «Non pesi poco come Lisca...» ribatté stizzita

Il pirata prese ad accarezzarle la fronte e a sistemarle la frangetta.

«Il tuo gatto non pesa poco, è gravemente obeso e non fa altro che dormire e mangiare. È un animale noioso»

«Tu sei un uomo noioso» digrignò i denti

«Si come no... e comunque scusami tanto sai se questa mattina ho deciso di svegliarti con dolcezza come quando eravamo giovani e stavamo insieme» rispose con un sorriso dolce e un tono scontato

La donna rimase sbigottita per qualche istante dopodiché si mise seduta sul letto spostando l'uomo.

«Vai a lavarti nel tuo bagno» gli ordinò

Poi si alzò in piedi e cercò di riordinare il letto.

«Ovviamente poi rimani con l'accappatoio addosso»

«Cosi poi me lo puoi strappare di dosso e torniamo qui in camera a divertirci?» chiese interrompendola

La donna sospirò stremata.

«No Jack! Io mi preparo e poi ti porto dei vestiti comodi» aggiunse incamminandosi verso il bagno che aveva in camera

«E poi andiamo a fare compere? Poi andiamo al mare? Poi finalmente potrò parlarti di noi? Mi fai guidare la macchina?» domandò come una furia scatenata

«Wo wo wo, innanzitutto niente patente niente macchina» iniziò con tono severo

«Ah perbacco!»

«Al mare ti ci porterò domani, sempre se avrò tempo, e se ti dai una mossa a lavarti e prepararti andiamo a fare le compere» rispose mezza assonnata

«Hai mancato di rispondere a una domanda, quando parliamo di noi?»

«Questa non è una parte che possiamo saltare? È per forza necessaria?» ridacchiò nervosa

«Oh certamente si può saltare quella parte» rispose in modo teatrante

«Davvero?!» quasi si emozionò

«Vedi un po' tu?! Ho solamente attraversato i confini del tempo per ricongiungermi a te Angelica!» rispose seccato

«Beh non eri mica obbligato eSparrow...»

After the stranger tidesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora