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Angelica non sembrava essere molto entusiasta, diciamo che l'idea di dover passare del tempo al freddo e sotto la pioggia non la allettava più di tanto.
Le due passarono di fronte al bancone e così, giusto per curiosità, la donna si voltò per vedere se il pirata fosse ancora lì, ma non c'era più, non c'era praticamente nessuno in tutto il locale.

«Dove andiamo così di fretta?» chiese curiosa

«Vedrai ragazzina cosa ho in serbo per te»

Camminarono sotto una pioggerella fine e fastidiosa per almeno dieci minuti, fino a che non arrivarono al porto.

«Cosa ci facciamo qua maga Yemira?» domandò

«Riesco a sentire che è colpa del mare se stai così tanto male»

«Beh può essere, cioè è vero in realtà»

«Per questo ti mando a vivere in un posto dove non c'è il mare, cioè c'è ma è molto diverso rispetto a questo. Tutto sarà molto diverso rispetto a quello che hai già visto e vissuto ragazzina» aggiunse

«Continuo a non capire»

«Lo so lo so, voi umani non siete molto bravi in queste cose» la "confortò" «So esattamente cosa ti serve cara!»

«Ovvero?»

«La luna piena è tra due giorni esatti e coinciderà con l'alta marea, devi raggiungere questa isola» iniziò a frugare nella sua borsa di stoffa

Recuperó una mappa, che aveva tenuto nascosta gelosamente sotto la sua mantellina, e la passò ad Angelica indicando un punto ben preciso.

«Sola fide beach...» lèsse ad alta voce «Ma dai seriamente?» era allibita «Sono appena riuscita a venire via da quell'inferno di posto, ci sono quasi morta»

«Lo so bene ragazzina, per questo ci devi tornare!»

«Per cosa?» era sempre più nervosa

«Devi tornare lì per morire» spiegò sorridendo

«Ehm... tutto d'un tratto mi sa che mi arrangio anche senza l'aiuto di una maga» si allontanò ridendo istericamente

«Ferma Angelica!» gridò

«Come conoscete il mio nome?»

«Io so tutto ragazzina... te l'ho già detto» sussurrò «Raggiungerai quell'isola, hai meno di tre giorni per farlo»

«Con l'alta marea l'isola scompare» la fermò subito «Cioè viene inghiottita dal mare, non posso andarci è un suicidio»

«Lo so bene questo. Raggiungerai quell'isola e ci morirai... più o meno, non letteralmente»

«Diamine potevate dirlo prima così non mi sarei spaventata tanto» tirò un sospiro di sollievo

«Era una metafora, sparirai da qui per iniziare una nuova vita altrove»

«Dove precisamente?» la pioggia si infittiva sempre più

«Nel futuro, dove nessun sexy pirata potrà più deluderti, nessun padre anaffettivo potrà farti del male e dove tu finalmente potrai sentirti in pace con te stessa»

«Con futuro intendete tipo...?»

«Nel 2010 ragazzina, giusto qualche secolo più in là» gridò euforica

«Cosa?!» era terrorizzata «Ma è tra più di duecento anni»

«È la prima volta che spedisco qualcuno nel futuro, spero tanto che funzioni» aggiunse «Ma devi fare molta attenzione ragazzina, c'è un rituale...»

After the stranger tidesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora